In questo approfondimento chiariremo se è possibile andare in pensione con 10 anni di contributi prima del 1996 (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
È possibile andare in pensione con 10 anni di contributi prima del 1996?
È possibile andare in pensione con 10 anni di contributi? Sì, il nostro ordinamento lo consente.
Ma è possibile andarci se i 10 anni sono maturati tutti prima del 1996? In questo caso no, non è possibile.
Perché è importante il 1996?
Il motivo è legato proprio al 1996, anno in cui, con la riforma Dini (legge numero 335 dell’8 agosto 1995) i contributi versati si calcolano col sistema contributivo.
Quelli precedenti al 1996 si calcolano col retributivo, mentre se i contributi sono versati prima e dopo il 1996, l’importo della pensione si calcola col sistema misto.
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La pensione di vecchiaia contributiva
Ora, andare in pensione con soli 10 anni di contributi è consentito, ma soltanto ai contributivi puri, ovvero a coloro che hanno versato tutti gli anni di contributi solo ed esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996.
In realtà ne basterebbero soltanto 5 di anni di contributi (tutti versati dal 1996) per avere diritto alla pensione di vecchiaia contributiva, una volta compiuti 71 anni di età.
E se per caso è stato versato anche solo un contributo prima del 1996, cosa succede? Che la possibilità di andare in pensione a 71 anni e con 5 anni di contributi versati ti verrà negata.
Ecco perché provare ad andare in pensione con soli 10 anni di contributi versati prima del 1996 è assolutamente impossibile, per le regole attualmente vigenti.
Cosa fare con i 10 anni di contributi versati prima del 1996?
Ma se mi ritrovo con 10 anni di contributi versati prima del 1996 e non ho modo di riprendere a lavorare, cosa posso fare? L’INPS mi restituirà i contributi versati?
Assolutamente no, l’ente previdenziale non vi restituirà l’importo versato per maturare quei contributi.
L’unica possibilità è rinunciare alla pensione e presentare domanda per l’Assegno Sociale, a condizione che rientrate nei requisiti reddituali previsti dalla normativa: non più di 6.542,51 euro di reddito personale e non più di 13.085,02 euro se coniugati.
Altrimenti potreste provare a incrementare la vostra anzianità contributiva attraverso il riscatto di anni di contributi o tramite il versamento volontario.
In questo caso, potreste rientrare tra i beneficiari della prima deroga della legge Amato, che consente l’accesso alla pensione a coloro che hanno versato 15 anni di contributi entro il 1992.
Se poi riusciste, tramite riscatto, ricongiunzione di contributi o versamenti volontari, a raggiungere la soglia dei 20 anni di contributi, beh a quel punto non avreste alcun problema a richiedere la pensione di vecchiaia (a 67 anni di età).
La pensione per casalinghe
Esistono altre due possibilità di accesso alla pensione con 10 anni di contributi versati, ma entrambe non sono collegate al periodo di maturazione dell’anzianità contributiva.
La prima soluzione è la pensione per casalinghe. Per accedervi è necessario iscriversi all’apposito fondo dell’INPS e versare almeno 5 anni di contributi.
Il diritto alla pensione si acquisisce una volta compiuti 57 anni di età, ma soltanto se l’importo dell’assegno pensionistico sia pari o superiore a 1,2 volte il valore dell’Assegno Sociale: nel 2023, è di 503,27 euro, dunque l’importo della pensione per casalinghe deve essere pari o superiore a 603,92 euro.
Se non dovesse essere raggiunto questo requisito economico, si avrà diritto alla pensione soltanto a 65 anni, senza alcuna soglia minima di reddito.
Attenzione, però: per accedere alla pensione erogata dal fondo casalinghi e casalinghe dell’INPS bisogna considerare solo i contributi maturati nell’apposito fondo. Non è possibile cumulare eventuali contributi versati in altre casse previdenziali.
Pensione con le casse professionali
L’ultima possibilità per andare in pensione con 10 anni di contributi prevede l’iscrizione presso una delle casse professionali: alcune di queste, le più recenti, danno diritto alla pensione con soli 5 anni di contributi.
Parliamo, ad esempio, della cassa degli psicologi o della cassa multi-categoriale, che prevedono l’accesso con 65 anni di età e 5 anni di contributi.
Occorre qualche anno in più (69 anni) ai consulenti del lavoro, mentre gli avvocati hanno diritto alla pensione con 5 anni di contributi una volta compiuti 70 anni.

Faq sulla pensione
Come calcolare la pensione con la prima deroga della legge Amato?
Per calcolare la pensione con la prima deroga Amato utilizzeremo il sistema retributivo (poiché i contributi sono stati versati prima del 1996, anno in cui è entrato in vigore il sistema contributivo).
Dovremo tenere in considerazione gli ultimi 5-10 anni di retribuzioni, rivalutate in base ai dati ISTAT. Sommariamente, con 25.000 euro di retribuzione lorda annua, si prenderebbero circa 580 euro lordi al mese di pensione; con 30.000 euro lordi di retribuzione, l’importo dell’assegno sarà inferiore ai 700 euro lordi al mese.
Cos’è il calcolo dell’età per la pensione?
Il calcolo dell’età per la pensione è un procedimento che aiuta a capire quando una persona può andare in pensione. Questo dipende dal tipo di regime pensionistico a cui appartiene la persona (retributivo, contributivo o misto) e da altri fattori come il numero totale degli anni di contributi, l’età di uscita dal lavoro e le retribuzioni percepite durante la carriera.
Chi va in pensione con la formula di vecchiaia contributiva ha diritto all’integrazione al minimo?
Purtroppo per i contributivi puri non c’è possibilità di richiedere e ottenere l’integrazione al trattamento minimo se l’importo della pensione è inferiore alla soglia prevista annualmente (nel 2023 è di 563,74 euro).
Come fare per vedere la mia pensione sul fascicolo previdenziale INPS?
Per consultare la tua pensione contributiva e accedere al fascicolo previdenziale INPS, puoi seguire alcuni semplici passi. Innanzitutto, devi accedere al sito dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e registrarti con le tue credenziali (SPID, CIE, CNS ndr).
Una volta effettuato l’accesso, potrai visualizzare il tuo fascicolo previdenziale e trovare tutte le informazioni relative alla tua pensione contributiva, compresi gli importi e i contributi versati nel corso della tua carriera lavorativa.
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