In questo approfondimento vi parleremo di pensione con 20 anni di contributi e invalidità: come funziona? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione con 20 anni di contributi e invalidità
Quando parliamo di pensione con 20 anni di contributi e invalidità ci riferiamo alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidi, una misura che permette l’uscita anticipata rispetto ai requisiti anagrafici e contributivi previsti dopo l’entrata in vigore della legge Fornero.
Questa tipologia di pensione, introdotta dal decreto legislativo numero 503 del 1992, noto come decreto Amato, può essere sfruttata dai lavoratori e dalle lavoratrici dipendenti privati (sono esclusi i lavoratori dipendenti del settore pubblico e i lavoratori autonomi), iscritti/e all’AGO dell’INPS (ad esclusione degli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi):
- con una invalidità riconosciuta pari o superiore all’80%;
- con un’anzianità contributiva pari o superiore a 20 anni;
- con 56 anni di età (donne) o 61 anni di età (uomini).
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Pensione con 20 anni di contributi e invalidità: requisiti per non vedenti
Per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti privati non vedenti, i requisiti anagrafici si abbassano sensibilmente: l’uscita è possibile a 51 anni (per le donne) o a 56 anni (per gli uomini).
Pensione con 20 anni di contributi e invalidità: deroghe legge Amato
Per chi rientra nella ristretta platea di beneficiari di una delle tre deroghe della legge Amato, l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidi è possibile con:
- 15 anni di contributi, se versati tutti prima del 1992;
- l’autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
- almeno 25 anni di contributi, 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo o che non coprono le intere 52 settimane per un anno di contributi.
Come è riconosciuta l’invalidità per la pensione anticipata?
È l’INPS, attraverso l’apposita commissione medico-legale, a riconoscere la percentuale di invalidità per la pensione anticipata.
Eventuali riconoscimenti da parte di altri enti verranno utilizzati dalla commissione medica dell’INPS solo per supportare la propria valutazione.
Pensione con 20 anni di contributi e invalidità: finestra mobile e domanda
La decorrenza della pensione di vecchiaia anticipata per invalidi scatta dopo la finestra mobile di 12 mesi.
L’importo dell’assegno viene calcolato con i sistemi utilizzati normalmente, a seconda del periodo in cui sono stati versati i contributi (retributivo, contributivo o misto), senza penalizzazioni.
Alla domanda per la pensione anticipata va allegato il modello SS3, il certificato medico introduttivo, compilato e rilasciato dal medico curante.
La domanda va presentata all’INPS, anche tramite contact center oppure con l’aiuto di un patronato abilitato dall’ente previdenziale.

Faq sulla pensione di vecchiaia anticipata per invalidi
La pensione anticipata di vecchiaia per invalidi viene riconosciuta a prescindere dalla tipologia di lavoro svolto?
Sì, è così. Lo ha stabilito una sentenza della Corte d’Appello di Torino (la numero 467 del 2020). In quel procedimento i giudici hanno condanno l’INPS. Mentre per l’istituto l’invalidità deve essere strettamente connessa alla riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo, per i magistrati i requisiti sanitari devono essere quelli stabiliti nell’articolo 2 della legge 118 del 1971, che dispone «l’applicabilità della vecchia normativa in tema di età pensionabile in favore di tutti i soggetti invalidi, anche se con capacità di lavoro e quindi di guadagno, perché l’unico requisito posto dalla legge riguarda la misura dell’invalidità, che non deve essere inferiore all’80%, come nel caso esaminato in appello».
Qual è la procedura per il rilascio del modello SS3?
Il modello SS3 viene trasmesso in via telematica dal medico curante, secondo le modalità definite dall’INPS con la circolare numero 91 del 2 luglio 2012, a cui ha fatto seguito il messaggio numero 487 del 10 gennaio 2014, con il quale si comunica l’obbligatorietà della compilazione del modello SS3 e dell’invio dello stesso per via telematica.
Sarà il medico “certificatore” a rilasciare e compilare online il modello SS3, per poi trasmetterlo all’INPS tramite l’apposita piattaforma telematica, accedendo al sito dell’INPS e al servizio “Prestazioni e Servizi – Certificato SS3 Istanza di invalidità”, se si è in possesso di SPID, CIE o CNS. In alternativa è possibile collegarsi al sito dell’INPS, selezionare la voce “Prestazioni e Servizi” e poi seguire questa procedura: “Naviga per utente – Medici e ASL – Medici curanti e certificatori”.
Chi percepisce la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi può lavorare?
No, non può svolgere alcuna attività lavorativa. La prestazione à compatibile con l’assegno mensile di assistenza per invalidi civili e viene calcolata in base alla contribuzione maturata dall’interessato.
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