Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: quando spetta

Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: quando spetta? È necessario distinguere le due possibilità. Ecco requisiti, come e quando presentare domanda.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: quando spetta? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: pensione di inabilità

Si può andare in pensione con 5 anni di lavoro o di contributi: il nostro ordinamento previdenziale lo permette. Ma quando spetta?

Dobbiamo distinguere le due possibilità: con la prima ci riferiamo alla pensione di inabilità, con la seconda alla pensione di vecchiaia contributiva.

Iniziamo con ordine, partendo dalla pensione di inabilità, accessibile con 5 anni di lavoro.

Questa prestazione economica erogata dall’INPS spetta ai lavoratori, dipendenti o autonomi, impossibilitati a lavorare. Ovviamente l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa deve essere regolarmente accertata dalla Commissione Medica Legale dell’Asl, tramite visita di controllo.

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Inoltre, si ha diritto alla pensione di inabilità se si soddisfa un altro requisito fondamentale: aver maturato 5 anni di lavoro (260 contributi settimanali) di cui 3 anni nei 5 anni precedenti alla data di presentazione della domanda di pensione.

Per maturare il requisito è possibile anche cumulare i periodi assicurativi o grazie alla totalizzazione contributiva. La pensione di inabilità può essere integrata al minimo e prevede maggiorazioni sociali.

Oltre al riconoscimento dell’impossibilità lavorativa e alla maturazione di almeno 5 anni di contributi, per ottenere la pensione di inabilità è anche richiesta:

  • la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
  • la cancellazione dagli albi professionali;
  • la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
  • la rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

La pensione di inabilità può essere oggetto di revisione su iniziativa dell’INPS. Al termine della visita di revisione la prestazione può essere confermata o revocata, qualora venisse riconosciuto il recupero della capacità lavorativa a più di un terzo.

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Pensione con 5 anni di lavoro: quanto spetta e come fare domanda

Ma quanto spetta di pensione con 5 anni di lavoro? L’importo della pensione di inabilità è calcolato con il sistema misto se il lavoratore ha maturato anni di contributi prima e dopo il 1° gennaio 1996: una quota è calcolata col sistema retributivo, l’altra con il sistema contributivo. Oppure si calcola con il sistema interamente contributivo se il richiedente ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996.

Al compimento dei 60 anni di età, sia per gli uomini che per le donne, viene riconosciuto un bonus: l’anzianità contributiva viene aumentata, entro un limite massimo di 2.080 contributi settimanali, dal numero di settimane che intercorrono tra la decorrenza della pensione e il compimento dei 60 anni di età.

La domanda va presentata telematicamente all’INPS o con l’ausilio di un patronato, oppure telefonando al contact center dell’istituto al numero da rete fissa (gratuito) 803 164 oppure allo 06 164 164 da rete mobile. Alla domanda va allegata la certificazione medica (il Modulo SS3 compilato e inviato dal medico curante).

Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: pensione di vecchiaia contributiva

Oltre ad andare in pensione con 5 anni di lavoro è possibile andare in pensione anche con soli 5 anni di contributi.

Chi ha compiuto 67 anni, in presenza di almeno 20 anni di contributi versati, può richiedere la pensione di vecchiaia. Chi, invece, ha un’anzianità contributiva più alta, può accedere a una delle opzioni previdenziali anticipate previste dal nostro ordinamento come la pensione anticipata ordinaria, Quota 102, l’Ape Sociale, Opzione Donna, Quota 41 per lavoratori precoci e la pensione anticipata per lavori usuranti.

Ma chi, invece, ha solo 5 anni di contributi come può andare in pensione? Con la pensione di vecchiaia contributiva, una volta compiuti 71 anni di età.

Anche in questo caso è necessario rispettare alcuni requisiti stringenti, il più importante è l’essere assoggettato al calcolo integralmente contributivo.

Quindi può accedere alla pensione di vecchiaia contributiva chi:

  • non possiede contributi versati prima del 1° gennaio 1996;
  • possiede contributi soltanto nella gestione separata o hanno optato per il computo della contribuzione in questa gestione;
  • ha optato per il sistema di calcolo contributivo (questi optanti, però, pur essendo assoggettati al calcolo contributivo non possono ottenere la pensione agevolata con 5 anni di versamenti).
Pensione con 5 anni di lavoro
Pensione con 5 anni di lavoro o contributi: quando spetta?

Inoltre questa possibilità è prevista soltanto per gli iscritti INPS e non agli iscritti presso casse professionali.

Ma chi ha maturato contributi prima del 31 dicembre 1995 cosa può fare? Si può accedere al computo nella gestione separata, ma soltanto se:

  • ha maturato almeno 15 anni di contributi complessivi;
  • ha maturato almeno 5 anni di contributi successivamente al 1 gennaio 1996;
  • ha maturato almeno un contributo ma non più di 18 anni di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995;
  • ha maturato almeno un mese di versamenti accreditato presso la gestione Separata.

Tornando alla pensione di vecchiaia contributiva, considerando che il calcolo dell’assegno avviene col sistema contributivo, l’importo della pensione sarà decisamente basso. Si prevede, infatti, una penalizzazione sull’importo tra il 25 e il 30%, con picchi fino al 50% in meno.

Oltre alla pensione di vecchiaia contributiva, con 5 anni di contributi versati si può accedere a un altro trattamento previsto per le casse professionali. Le pensioni contributive richiedono un minimo di 5 anni di contributi e un’età variabile (ad esempio 70 anni per gli avvocati, 65 anni per molte altre professioni come lo psicologo).

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