Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022: ecco gli importi e gli orari in chi avverranno le erogazioni (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022
- Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022: quale futuro?
- Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022: a chi spetta e quali importi?
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Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022
Come per il reddito di cittadinanza, l’INPS effettuerà i pagamenti della pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022, ovvero a partire da oggi, per i vecchi percettori. Chi, invece, ha inviato una nuova domanda dovrebbe averlo già ricevuto il 16 novembre.
Le erogazioni sono attese a partire dalle ore 13.30 / 14: è molto probabile, dunque, che gli accrediti arriveranno entro lunedì 28 novembre.
In ogni caso, Poste Italiane avrà a disposizione fino all’ultimo giorno utile, mercoledì 30 novembre, per ricaricare le prestazioni.
Se entro il 30 novembre non dovreste aver ricevuto alcun accredito, vi consigliamo di rivolgervi alla sede INPS del vostro comune di residenza.
Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.
Per saperne di più sui pagamenti del reddito e della pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022 vi invitiamo a seguire questo video di The Wam.net.
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Pensione di cittadinanza dal 25 novembre: quale futuro?
Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022: c’è attesa per le ricariche di questo mese, ma anche per il futuro della pensione di cittadinanza.
La Legge di Bilancio 2023 ha confermato i timori della vigilia dei percettori del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza verrà abolito soltanto nel 2024, ma già dall’anno prossimo verranno apportati cambiamenti significativi, a partire da una riduzione del sussidio da 18 mesi a 8 mesi.
La riduzione coinvolge solo i percettori “occupabili”, coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, che sono abili al lavoro, non hanno nel proprio nucleo familiare persone con disabilità o a carico minorenni o persone con età superiore a 60 anni.
Inoltre, nel periodo di fruizione del reddito di cittadinanza sarà obbligatorio prendere parte a corsi di formazione o di riqualificazione professionale, per almeno 6 mesi. La mancata partecipazione provocherà la revoca del sussidio.
Ma cosa cambierà per la pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022?. Nell’immediato non accadrà nulla. Per il futuro, essendo prevista la riduzione del reddito di cittadinanza per una specifica platea di percettori e fino ai 59 anni, la pensione di cittadinanza, che viene erogata agli over 67, non dovrebbe subire grossi contraccolpi nel 2023 e nel 2024.
Questa potrebbe essere assorbita dal reddito di cittadinanza in un unico sussidio rivolto esclusivamente a chi è impossibilitato a lavorare, ai disabili, ai malati gravi e agli anziani.

Pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022: a chi spetta e quali importi?
La pensione di cittadinanza dal 25 novembre 2022 spetta ai disoccupati o a coloro che hanno una pensione troppo bassa e che non possono lavorare per limiti anagrafici (67 anni).
Per riceverla è necessario avere un reddito non superiore a 7.560 euro annui, per chi vive solo e ha una casa di proprietà, e un Isee entro i 9.630 euro per i nuclei familiari che vivono in affitto.
Inoltre è necessario avere un patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro e un patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro.
I parametri variano in base alla grandezza del nucleo familiare e alla presenza di figli, minori o disabili a carico.
L’importo della prestazione va da un minimo di 480 euro a un massimo di 630 euro al mese, per ogni singolo beneficiario.
Esistono poi delle integrazioni così stabilite:
- 0,4% in più per ogni componente del nucleo familiare con più di 18 anni;
- 0,2% in più per ogni minore a carico;
- fino al 2,2% in più per le famiglie con uno o più disabili gravi non autosufficienti.
Con questa tabella è indicato il massimo dell’integrazione al sussidio che puoi ricevere all’anno, in base alla grandezza del nucleo familiare (non sono presenti i dati con disabili a carico):
COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE | SCALA DI EQUIVALENZA | BENEFICIO MASSIMO ANNUALE |
1 adulto | 1 | 7.560 euro |
1 adulto e 1 minore | 1,2 | 9.072 euro |
2 adulti | 1,4 | 10.584 euro |
2 adulti e 1 minore | 1,6 | 12.096 euro |
2 adulti e 2 minori | 1,8 | 13.608 euro |
2 adulti e 3 minori | 2 | 15.120 euro |
3 adulti e 2 minori | 2,1 | 15.876 euro |
4 adulti | 2,2 | 16.632 euro |
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