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Arretrati pensione di invalidità civile 2023: come averli

Ecco come richiedere gli arretrati della pensione di invalidità civile.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo a chi spettano e come fare richiesta per ottenere gli arretrati della pensione di invalidità civile (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Qual è l’importo della pensione di invalidità civile?

Prima di entrare nel merito degli arretrati è bene chiarire che non esiste una pensione di invalidità civile, ma esistono piuttosto le pensioni, al plurale, di invalidità civile.

Le due misure principali che vanno sotto questo nome sono la Pensione di inabilità agli invalidi civili e l’Assegno mensile di assistenza, ci sono poi altri sussidi riconosciuti a categorie specifiche di disabili come la pensione ai sordi.

La Pensione di inabilità agli invalidi spetta nel 2023 alle persone tra 18 e 67 anni, con una disabilità permanente del 100% e con un reddito di massimo 17.920 euro all’anno.

L’importo della prestazione nel 2023 è di 313,91 euro al mese, corrisposti per 13 mensilità, come indicato nella circolare INPS 135/2022. Tuttavia, chi ha la Pensione di inabilità ha diritto anche all’incremento al milione, cioè una maggiorazione sociale che spetta agli invalidi totali se hanno un certo reddito e che può portare la pensione fino a 660,79 euro.

L’Assegno mensile di assistenza spetta invece alle persone tra 18 e 67 anni, non lavoratrici, con una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%) e con un reddito personale annuo di massimo 5.391,88 euro.

Anche l’Assegno mensile di assistenza ha un importo di 313,91 euro al mese, versato per 13 mensilità, ma senza incremento al milione. Fatte le premesse del caso passiamo a vedere quando e come si ottengono gli arretrati della pensione di invalidità.

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Tabella degli importi delle pensioni di invalidità

Ecco la tabella che illustra gli importi delle varie pensioni di invalidità nel 2023 insieme ai limiti di reddito richiesti per beneficiarne.

PrestazioneImporto mensileLimiti di reddito
Pensione ciechi civili assoluti339,48 euro17.920,00 euro
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)313,91 euro17.920,00 euro
Pensione ciechi civili parziali313,91 euro17.920,00 euro
Pensione invalidi civili totali313,91 euro17.920,00 euro
Pensione sordi313,91 euro17.920,00 euro
Assegno mensile invalidi civili parziali313,91 euro 5.391,88 euro
Indennità mensile frequenza minori313,91 euro 5.391,88 euro
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti959,21 euroNessuno
Indennità accompagnamento invalidi civili totali527,16 euroNessuno
Indennità comunicazione sordi261,11 euroNessuno
Indennità speciale ciechi ventesimisti217,64 euroNessuno
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major563,74 euroNessuno

Arretrati della pensione di invalidità civile

A chi spettano gli arretrati della pensione d’invalidità?

Gli arretrati della pensione di invalidità seguono uno schema diverso se si ottiene la prestazione in sede amministrativa o in sede giudiziale.

Con invalidità civile riconosciuta in sede amministrativa, si intendono quei beneficiari che hanno diritto alla prestazione perché hanno presentato domanda e questa è stata regolarmente accettata.

In pratica, quelle persone per cui la commissione medica ha espresso subito parere favorevole riconoscendo l’invalidità civile al soggetto.

L’invalidità civile viene invece riconosciuta in sede giudiziale se l’interessato ha fatto ricorso contro il parere della commissione medica, impugnando il verbale sanitario.

Gli arretrati se la pensione di invalidità viene riconosciuta in sede amministrativa

Quando si richiede una delle prestazioni che vanno sotto il nome di pensione d’invalidità, se la domanda viene regolarmente accettata, il beneficio decorre dal primo giorno del mese solare successivo alla data di presentazione della domanda. Quindi è a partire da tale data che saranno calcolati eventuali arretrati.

Ad esempio, se si invia la domanda per la pensione d’invalidità a luglio 2023 e questa viene accettata, il richiedente ha diritto alla prestazione a partire dal 1° agosto 2023.

Tuttavia, i tempi di assegnazione della pensione di invalidità sono molto lunghi e si ricevere il primo versamento in media dopo almeno 2-3 mesi. Tornando al nostro esempio, immaginiamo che i pagamenti della pensione siano iniziati a novembre 2023, al beneficiario spettano anche gli arretrati calcolati a partire dal 1° agosto 2023.

Gli arretrati se la pensione di invalidità viene riconosciuta in sede giudiziale

Se invece si ottiene la pensione d’invalidità dopo aver fatto ricorso, cioè in sede giudiziale, allora sarà designato un consulente tecnico d’ufficio.

Il consulente dopo aver analizzato tutti i documenti relativi alla persona, stabilisce da che data decorrono gli arretrati della pensione di invalidità civile.

In ogni caso il beneficio sarà calcolato a partire da una data, che deve essere necessariamente posteriore a quella della presentazione della domanda.

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In foto, lo screen della circolare INPS 135/2022.

Come richiedere gli arretrati della pensione di invalidità?

Di calcolare e corrispondere gli arretrati della pensione di invalidità si occupa l’INPS e non c’è una specifica e separata domanda da fare.

Quando infatti si è in possesso del certificato di invalidità civile, allora si può procedere a richiedere la pensione di invalidità compilando e inviando il modello AP70, anche online sul sito dell’INPS.

Come abbiamo detto, la pensione spetta dal mese solare successivo a quello della presentazione della domanda.

A chi spettano gli arretrati della maggiorazione sociale?

Se per avere gli arretrati dell’importo base della pensione di invalidità non serve richiesta. In alcuni casi serve invece un’apposita domanda per ottenere gli arretrati della maggiorazione sociale sulla pensione di invalidità, cioè l’incremento al milione.

La maggiorazione sociale è stata introdotta dalla Legge 448/2001 ed in origine era riservata solo agli invalidi civili con 60 anni compiuti. Tuttavia, per avere questa maggiorazione era necessario presentare un’apposita domanda.

In seguito, una sentenza della Corte Costituzionale (152/2020) ha stabilito che dal 20 luglio 2020, la maggiorazione spetti a tutti gli invalidi civili totali, i ciechi civili e i sordomuti, senza limiti di età. Per queste categorie la maggiorazione sociale è stata applicata in automatico, senza necessità di presentare domanda.

Per via di questa modifica alle leggi, molti degli invalidi civili che, alla data del 20 luglio 2020, avevano già superato i 60 anni di età non hanno ricevuto dall’INPS questo incremento al milione in automatico.

Chi si trova in questa situazione può presentare una domanda specifica per ricevere gli importi arretrati della maggiorazione sociale, conteggiati fino a cinque anni prima.

Come richiedere gli arretrati della maggiorazione sociale?

Per richiedere gli arretrati della maggiorazione sociale i titolari di pensione di invalidità devono inviare domanda collegandosi a questa pagina del sito dell’INPS e cliccando su Accedi all’area tematica.

Dopo è necessario autenticarsi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l’accesso, è necessario selezionare l’opzione “Variazione prestazione pensionistica” e successivamente “Ricostituzioni / Supplementi“.

All’interno della domanda di ricostituzione per le maggiorazioni sociali, sarà necessario compilare i campi relativi alle informazioni anagrafiche e poi selezionare dal menu a tendina Prodotto la voce “Reddituale” e dal menu TipoMaggiorazione sociale“.

FAQ (Domande e Risposte) sulla pensione di invalidità

Perché i pagamenti della mia pensione di invalidità sono stati sospesi?

Esistono diverse situazioni in cui i pagamenti della pensione di invalidità possono essere sospesi. Queste includono la decadenza dei requisiti reddituali, il mancato invio della situazione reddituale, l’assenza alla visita di controllo, il trasferimento all’estero, l’inizio di un’attività lavorativa e il raggiungimento dell’età pensionabile.

Quali requisiti devo soddisfare per mantenere la mia pensione di invalidità?

Per continuare a ricevere i pagamenti della pensione di invalidità, devi soddisfare vari requisiti. Questi includono determinati limiti di reddito, la presentazione annuale della tua situazione reddituale all’INPS, la partecipazione alle visite di controllo programmate dall’INPS e la residenza in Italia. Se non soddisfi uno o più di questi requisiti, i tuoi pagamenti possono essere sospesi.

Cosa succede se non invio la mia situazione reddituale all’INPS?

Se non invii la tua situazione reddituale all’INPS, i pagamenti della tua pensione di invalidità potrebbero essere sospesi. Questo perché l’INPS deve conoscere la tua situazione reddituale per determinare se sei ancora in stato di bisogno economico. Se i tuoi pagamenti vengono sospesi per questo motivo, potrai richiedere la ricostituzione dei pagamenti inviando il Modello AP93 e allegando il verbale rilasciato dalla Commissione medica dell’Asl.

Cosa succede se mi trasferisco all’estero?

Se trasferisci la tua residenza all’estero, i pagamenti della tua pensione di invalidità potrebbero essere sospesi. Questo perché la legge prevede che certe prestazioni siano erogate solo nello Stato in cui i beneficiari risiedono. Questo vale anche se il trasferimento avviene all’interno dell’Unione Europea.

Cosa succede se inizio un’attività lavorativa?

Se inizi un’attività lavorativa, i pagamenti della tua pensione di invalidità potrebbero essere sospesi. Secondo una decisione recente dell’INPS, chi intraprende qualsiasi attività lavorativa, indipendentemente dal reddito, potrebbe perdere il diritto alla pensione di invalidità.

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