Come funziona la pensione di reversibilità precompilata? Dall’ottobre del 2021, è più semplice presentare domanda per la pensione di reversibilità. Ecco perché e come fare (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Pensione di reversibilità precompilata: cos’è e come funziona?
- Pensione di reversibilità precompilata: come inserire le informazioni?
- Pensione di reversibilità: a chi spetta e in che percentuale?
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Pensione di reversibilità precompilata: cos’è e come funziona?
L’INPS, sul suo sito, ha messo a disposizione degli utenti un modello precompilato, con le informazioni più importanti, utili alla definizione della richiesta, già caricate nel documento.
Attenzione, però: la pensione di reversibilità precompilata vale soltanto per il coniuge del pensionato deceduto. Gli altri familiari superstiti dovranno presentare domanda seguendo la normale procedura.
Come funziona la pensione di reversibilità precompilata? L’INPS, pochi giorni dopo il decesso del pensionato, ricevuta la documentazione telematica, invierà un sms, nel quale, oltre a esprimere il proprio cordoglio per la perdita del caro, comunicherà all’interessato la possibilità di accedere all’area personale MyINPS, per richiedere la pensione di reversibilità precompilata.
Ricevuto il messaggio, il coniuge del pensionato deceduto dovrà accedere alla propria area personale MyINPS, con SPID, CIE o CNS.
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Nell’area riservata dovrebbe essere presente un avviso con un link da cliccare per presentare la domanda di reversibilità precompilata. Il sistema indirizzerà l’interessato all’apposito servizio.
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Pensione di reversibilità precompilata: come inserire le informazioni?
Una volta avuto accesso al modulo per la pensione di reversibilità precompilata, il coniuge sarà chiamato a inserire una serie di informazioni, come i dati anagrafici e quelli economici, oltre a dare il suo assenso al trattamento dei dati.
Grazie al servizio messo a disposizione dell’INPS un buon numero di dati, recuperabili dagli archivi dell’istituto, sarà già presente nel sistema. Il coniuge non dovrà fare altro che dare uno sguardo alle informazioni presenti e aggiungere quelle mancanti.
Un passaggio fondamentale per l’accoglimento della domanda di reversibilità precompilata è l’inserimento dei dati reddituali.
Ricordiamo che il diritto alla pensione di reversibilità in misura piena (100%) spetta soltanto se il reddito del richiedente è inferiore a 21.985,86 euro, nel 2023.
Con un reddito compreso tra 21.985,86 euro e 29.314,48 euro spetterà una pensione di reversibilità tagliata del 25%. Con un reddito compreso tra 29.314,48 euro e 36.643,10 euro il taglio previsto è del 40%. Infine, con un reddito superiore a 36.643,10 euro annui, spetta una pensione di reversibilità al 50%.
I redditi vanno inseriti correttamente nel modulo, per dare modo all’INPS di effettuare i controlli e calcolare l’importo esatto della pensione di reversibilità spettante.
Inseriti tutti i dati e controllato la loro esattezza, il coniuge dovrà cliccare sul tasto “invia la domanda”. L’INPS, solitamente, impiega circa 50 giorni di tempo per processare la richiesta.

Pensione di reversibilità: a chi spetta e in che percentuale?
Una volta vista come funziona la pensione di reversibilità precompilata, vediamo insieme cos’è la pensione di reversibilità e a chi spetta.
Questa prestazione è erogata dall’INPS ai familiari superstiti del pensionato deceduto. Spetta, in ordine, a:
- coniuge (anche se unito civilmente, separato o divorziato, a condizione che risulti titolare dell’assegno divorzile, che non si sia sposato di nuovo e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia precedente alla data della sentenza dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- figli minorenni, figli inabili al lavoro, figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso, che non lavorano e frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, fino ai 21 anni di età; se frequentano l’Università il limite di età sale a 26 anni.
In assenza di questi beneficiari oppure se questi non hanno diritto alla pensione di reversibilità, la prestazione potrà essere erogata:
- ai genitori del pensionato deceduto, a carico del dante causa, se hanno compiuto almeno 65 anni e non siano titolari di pensione;
- oppure, in assenza dei genitori, a fratelli celibi e sorelle nubili, a carico del pensionato deceduto, inabili al lavoro e non titolari di pensione.
Ai sensi dell’articolo 1, comma 41, della legge numero 335 del 1995, l’importo della pensione di reversibilità si calcola così:
- al coniuge spetta il 60%;
- al coniuge con un solo figlio spetta l’80%;
- al coniuge con due o più figli spetta il 100%;
- al figlio unico superstite, minore, studente o inabile spetta il 70%;
- a ciascun figlio, se ne ha diritto anche il coniuge, spetta il 20%;
- a ciascun figlio, se il coniuge non ne ha diritto, spetta il 40%;
- a genitori o fratelli e sorelle, spetta il 15% per ciascuno.
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