Ci avviciniamo alle date di pagamento delle pensioni, che saranno liquidate a partire dal 1° settembre 2022. Eppure, qualcuno rischia di ricevere una pensione di settembre più bassa, non con una ma con ben due trattenute. Vediamo in quali casi è previsto (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Qualcuno potrebbe rischaire grosso per il prossimo pagamento della pensione. Infatti, si attende una pensione di settembre più bassa a causa di alcune decurtazioni. Addirittura, c’è chi avrà un importo molto inferiore a causa di una doppia trattenuta.
Leggi quando arriveranno i pagamenti delle pensioni di settembre e il calendario con tutti gli accrediti INPS per pensione, reddito di cittadinanza e bonus.
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Indice
- Pensione di settembre più bassa: quando arriva
- Pensione di settembre più bassa: per chi?
- Pensione di settembre più bassa: chi rischia la doppia trattenuta?
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Pensione di settembre più bassa: quando arriva
Prima di addentrarci nei motivi che si celano dietro alla pensione di settembre più bassa, ricordiamo brevemente quando arriveranno gli importi spettanti e per chi.
Il cedolino delle pensioni di settembre è uscito appena qualche settimana fa e ha confermato il calendario dei pagamenti come si svolge di solito.
Come ogni mese, il pagamento della pensione avverrà il primo giorno bancabile del mese, quindi giovedì 1° settembre 2022, per chi riceve l’accredito con bonifico bancario, Libretto di Risparmio, conto BancoPosta o Postepay Evolution.
Invece, chi preferisce ritirare in contanti, dovrà recarsi allo sportello delle Poste Italiane nei giorni prestabiliti dal calendario. Ricordiamo che è possibile consultarlo stesso fuori gli uffici.
In ogni caso, i pagamenti dovrebbero avvenire secondo questo ordine (regolato dai cognomi dei destinatari):
- A – B: ritiro pensione il giorno giovedì 1° settembre 2022;
- C – D: ritiro pensione il giorno venerdì 2 settembre 2022;
- E – K: ritiro pensione il giorno sabato mattina 4 settembre 2022;
- L – O: ritiro pensione il giorno lunedì 6 settembre 2022;
- P – R: ritiro pensione il giorno martedì 7 settembre 2022;
- S – Z: ritiro pensione il giorno mercoledì 8 settembre 2022.
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Pensione di settembre più bassa: per chi?
Come abbiamo visto, le pensioni saranno pagate in modo scaglionato nella prima settimana di settembre 2022. Tuttavia, questa volta il cedolino del mese ha riservato notizie poco piacevoli per alcuni pensionati.
Innanzitutto, la rivalutazione anticipata del 2,2% partirà solo dal mese di ottobre per chi riceve una pensione di importo pari o inferiore a 2.692 euro. Mentre la rivalutazione vera e propria attesa nel 2023 potrebbe raggiungere anche l’8%.
Per fare esempio, nell’ultimo trimestre del 2022, per chi percepisce 1.000 euro al mese, verrà applicato un aumento di 22 euro al mese. Ricordiamo, però che la rivalutazione riguarda solo le pensioni fino a 35mila euro di reddito annuale. Sono esclusi anche i titolari di assegno sociale e delle pensioni di invalidità civile.
Inoltre, mentre aspettiamo l’aumento di ottobre, ci sono persone che riceveranno una pensione di settembre più bassa. Ma chi rischia un importo minore?
Dunque, l’Agenzia delle Entrate applicherà una trattenuta delle pensioni di settembre per chi è a debito d’imposta con i conguagli Irpef.
Quindi, ciò vuol dire che coloro che hanno presentato il modello 730/2022 nel mese di luglio con importo Irpef a debito e INPS come sostituto d’imposta, subiranno una decurtazione delle somme liquidate.
Al contrario, per chi vanta dei crediti con il Fisco, questi verranno versati nella pensione, comportandone così un aumento.
Tuttavia, il conguaglio Irpef non è l’unico motivo legato alla pensione di settembre più bassa. Infatti, c’è addirittura chi rischia una doppia trattenuta dalla pensione. Continua a leggere per scoprire di chi si tratta.

Pensione di settembre più bassa: chi rischia la doppia trattenuta?
Abbiamo visto che un primo rischio di pensione di settembre più bassa riguarda la trattenuta Irpef dall’Agenzia delle Entrate.
Ma qualcuno potrebbe essere ancora più sfortunato se a questa trattenuta se ne aggiunge anche un’altra.
In particolare, un ulteriore abbassamento degli assegni previdenziali può essere legato alla mancata presentazione del modello Red. Ricordiamo a tal proposito che c’è tempo fino al 15 settembe 2022 per inoltrare il modello relativo all’anno d’imposta 2019. Ma che succede se non viene compilato?
In breve, coloro che, nonostante i solleciti dell’Istituto, non dichiarano la propria situazione reddituale relativa all’anno 2019 tramite il modello Red, subiranno una decurtazione dell’importo di circa 11 euro per le pensioni integrate al minimo, e del 10% circa per le pensioni di importo superiore.
Per esempio, togliendo 11 euro ai 534,35 euro del trattamento minimo, a settembre bisognerà aspettarsi un assegno di circa 523,35 euro.
Per gli importi superiori, invece, se supponiamo che un pensionato riceva 1.000 euro, con la decurtazione del 10% avrà una pensione di settembre pari a 900 euro.
Infine, è bene ricordare che per controllare la somma esatta della propria pensione, è necessario consultare il cedolino online, presente nel fascicolo previdenziale del cittadino. si tratta di un’area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali:
- SPID (Sistema Pubblico di Idenità Digitale);
- CIE (Carta d’Identità elettronica);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Forse potrebbe interessarti come fare lo Spid per un’altra persona.
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