Pensione di vecchiaia e reversibilità: sono compatibili e cumulabili? Vediamo insieme quali sono le regole e i limiti. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: limiti di reddito
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: incompatibilità
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: genitori
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: fratelli e sorelle
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: requisiti
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: a chi spetta
- Pensione di vecchiaia e reversibilità: le quote
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Ebbene, diciamolo subito: non esiste in Italia nessuna norma che vieti di ricevere una doppia pensione, il che significa che non solo la pensione di vecchiaia è compatibile con quella di reversibilità, ma anche che i due trattamenti sono cumulabili.
Anzi, se non si supera una determinata soglia di reddito è possibile percepirli per intero. Ma se la pensione di vecchiaia supera di tre volte il trattamento minimo, beh, allora scatta una decurtazione della pensione di reversibilità. Più è alto il reddito generato dal trattamento di vecchiaia e maggiore sarà il taglio della reversibilità.
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Ovviamente per il calcolo del reddito non rientra la sola pensione di vecchiaia, ma anche tutti gli altri redditi individuali (se ci sono).
Ma facciamo degli esempi e verifichiamo insieme quando la pensione di vecchiaia e quella di reversibilità sono interamente cumulabili, per chi e quando invece e in che misura scatta la decurtazione.
Pensione di vecchiaia e reversibilità: limiti di reddito
Come sapete al coniuge superstite (senza figli a carico) spetta il 60% della pensione del coniuge defunto. Se però il superstite ha dei redditi personali che vanno oltre dei limiti prestabiliti, la decurtazione prevista dalla legge può oscillare tra il 25 e il 60%.
Vediamo quali sono i limiti (sono aggiornati dal 2022, variano ogni anno con le rivalutazioni del trattamento minimo):
- per i redditi che superano i 20.489.82 euro (che è appunto il triplo del minimo Inps) la pensione di reversibilità sarà ridotta del 25%;
- per i redditi che superano i 27.319,76 euro (quattro volte il trattamento minimo Inps), la decurtazione della reversibilità sarà del 40%;
- se il reddito personale del coniuge va oltre le 5 volte il trattamento minimo (34.149,70 euro), il taglio della reversibilità sarà del 50%.
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C’è però una eccezione: infatti anche se ci sono dei redditi che superano queste soglie, la pensione di reversibilità non viene tagliata se il coniuge superstite ha a suo carico figli minori, studenti o persone dichiarate inabili al lavoro.
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Pensione di vecchiaia e reversibilità: incompatibilità
Ci sono comunque dei casi di incompatibilità tra la pensione di vecchiaia e quella di reversibilità.
Per il coniuge superstite abbiamo visto. Funziona allo stesso modo anche se è divorziato o separato.
La cosa cambia se la pensione di reversibilità – in assenza del coniuge e dei figli – deve essere assegnata ai genitori o ai fratelli e sorelle.
Pensione di reversibilità, nuove regole su redditi e tagli
Pensione di vecchiaia e reversibilità: genitori
Per i genitori la quota della pensione del figlio defunto può essere del 15% (se è uno solo) o del 30% (se i beneficiari sono entrambi i genitori).
Ma per averne diritto bisogna rientrare in due requisiti indispensabili: i beneficiari oltre ad aver già compiuto i 65 anni non devono ricevere un altro trattamento pensionistico.
Se ne deduce che se uno dei due genitori riceve la pensione di vecchiaia la reversibilità viene esclusa.
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Pensione di vecchiaia e reversibilità: fratelli e sorelle
Un discorso analogo può essere fatto anche per i fratelli o le sorelle (che ne hanno diritto in assenza del coniuge del defunto, dei figli e anche dei genitori).
Anche in questo caso le percentuali sono:
- 15% se è un solo fratello (o sorella);
- 30% sei i fratelli e le sorelle sono due.
In questo caso il diritto viene concesso solo se i beneficiari sono inabili al lavoro e se non ricevono già un altro trattamento pensionistico.
Su invaliditàediritti leggi Quando la reversibilità spetta al figlio disabile
Pensione di vecchiaia e reversibilità: requisiti
Rivediamo in breve quali sono i requisiti minimi per avere diritto alla pensione di reversibilità. La persona defunta:
- doveva essere titolare di una pensione diretta;
- se non era ancora in pensione avrebbe dovuto avere almeno 15 anni di contributi versati;
- se non era ancora in pensione avrebbe dovuto avere almeno 5 anni di contributi accreditati, di cui 3 nell’ultimo quinquennio.
Pensione di vecchiaia e reversibilità: a chi spetta
Vediamo nell’ordine a chi può spettare (in ordine di priorità):
- coniuge e figli minori (se maggiorenni, devono essere studenti o inabili);
- uniti civilmente, equiparati al coniuge;
- nipoti minorenni o maggiorenni inabili a carico dei nonni;
- genitori, in assenza di coniuge e figli aventi diritto;
- fratelli o sorelle inabili al lavoro, non titolari di pensione, a carico del lavoratore o del pensionato deceduto, in assenza di genitori.

Pensione di vecchiaia e reversibilità: le quote
E infine vediamo come si calcola la quota spettante (la percentuale è rispetto alla somma che percepiva il pensionato o alla cifra a cui avrebbe avuto diritto con la contribuzione versata, se era ancora un lavoratore):
- al coniuge spetta il 60%;
- al figlio unico superstite, minore, studente o inabile spetta il 70%;
- a ciascun figlio, se ne ha diritto anche il coniuge, spetta il 20%;
- a ciascun figlio, se il coniuge non ne ha diritto, spetta il 40%;
- a genitori o fratelli e sorelle, spetta il 15% per ciascuno.
Si ha diritto a ricevere la pensione di reversibilità dal primo mese successivo alla morte del pensionato o del lavoratore.
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