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Home / Invalidità Civile » Pensioni » Previdenza e Invalidità / Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici

Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici

Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici: i trattamenti ex Inpdap che sono previsti per i dipendenti pubblici con disabilità riconosciuta.

di The Wam

Febbraio 2022

Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici. Abbiamo già affrontato la questione che riguarda i trattamenti previdenziali Inps riferiti all’attività lavorativa. Trattamenti previdenziali, e quindi con esclusione di quelli assistenziali (non legati alla contribuzione). (aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 ed Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

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In questo articolo ci concentriamo in particolare sulle misure erogate dall’Inps per i dipendenti pubblici (ex Inpdap) che si trovano in una situazione di disabilità che pregiudica o azzera la possibilità di svolgere il loro lavoro.

Le pensioni erogate sono di tre tipi:

Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici: a qualsiasi attività lavorativa

Partiamo dalla pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa. Questo trattamento spetta ai dipendenti pubblici riconosciuti totalmente incapaci, appunto, di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Ma per disabilità (fisiche o mentali) che non sono conseguenza di una causa di servizio.

È necessario, per accedere al trattamento, avere una anzianità contributiva di almeno 5 anni.

La pensione si calcola sommando all’anzianità contributiva già maturata i contributi sufficienti al raggiungimento dell’età pensionabile (fino a un massimo di 40 anni complessivi).

L’importo della pensione non può comunque essere superiore a quella che sarebbe stata erogata al lavoratore per una invalidità provocata da cause di servizio.

Questa pensione non è compatibile con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa.

Il trattamento viene erogato solo su richiesta del lavoratore. La domanda deve essere presentata presso l’ente nel quale lavora o ha prestato l’ultimo servizio.

L’accertamento viene effettuato:

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Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici: a qualsiasi proficuo lavoro

La pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro viene invece riconosciuta ai dipendenti pubblici che hanno una incapacità lavorativa (fisica o mentale) tale da impedire una collocazione continuativa e remunerativa.

In questo caso la condizione invalidante è meno grave di quella necessaria per il riconoscimento della inabilità “a svolgere qualsiasi attività lavorativa”.

Anche per questo i requisiti contributivi richiesti sono più alti:

La pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro viene calcolata solo sulla base dell’anzianità contributiva che è stata maturata. Non è stata prevista nessuna maggiorazione.

Pensione e assegno di inabilità per dipendenti pubblici: alle mansioni svolte

Il terzo trattamento per lavoratori pubblici con invalidità è la pensione per inabilità assoluta e permanente alle mansioni svolte.

Riguarda in particolare i dipendenti che abbiano una infermità permanente con una evidente incidenza sulle mansioni lavorative che sono state assegnate.

Quando viene accertata questa condizione, l’amministrazione deve provare a trovare una mansione dello stesso livello, anche retributivo. Se non è possibile il lavoratore deve essere dispensato dal servizio e collocato a riposo.

La pensione viene erogata, ma in presenza di determinati requisiti contributivi:

Non ha rilevanza, in entrambi i casi, il requisito anagrafico della persona con disabilità.

La pensione viene calcolata come gli altri trattamenti ex Inpdap, ma senza maggiorazioni.

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