Pensione Inail di invalidità a chi spetta e importi. I lavoratori che restano vittime di infortuni mentre svolgono la loro attività o sono affetti da malattie professionali (causate quindi dal lavoro che si svolge), hanno diritto a un sostegno al reddito. Questo sostegno viene definito pensione Inail. (aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 ed Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
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L’Inail si occupa solo delle invalidità che sono dunque connesse al lavoro. Se l’invalidità ha altre cause la competenza è tutta dell’Inps.
Pensione Inail di invalidità: danni biologici
L’Inail è dunque un ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria e gli infortuni sul lavoro. Esiste dal 1933.
L’Inail (con il decreto legislativo numero 38 del 2000), ha iniziato a considerare nell’ambito delle invalidità da lavoro anche il danno biologico.
Cos’è il danno biologico? È quella lesione dell’integrità psicofisica che è legata alla vita di relazione.
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Pensione Inail di invalidità: le percentuali
Come si accede alla pensione Inail? Il discorso è molto simile a quello per l’invalidità civile Inps. Contano le percentuali che vengono attribuite. Il sistema è lo stesso, cambia il calcolo delle percentuali.
Vediamo:
- con una invalidità accertata al di sotto del 6% l’Inail non paga;
- con una invalidità che oscilla tra il 6 e il 16% l’istituto non versa una pensione, ma una somma una tantum. Può andare da un minimo di 2.788 a un massimo di 26.138 euro.
Dipende da diversi fattori:
- entità del danno;
- età dell’infortunato.
I parametri per stabilire la cifra da versare al lavoratore sono contenuti nelle tabelle Inail.
Facciamo qualche esempio:
- se la vittima di un infortuno ha 65 anni con un danno del 6%, l’Inail verserà 2.788 euro;
- se la vittima di un infortunio ha 20 anni e ha riportato il 15% di invalidità, l’importo sarà di 26.138 euro.
Ovviamente tutti gli altri casi oscillano tra queste due situazioni limite.
Pensione Inail di invalidità: la rendita
Cosa succede per infortuni che causano delle percentuali di invalidità più alte?
Per chi subisce un infortunio con una invalidità che oscilla tra il 16 e il 100% l’Inail concede una rendita, la cosiddetta pensione Inail.
Per il calcolo dell’importo vengono presi in considerazione due fattori:
- la componente biologica (la percentuale di invalidità riconosciuta);
- la componente patrimoniale (il reddito che il lavoratore ha percepito prima che gli venisse accertata l’invalidità).
Pensione Inail di invalidità: componente biologica
La componente biologica si calcola all’interno di una scala di valori:
- danno del 16%: 1.161 euro netti l’anno;
- danno del 100%: 16.550 euro l’anno.
In questo caso l’età anagrafica non conta. Il parametro unico è il grado di invalidità che viene stabilita dal medico legale.
Pensione Inail di invalidità: componente patrimoniale
Alla componente biologica si aggiunge quella patrimoniale. Anche in questo caso si va da un minimo 14.600 euro a un massimo 27.200 euro.
Un esempio:
- con un reddito di 12.000 euro, nel calcolo si inserisce un bonus che porta al limite minimo di 14.600 euro;
- con un reddito di 30.000 euro il valore utilizzato per il calcolo è di 27.200 euro.
Pensione Inail di invalidità: coefficiente di menomazione
Quando il reddito è all’interno di questo range (14.600/27.200), l’importo deve essere moltiplicato con un coefficiente di menomazione.
Questo coefficiente viene indicato in una tabella Inail.
Può oscillare:
- da 0,4% per invalidità del 16%:
- all’1% per invalidità che sono superiori all’80%.

Pensione Inail di invalidità: quote
Le due quote che costituiscono la rendita sono rivalutate periodicamente, in questo modo:
- la quota che indennizza il danno biologico viene collegata agli adeguamenti periodici della tabella ministeriale:
- la quota che indennizza le conseguenze patrimoniali della menomazione è invece collegata alla retribuzione e si rivaluta con i tempi e i modi con i quali si rivaluta la rendita diretta.
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