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Pensione lavori gravosi: cosa sapere

Pensione per lavori gravosi: ecco l'elenco aggiornato al 2023 e quali misure sono legate ai lavori gravosi, anche nel 2024.

di Carmine Roca

Ottobre 2023

In questo approfondimento vi parleremo di pensione per lavori gravosi e di cosa cambierà per l’Ape Sociale nel 2024 (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cosa si intende per lavoro gravoso?

Per lavoro gravoso si intende una professione particolarmente pesante e logorante, per chi la svolge. 

Va distinto dal lavoro usurante, anche se entrambi si riferiscono a mansioni faticose: mentre il lavoro usurante, che dà diritto a un’apposita pensione (con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi), è disciplinato dall’articolo 1 del decreto legislativo numero 67 del 2011, i lavori gravosi sono riconosciuti dalla legge numero 232 del 2016.

Ai lavoratori e alle lavoratrici gravosi/e, lo Stato permette di anticipare l’uscita attraverso due misure: l’Ape Sociale e Quota 41 per lavoratori precoci.

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Pensione per lavori gravosi: l’Ape Sociale

L’Ape Sociale è la pensione per lavori gravosi più conosciuta. Parliamo dell’anticipo pensionistico che accompagna il lavoratore o la lavoratrice fino all’età pensionabile (67 anni), se in possesso di determinati requisiti amministrativi, sanitari o contributivi.

Per quanto concerne l’Ape Sociale per lavori gravosi, il diritto alla pensione anticipata spetta a 63 anni, con 36 anni di contributi versati.

Ma ci sono degli “sconti”: 

Quali sono i lavori gravosi per l’Ape Sociale?

Dal 2016 ad oggi, l’elenco dei lavori gravosi che danno diritto all’Ape Sociale è stata implementata. Dopo la Legge di bilancio 2022, la platea dei lavori gravosi è la seguente:  

Pensione per lavori gravosi: l’Ape Sociale nel 2024

L’Ape Sociale è stata prorogata anche per il 2024, ma con una importante modifica

Chi maturerà i requisiti contributivi nel 2024, avrà accesso alla misura anticipata non più a 63 anni di età, ma a 63 anni e 5 mesi di età.

Confermato il limite massimo di importo dell’indennità, che non potrà superare i 1.500 euro lordi al mese.

L’Ape Sociale non sarà cumulabile con altri redditi, tranne quelli da lavoro autonomo occasione, per un guadagno massimo di 5.000 euro l’anno.

Inizialmente si era ipotizzata una fusione con Opzione Donna, che invece rimarrà in vigore pure nel 2024, con accesso alla pensione a 61 anni di età (non più a 60 anni), con riduzione di uno o due anni in base ai figli avuti (se uno, due o più di due), con 35 anni di contributi.   

Pensione per lavori gravosi con Quota 41 precoci

L’altra prestazione previdenziale che consente di anticipare la pensione ai lavoratori gravosi è Quota 41 precoci

La misura è una sorta di deroga sulla pensione anticipata ordinaria, in favore di coloro che, prima dei 19 anni di età, hanno maturato almeno un anno di contributi. Con 41 anni di contributi in totale, a prescindere dall’età anagrafica, è possibile anticipare l’accesso alla pensione, ma solo per determinate categorie, tra cui i lavoratori gravosi.

Quota 41 precoci è diretta pure ai lavoratori che svolgono professioni usuranti, da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa o da almeno 6 anni negli ultimi 7 anni di attività lavorativa, come:

Ricordiamo che chi accede a Quota 41 precoci non può cumulare il reddito da pensione con redditi da lavoro. Riprendere a lavorare è vietato almeno fino a quando l’interessato non avrà maturato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne) o per la pensione di vecchiaia (a 67 anni).

Pensione per lavori gravosi
Pensione per lavori gravosi: in foto un uomo impegnato nel trasporto di pacchi pesanti.

Faq sulle pensioni per lavori gravosi

Quando va presentata domanda per l’Ape Sociale?

La domanda va presentata entro il 31 marzo dell’anno di riferimento, se l’interessato, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, sa di poter rispettare i requisiti richiesti. Va, dunque, presentata una domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape Sociale. La seconda scadenza è fissata al 15 luglio dell’anno di riferimento (finestra ordinaria). È possibile presentare domanda anche successivamente a questa data, entro il 30 novembre dell’anno in corso, ma l’INPS le processerà soltanto se rimangono a disposizione le risorse economiche per coprire la spesa.

In caso di morte del pensionato, l’Ape Sociale è reversibile?

No, l’Ape Sociale non è reversibile, quindi il diritto si estingue alla morte del titolare e non spetta ai familiari superstiti del pensionato deceduto.

Quando è stata introdotta Quota 41 precoci?

Questa misura anticipata è stata introdotta dalla legge 232 del 2016 e attuata dal DPCM numero 87 del 23 maggio 2017, e consente, a determinati profili di tutela, di accedere alla pensione anticipata, con un leggero sconto contributivo rispetto alla pensione anticipata ordinaria (un anno e 10 mesi in meno per gli uomini; 10 mesi in meno per le donne).

Si può raggiungere il requisito contributivo per Quota 41 precoci cumulando i contributi?

Sì, il requisito contributivo si può raggiungere anche cumulando i periodi assicurativi, ovvero sommando la contribuzione – non coincidente, quindi non maturata nello stesso periodo – versata in tutte le gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali.

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