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Pensione minima casalinga: cosa spetta

Pensione minima e casalinghe: spetta oppure no? Vediamo insieme cosa è previsto per le casalinghe e cosa è negato, e come iscriversi al Fondo.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

7' di lettura

Oggi vi parliamo di pensione minima e casalinghe: cosa spetta e cosa è negato alle casalinghe? (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Pensione minima e casalinghe: spetta?

Iniziamo subito col dire che non tutte le pensioni possono essere integrate al minimo, ma l’integrazione spetta solo sulle:

L’integrazione al minimo non spetta sulle pensioni calcolate integralmente col metodo contributivo, ad eccezione di Opzione Donna.

Nulla da fare, dunque, anche per le pensioni per casalinghe che, come vedremo in seguito, si calcolano col metodo contributivo.

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Pensione casalinghe come funziona?

Dunque, per avere diritto alla pensione minima è obbligatorio essere titolari di una pensione. E con la pensione per casalinghe come funziona?

Anche chi svolge un’attività non retribuita prendendosi cura della casa e della propria famiglia può versare contributi in un apposito fondo e ricevere una pensione al raggiungimento dei requisiti richiesti.

Fondo casalinghe INPS

Al Fondo casalinghe (Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari) possono iscriversi:

  • donne e uomini, non titolari di pensione, non lavoratori dipendenti o autonomi;
  • senza lavoro oppure con contratti part time che non permettono di raggiungere una contribuzione sufficiente a far maturare la pensione;
  • di età compresa tra i 16 e i 65 anni.

La domanda di iscrizione al Fondo viene accolta in automatico, così da consentire subito il versamento dei contributi.

L’importo dei versamenti è libero, ma per vedersi riconoscere un anno di contribuzione è necessario versare almeno 26 euro al mese (310 euro l’anno); per avere diritto alla pensione è necessario versare questa quota per almeno 5 anni.

Pensione casalinghe cumulo con altri contributi

Se si versano meno di 5 anni di contributi non si ha diritto ad alcuna pensione. Ricordiamo che non è possibile cumulare i contributi versati al Fondo casalinghe con altri tipi di contributi.

Pensione casalinghe a 57 anni come funziona?

Esistono due tipi di pensione per casalinghe:

  • la pensione di vecchiaia, che spetta al compimento dei 65 anni di età. È possibile ottenerla anche a 57 anni, ma soltanto se sono stati versati contributi sufficienti a maturare un assegno che sia almeno 1,2 volte superiore all’importo dell’Assegno sociale (603,92 euro nel 2023);
  • la pensione di inabilità, che si ottiene nel momento in cui viene accertata l’impossibilità a svolgere un’attività lavorativa.

La pensione per casalinghe si calcola con le regole del sistema contributivo. Al montante contributivo (il totale dei versamenti effettuati) si applica il coefficiente di trasformazione.

Ad esempio: se una casalinga ha versato 50.000 euro nel Fondo, a 65 anni avrà diritto a una pensione di 205 euro al mese (il coefficiente di trasformazione del 5,352% su 50.000 euro di versamenti).

Pensione minima

Come spiegato in apertura, la pensione minima non spetta sulla pensione per casalinghe, essendo questa calcolata con il sistema interamente contributivo.

Importo pensione minima di vecchiaia

Questo trattamento previdenziale erogato dall’INPS si applica sulle pensioni di importo basso, calcolate col sistema misto o retributivo, inferiori alla soglia minima di sopravvivenza rivalutata, anno per anno, in base all’indice ISTAT: nel 2023, l’importo minimo è fissato a 563,74 euro (38,35 euro in più del 2022, per un valore annuo di 7.328,49 euro).

Chi percepisce un assegno di importo inferiore avrà diritto a un’integrazione fino al raggiungimento della soglia minima prevista dall’INPS.

Calcolo importo pensione minima di vecchiaia

Per calcolare l’importo si prende in considerazione il reddito personale e da coniugato. L’integrazione in misura piena spetta con un reddito annuo inferiore a 7.328,49 euro.

Ai pensionati non coniugati con un reddito compreso tra i 7.328,49 euro e i 14.656,98 euro spetta un’integrazione parziale.

Ad esempio, se il pensionato ha un reddito di 10.000 euro, pensione compresa (ad esempio, 300 euro), avrà diritto a 4.656,98 euro di integrazione annua (14.656,98 – il reddito personale).

Dividendo 4.656,98 euro per 13 mensilità (compresa la tredicesima), avremo come risultato 358,23 euro, ovvero l’integrazione mensile da aggiungere all’importo della pensione.

Aumento pensione minima luglio 2023

Ricordiamo che a partire da luglio 2023, sulle pensioni minime spettano due mini-bonus: del 1,5% per chi ha meno di 75 anni e del 6,4% per chi ha 75 o più anni di età.

Aggiungendo questi bonus all’importo massimo erogato (563,74 euro), le pensioni minime degli under 75 arriveranno a 572,18 euro al mese, mentre gli assegni per gli over 75 sfioreranno i 600 euro di importo.

Sempre a partire da questo mese, ai pensionati al minimo spettano gli arretrati dei bonus non corrisposti da gennaio 2023 a giugno 2023: parliamo di circa 50 euro in più per chi ha meno di 75 anni e di oltre 216 euro per chi ha 75 o più anni di età.

Pensione minima e casalinghe
Pensione minima e casalinghe: in foto una casalinga impegnata nelle faccende domestiche.

Faq su pensione per casalinghe

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione sociale per le casalinghe?

Per accedere alla pensione sociale, le casalinghe devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Avere almeno 67 anni di età;
  • Possedere la cittadinanza italiana, europea (con iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza) o extracomunitaria (con permesso di soggiorno regolare e di lungo periodo);
  • Risiedere in Italia da almeno 10 anni (la pensione può essere sospesa in caso di soggiorno all’estero di oltre 29 giorni e revocata dopo un anno);
  • Essere senza reddito (se non coniugata) o avere un reddito massimo di 5.983,64 euro (se coniugata).

Come posso iscrivermi al fondo pensione per casalinghe?

Per iscriverti al fondo pensione per casalinghe, hai diverse opzioni:

  • Recarti presso un ufficio territoriale INPS;
  • Inviare la tua richiesta tramite posta, con una raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • Accedere all’apposita sezione del sito INPS, utilizzando una delle identità digitali riconosciute come Spid, Cie o Cns;
  • Rivolgerti a patronati o caf accreditati.

Ho riscontrato difficoltà nell’iscrizione al fondo pensione per casalinghe, a chi posso rivolgermi?

Se riscontri qualsiasi difficoltà nell’iscrizione al fondo pensione per casalinghe, puoi contattare il Contact Center INPS. Il servizio è composto da due numeri di telefono: 803.164, gratuito da rete fissa, e 06.164.164, a pagamento da cellulare in base al tuo gestore telefonico.

Quali sono le identità digitali riconosciute per l’iscrizione al fondo pensione per casalinghe online?

Per iscriverti online al fondo pensione per casalinghe attraverso il sito INPS, puoi utilizzare una delle seguenti identità digitali riconosciute: SPID, CIE o CNS.

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