Pensione minima: di cosa si tratta? Quali requisiti bisogna soddisfare per ottenerla e fino a che cifra si può ottenere? Di seguito la risposta a queste domande (Consulta anche la nostra pagina speciale sulle pensioni).
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Pensione minima: di cosa si tratta?
Pensione minima: sarebbe meglio parlare di integrazione al trattamento minimo. Questa è una prestazione erogata dall’Inps a quei pensionati che percepiscono un assegno previdenziale molto basso (Come si andrà in pensione tra il 2020 e il 2021?). L’integrazione interviene a compensare trattamenti diretti (la pensione di vecchiaia o quella anticipata per fare degli esempi) sia quelli indiretti (la pensione di reversibilità, quella per i superstiti etc…). In teoria, l’integrazione minima interviene anche sulle pensioni non erogate dall’Inps ma le regole cambiano tra le varie casse previdenziali di categoria.
A chi spetta?
A chi spetta la pensione minima? L’integrazione al minimo – per l’intero importo – spetta solo a quei pensionati che hanno un reddito annuo non superiore a 6.702,54 euro. Per chi raggiunge quota 13.405,08 euro di reddito all’anno, invece, l’importo dell’integrazione si riduce progressivamente. In caso di pensionati coniugati si deve calcolare anche il reddito della coppia: non può superare quota 20.107,62 per ricevere l’integrazione per l’importo intero. Si riceve l’integrazione in misura parziale se l’importo della coppia di coniugi è compresa tra 20.107,62 e 28.810,16 (anche qui l’importo si riduce progressivamente fino al raggiungimento della soglia massima).
Fino a che importo arriva?
L’importo massimo che può raggiungere la pensione minima è di 515,58 euro per 13 mensilità (Potrebbe essere innalzata a 780 euro? Ne abbiamo parlato meglio qui). Di fatto, l’integrazione raggiunge tale importo solo in caso di pensione pari a zero (si tratta in effetti di una specie di “paradosso”). Nel concreto, 515,58 euro è la cifra massima a cui ammonta l’assegno di chi riceve l’integrazione: si prenda il caso di un pensionato che percepisce 500 euro di pensione, ecco, quest’ultimo riceverà 15,58 euro a titolo di integrazione.
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