Vediamo insieme come funziona la pensione tedesca con 10 anni di contributi (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione tedesca con 10 anni di contributi: è possibile?
In Germania è possibile andare in pensione con 10 anni di contributi versati? Assolutamente sì.
In realtà bastano soltanto 5 anni di contributi per percepire:
- la pensione di vecchiaia ordinaria;
- la pensione per completa o parziale riduzione della capacità di guadagno;
- la pensione in seguito a decesso.
Ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva vengono considerati anche i periodi contributivi e assimilabili, come quelli di persecuzione politica nell’ex DDR (Germania dell’Est).
Il requisito per ottenere la pensione è il periodo minimo di contribuzione al regime di previdenza sociale obbligatoria, misurato in base alla quantità dei periodi riscattabili ai fini pensionistici.
Il periodo minimo è valutato in mesi e non in anni. Ogni anno si basa su 12 mesi. Un mese solare, che include anche solo parzialmente periodi riscattabili ai fini pensionistici, conta come un mese pieno.
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Cosa significa ridotta capacità al guadagno?
Abbiamo visto che con 5 anni di contributi, in Germania è possibile andare in pensione qualora subentri una ridotta capacità al guadagno.
Questa tipologia di pensione è temporanea e dura 3 anni (un po’ come il nostro Assegno ordinario di invalidità). Se le limitazioni di salute dovessero persistere, l’interessato potrà prolungare la pensione.
Questa prestazione funge da integrazione al sostentamento e corrisponde alla metà della pensione corrisposta nei casi di totale riduzione della capacità lavorativa. Consente, dunque, di svolgere un’attività lavorativa al fine di percepire un reddito aggiuntivo.
Come funziona la pensione di vecchiaia ordinaria in Germania?
Anche la pensione di vecchiaia ordinaria, in Germania, è accessibile con soli 5 anni di contributi versati.
L’età per l’accesso, per chi è nato dal 1964 in poi, scatterà al compimento del 67° anno di età. Per i nati nel 1948, l’età pensionabile è fissata a 65 anni e 2 mesi, poi l’età pensionabile aumenta di un mese e gradualmente di due mesi per ogni anno di nascita, fino a 67 anni.
Questa misura corrisponde alla “nostra” pensione di vecchiaia contributiva, che in Italia spetta soltanto al compimento dei 71 anni di età, con un’anzianità contributiva di almeno 5 anni, solo se maturata a partire dal 1996 in poi.
Quanti anni di contributi per andare in pensione in Germania?
Se non si è in regola con i requisiti sopra indicati e non si rientra nelle categorie di beneficiari con 5 anni di contributi, si può andare in pensione con:
- 20 anni di contribuzione (in conseguenza della perdita totale della capacità al guadagno, se questa è subentrata prima dell’adempimento del periodo minimo contributivo e persiste da allora);
- 25 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia per minatori e la pensione per minatori dal compimento del 50° anno di età);
- 35 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia per assicurati di lunga anzianità assicurativa o la pensione di vecchiaia per grandi invalidi);
- 45 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia con anzianità assicurativa prolungata).
Pensione tedesca con 10 anni di contributi erogata in altri Stati: come funziona?
Come funziona l’erogazione della pensione, quando il pensionato tedesco risiede in un altro Stato, ad esempio l’Italia?
Per legge, in caso di residenza abituale nei Paesi UE, gli eventi diritto percepiscono la pensione, per l’intero ammontare, come se vivessero in Germania, sulla base dei periodi contributivi e di quelli maturati in regimi non contributivi.
Questo vale anche per i diritti previdenziali risultanti dai periodi contributivi che sono maturati, ad esempio, nel territorio del Reich o per i periodi di contribuzione e di occupazione ai sensi della legge FRG che disciplina le pensioni straniere.
Pagamento pensione tedesca in altri Stati
Anche in caso di residenza abituale in un altro Stato al di fuori della Germania, la pensione potrà essere versata presso una banca tedesca su un apposito conto corrente del titolare. Le spese dei bonifici bancari sono a carico della Deutsche Rentenversicherung. È possibile anche nominare una persona di fiducia titolare di un conto corrente presso una banca tedesca e che provveda all’inoltro dell’importo all’avente diritto.
Per il versamento della pensione, la Deutsche Rentenversicherung necessita delle coordinate bancarie internazionali (BIC e IBAN). Sono previste dichiarazioni di pagamento con le quali anche la banca conferma i dati del conto corrente: per l’Italia e il Canada/USA esistono dichiarazioni di pagamento a parte.
Pensione tedesca in altri Stati: come funziona l’esistenza in vita?
In caso di abituale residenza all’estero di un pensionato tedesco, il Servizio pensioni della Deutsche Post AG (la posta tedesca) verificherà annualmente, intorno a metà anno, se l’avente diritto è ancora in vita.
Il pensionato dovrà confermare e rispedire il certificato di esistenza in vita che gli verrà inviato (funziona così anche per i pensionati italiani residenti all’estero). Alcuni Stati, come l’Italia, però, comunicano il decesso del titolare della pensione, per cui non viene utilizzato il certificato di esistenza in vita.

Faq sulla pensione all’estero
Quali sono i criteri da considerare prima di decidere di trasferirsi all’estero come pensionato?
Prima di trasferirsi all’estero, i pensionati devono considerare diversi criteri. Oltre ai vantaggi economici e fiscali, è importante valutare la distanza dall’Italia, soprattutto per coloro che hanno figli e nipoti. Altri criteri importanti da considerare includono l’efficienza dei servizi, il livello della sanità, la lingua, la connessione a Internet, e quello che il Paese ha da offrire dal punto di vista turistico.
Cosa devono fare i pensionati italiani che risiedono all’estero per continuare a ricevere l’assegno mensile?
I pensionati italiani che risiedono all’estero possono continuare a percepire l’assegno mensile. Tuttavia, ogni anno, l’INPS procede con l’accertamento dell’esistenza in vita per prevenire possibili truffe. Se l’attestazione di esistenza in vita non viene restituita entro la data stabilita, il pensionato deve recarsi di persona presso un’agenzia della Western Union per ricevere l’assegno del mese successivo in contanti.
Tasse sulla pensione in Germania: come funziona?
Il pensionato italiano è costretto a pagare tasse sulla pensione sia nel nostro Paese, che in Germania? Assolutamente no.
In Germania, le pensioni pubbliche sono assoggettate a tassazione solo in Italia, se il contribuente ha soltanto la nazionalità italiana. Invece, se il pensionato ha pure la nazionalità tedesca, la pensione viene tassata soltanto in questo Paese (vale anche per i pensionati emigrati in Belgio). Le pensioni private, invece, sono assoggettate solo a tassazione italiana, a prescindere dalla nazionalità del contribuente.
Pensioni senza tasse in Italia e all’estero: dove trasferirsi?
Tra le mete più ambite troviamo la Francia e la Germania, ma negli ultimi anni hanno spopolato il Portogallo e le Canarie (Spagna). A seguire: la Russia, gli Stati Uniti, il Sudamerica (Argentina, Brasile, Venezuela), l’Asia (Filippine, Cina, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia), il Nord-Africa (Algeria, Marocco e Tunisia), l’Oceania e il Senegal.
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