Pensioni 2023 e 2024 più alte “grazie al Covid”: esempi

Pensioni 2023 più alte per il Covid: cosa accadrà nel prossimo biennio? Ecco i nuovi coefficienti di trasformazioni e come incideranno sulle pensioni 2023-2024.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

13' di lettura

Pensioni 2023 più alte per il Covid: cosa accadrà nei prossimi due anni? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Pensioni 2023 più alte per il Covid: perché?

Pensioni 2023 più alte per il Covid: è ciò che accadrà nei prossimi due anni. Ma perché c’entra la pandemia che ci ha colpiti nel 2020 e che continua a provocare morti e sofferenze?

Il Covid inciderà sulle variazioni del coefficiente di trasformazione delle pensioni, quell’indice che trasforma in pensione, il montante contributivo accumulato dal lavoratore.

Il coefficiente di trasformazione cresce al crescere dell’età con cui si va in pensione. Attualmente i valori di riferimento sono i seguenti:

ETA’ DI USCITA     DIVISORI         VALORI

57                            23,892              4,186%

58                            23,314              4,289%

59                            22,734              4,399%

60                            22,149              4,515%

61                            21,558              4,639%

62                            20,965              4,770%

63                            20,366              4,910%

64                            19,763              5,060%

65                            19,157              5,220%

66                            18,549              5,391%

67                            17,938              5,575%

68                            17,324              5,772%

69                            16,707              5,985%

70                            16,090              6,215%

71                            15,465              6,466%

Ma perché il Covid c’entra con le pensioni più alte? Perché il coefficiente di trasformazione tiene conto delle aspettative di vita degli italiani.

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Nel 2022, la speranza di vita è di nuovo cresciuta arrivando a 82,4 anni, a fronte degli 82,1 anni del 2020, l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid.

Nel prossimo biennio (2023-2024), dunque, i coefficienti di trasformazione calcolati sull’aspettativa di vita nuovamente in miglioramento saranno più favorevoli: con aumenti dallo 0,024% allo 0,189% per la fascia 57-71 anni. Che in euro si traduce in aumenti a partire da 20 euro al mese.

Per saperne di più sull’aumento delle pensioni nel 2023, ti consigliamo la visione di questo video:

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Pensioni 2023 più alte per il Covid: i nuovi coefficienti di trasformazione

Abbiamo visto qual è il motivo delle pensioni 2023 più alte per il Covid. Ora passiamo ai nuovi coefficienti di trasformazione, ufficializzati con il Dm del 1° dicembre 2022, pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che saranno in vigore nel biennio 2023-2024, provocando un aumento degli importi degli assegni.

Per il biennio 2023-2024 i coefficienti di trasformazione saranno i seguenti:

ETA’ DI USCITA         VALORI 2021-2022                  VALORI 2023-2024

57                                       4,186%                              4,270% (+0,024%)

58                                       4,289%                              4,378% (+0,089%)

59                                       4,399%                              4,493% (+0,094%)

60                                       4,515%                              4,615% (+0,100%)

61                                       4,639%                              4,744% (+0,105%)

62                                       4,770%                              4,882% (+0,112%)

63                                       4,910%                              5,028% (+0,118%)

64                                       5,060%                              5,184% (+0,124%)

65                                       5,220%                              5,352% (+0,132%)

66                                       5,391%                              5,531% (+0,140%)

67                                       5,575%                              5,723% (+0,148%)

68                                       5,772%                              5,931% (+0,159%)

69                                       5,985%                              6,154% (+0,169%)

70                                       6,215%                              6,395% (+0,180%)

71                                       6,466%                              6,655% (+0,189%)

Quello che andrà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023, fino al 31 dicembre 2024 è il sesto aggiornamento da quando è stato introdotto il sistema contributivo per il calcolo della pensione, vale a dire dal 1995 con la Riforma Dini.

Il primo aggiornamento fu introdotto nel 2010, poi ogni tre anni fino al 2019, quindi nel 2021 e nel 2023. Le modifiche del coefficiente di trasformazione avranno effetto sulle pensioni dei lavoratori iscritti alle gestioni INPS, ad esclusione delle casse professionali, con decorrenza dal 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024.

Pensioni 2023 più alte per il Covid
Pensioni 2023 più alte per il Covid: cosa accadrà nel prossimo biennio?

Pensioni 2023 più alte per il Covid: esempi di aumento

Come cambiano le pensioni 2023 più alte per il Covid? Il sistema contributivo incide sulle pensioni di chi ha maturato anni di contributi dal 1° gennaio 1996.

Si parla di sistema contributivo puro, quando il lavoratore non ha maturato anni di contributi prima del 1996. Altrimenti il regime contributivo rientra nel sistema misto e verrà utilizzato per calcolare la quota di pensione maturata a partire dal 1° gennaio 1996.

Con il sistema misto, chi ha almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 vedrà la quota di pensione calcolata col sistema retributivo prolungata fino al 31 dicembre 2011. Di conseguenza la quota contributiva scatterà sui contributi versati dal 1° gennaio 2012.

Facciamo un esempio di quanto aumentano le pensioni 2023 più alte per il Covid. Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni, con un montante contributivo di 250.000 euro. Nel 2022, il coefficiente di trasformazione che incide sul montante è del 5,575%. Quindi: 250.000 x 5,575% = 13.937,50 euro lordi di pensione all’anno, circa 800 euro netti al mese.

Nel 2023, con il passaggio al coefficiente di trasformazione al 5,723%, il nostro pensionato prenderà un assegno di 14.307,50 euro lordi l’anno, quasi 400 euro lordi in più del 2022, per una pensione netta mensile di circa 820-830 euro, circa 20-30 euro in più del 2022.

Ad esempio, chi va in pensione nel 2023 a 64 anni riceverà un assegno di 372 euro più alto, mentre chi andrà in pensione a 70 anni potrebbe maturare un assegno di circa 540 euro in più rispetto al 2022.

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