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Pensioni 2023, chi può uscire con Quota 100 e Quota 102

Pensioni 2023, chi può uscire con Quota 100 e Quota 102: è possibile accedere ancora a queste misure, vediamo come. Quali sono i requisiti, i limiti di età e i vantaggi rispetto a Quota 103.

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6' di lettura

Pensioni 2023, sarà possibile uscire anche quest’anno con Quota 100 e Quota 102, ma solo chi ha raggiunto i requisiti nei tempi previsti. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Andare in pensione con Quota 100 e Quota 102 rappresenta un indubbio vantaggio rispetto alle misure che sono state introdotte nel 2023. L’opportunità non è comunque per tutti, ma solo per chi poteva utilizzare quelle uscita mentre erano in vigore e ha deciso di continuare a lavorare.

Se sei interessato all’argomento in questo post potrai sapere chi potrà andare in pensione nel 2023 con tutte le misure, sia quelle confermate dal governo, sia quelle introdotte, sia quelle modificate.

Pensioni 2023, perché uscire con Quota 100 e Quota 102?

Andare in pensione con Quota 100 e Quota 102 può essere conveniente rispetto a Quota 103. Non ci sono le stesse limitazioni, nessuna penalizzazione e di fatto anche un numero di anni contributivi più ridotti.

Quello che conta, come detto, è aver raggiunto i requisiti necessari, sia anagrafici, sia contributivi, mentre la legge era in vigore.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

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Pensioni 2023, chi può andare in pensione con Quota 100?

Quota 100 è la misura che è stata introdotta dalla Lega all’epoca del governo con il Movimento 5 Stelle. Nelle intenzioni dei promotori quella misura avrebbe dovuto scardinare la Legge Fornero. Nei fatti, però, si è dimostrata molto costosa. Per questo motivo dopo un anno di “sperimentazione” è stata eliminata e sostituita da Quota 102.

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Ma chi ha raggiunto prima della sua cancellazione i requisiti indispensabili per accedere alla misura può ancora utilizzarla. Vediamo chi.

Possono accedere a Quota 100 i cittadini che il 31 dicembre del 2021 avevano:

  • 62 anni di età anagrafica;
  • 38 anni di contributi versati.

Quindi per le persone che sono nate non oltre il 1959.

Ricordiamo che questa misura che consente una uscita anticipata piuttosto consistente non prevede alcun tipo di penalizzazione. Il computo dei contributi è misto, significa quindi che i contributi versati prima del 1996 saranno conteggiati con il sistema retributivo.

Pensioni 2023, chi può andare in pensione con Quota 102?

Quota 102 è stata introdotta in sostituzione di Quota 100. È stata subito considerata una misura a termine. Si sapeva quindi che non sarebbe stata in vigore per più di un anno. Il governo l’ha introdotta per evitare che si formasse uno scalone eccessivo tra chi è uscito con Quota 100 ( a 62 anni) e quelli che per uno o due anni non avevano potuto accedere alla stessa misura.

Anche Quota 102 non prevede alcuna penalizzazione. Vediamo chi può utilizzarla ancora.

Possono accedere a Quota 102 i cittadini che il 31 dicembre del 2022 avevano:

  • 64 anni di età anagrafica;
  • 38 anni di contributi versati.

Quindi per le persone che sono nate non oltre il 1958.

Come per Quota 100, chi è uscito o esce quest’anno con Quota 102, non ci saranno decurtazioni né limiti all’importo della pensione (come invece per Quota 103). Quindi i contributi versati prima del 1996 saranno conteggiati con il calcolo retributivo, che è molto più vantaggioso del contributivo.

Come avete potuto notare entrambe le misure hanno un requisito contributivo più basso rispetto a Quota 103, che prevede un minimo di versamento di 41 anni effettivi.

Pensioni 2023, chi può andare in pensione con Quota 103?

Sia Quota 100, sia Quota 102 sono state sostituite nel 2023 da Quota 103. Sarebbe una Quota 41 depotenziata.

Infatti nella prima versione della Lega, avrebbe dovuto prevedere una uscita libera (a qualsiasi età) per chiunque avesse versato almeno 41 anni di contributi.

Non sarà così. Infatti oltre al requisito contributivo è stato aggiunto anche quello anagrafico: bisogna avere compiuto, entro il 31 dicembre del 2023, 62 anni di età. 

Potranno dunque accedere alla misura i cittadini che sono nati fino al 1961 e che hanno versato 41 anni di contributi.

Per questa misura resta questa finestra mobile:

  • tre mesi per i lavoratori del settore privato;
  • sei mesi per i lavoratori del settore pubblico;
  • per i lavoratori della scuola che raggiungono i requisiti entro il 31 dicembre del 2023, i termini per la presentazione della domanda di cessazione del servizio si riaprono il 28 febbraio 2023. La decorrenza della pensione inizia il primo settembre del 2023.

Come detto Quota 103 ha delle limitazioni rispetto a Quota 100 e Quota 102. Il trattamento pensionistico non può superare di cinque volte quello minimo (2.818 euro lordi). E resterà entro quella soglia fino ai 67 anni, che resta la soglia anagrafica per la pensione di vecchiaia, solo dopo si potrà ricevere l’importo pieno, se spetta.

Nell’immagine una coppia di pensionati. Pensioni 2023, si può uscire ancora con Quota 100 e Quota 102?

Pensioni 2023, chi può andare in pensione con le altre misure?

Vediamo in breve chi potrà andare in pensione con le altre misure che sono state confermate dal governo in attesa che venga completata una riforma strutturale del sistema previdenziale:

Pensione di vecchiaia:

  • età anagrafica: 67 anni;
  • minimo contributivo: 20 anni;
  • potranno andare in pensione i cittadini che hanno questi requisiti e sono nati entro il 31 dicembre del 1956.

Pensione di vecchiaia anticipata:

  • età anagrafica: qualsiasi età;
  • limite contributivo per gli uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • limite contributivo per le donne: 41 anni e 10 mesi di contributi.

Per i lavoratori che sono addetti a mansioni particolarmente difficoltose o rischiose (inserite nel decreto del ministero del lavoro del 5 febbraio 2018) che non possono accedere all’Ape sociale (su invaliditàediritti-it la guida completa),  i requisiti per la pensione di vecchiaia sono questi:

  • età anagrafica: 66 anni e 7 mesi;
  • limite contributivo: 30 anni.

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