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Pensioni 2024: restano Ape sociale e Opzione donna

Pensioni 2024: restano Ape sociale e Opzione donna, confermate per un altro anno. Nella manovra di Bilancio altre novità e restrizioni per il sistema previdenziale. Scatterà dalla fine del prossimo anno l’adeguamento dell’età pensionabile. Tutte le misure nel dettaglio.

di The Wam

Ottobre 2023

Pensioni 2024, restano Ape sociale e Opzione donna, almeno per un altro anno. I requisiti d’accesso sono quasi inalterati. Nella bozza della manovra di bilancio ci sono altre novità per il sistema previdenziale: le agevolazioni per il riscatto dei vuoti contributivi, l’adeguamento dell’età pensionabile, l’inasprimento dei requisiti per l’uscita anticipata e le rivalutazioni. Vediamo nel dettaglio. (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Indice

Pensioni 2024, il quadro generale

Per il 2024 nel sistema previdenziali sono dunque in arrivo diversi aggiustamenti e novità. Vediamo di capire meglio quale sarà l’impatto di queste modifiche sul cittadino. Questo è un quadro generale delle misure sulle quali si è soffermata la manovra di Bilancio 2024.

Quota 104: nuovi requisiti e penalizzazioni

Ape sociale: accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi

Opzione donna: i requisiti del 2024

Riscatto agevolato dei vuoti contributivi: un massimo di 5 anni

Rivalutazioni e adeguamenti: tagli e aumenti


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5 anni di riscatto agevolato dei «vuoti contributivi»

Nel 2024, si introduce il riscatto agevolato dei cosiddetti “vuoti contributivi”. Ma cosa significa esattamente?

Come funziona il riscatto agevolato

I lavoratori “contributivi” possono riscattare fino a un massimo di 5 anni non coperti da retribuzione o da contributi previdenziali. È un’opzione particolarmente interessante per chi ha avuto periodi di inattività lavorativa.

Le regole del riscatto

Vantaggi e svantaggi

  1. Vantaggi
    • Possibilità di colmare i vuoti contributivi
    • Flessibilità grazie alla rateizzazione
    • Potenziale aumento dell’importo della pensione
  2. Svantaggi
    • Costo economico da valutare attentamente
    • Complessità nella gestione dei pagamenti rateali

Settore privato: il ruolo dei datori di lavoro

Nel settore privato, i datori di lavoro possono contribuire alla chiusura dei “vuoti contributivi” attraverso forme di deducibilità fiscale legate ai premi di risultato. Questa è un’opzione che potrebbe interessare sia i lavoratori che i datori di lavoro stessi, offrendo una soluzione win-win per entrambe le parti.

Pensione anticipata: come funziona la nuova Quota 104

Una delle novità più significative per le pensioni 2024 è la cosiddetta Quota 104. Questo meccanismo permette un’uscita anticipata dal mondo del lavoro, con requisiti specifici:

Dettagli sulla decurtazione

È importante notare che verrà applicata una decurtazione per i contributi versati prima del 1996. Questo significa un ricalcolo contributivo che potrebbe incidere sull’importo finale della pensione.

Bonus Maroni: un incentivo per restare

Per chi ha i requisiti per accedere alla Quota 104 ma sceglie di rimanere nel mondo del lavoro, viene riconfermato il ‘bonus Maroni‘. Questo prevede che una quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore confluirà direttamente in busta paga.

Estensione della durata delle finestre

Le finestre, cioè i periodi tra il raggiungimento dei requisiti e l’effettiva pensione, subiranno delle modifiche:

La conferma sull’Ape sociale e le novità per Opzione donna

Per il 2024, l’Ape sociale rimarrà un’opzione valida. I requisiti saranno:

Aumento dell’autorizzazione di spesa

Per il 2024, l’autorizzazione di spesa per l’Ape sociale aumenterà di 85 milioni di euro, arrivando a 168 milioni per il 2025 e 127 milioni per il 2026.

Opzione donna: le condizioni

Opzione donna sarà disponibile per le lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 e che hanno compiuto 61 anni. Si aggiungono dettagli come:

Finestre mobili per Opzione donna

Una volta raggiunti i requisiti, le dipendenti dovranno attendere un anno mentre le autonome 18 mesi prima di poter accedere alla pensione.

La prima rivalutazione degli assegni a dicembre 2023

Nel campo delle pensioni 2024, un passaggio cruciale è la rivalutazione prevista per dicembre 2023. Questo aggiustamento serve ad allineare gli assegni pensionistici all’inflazione. Per il 2023, la perequazione viene effettuata sulla base dell’inflazione effettiva registrata nel 2022, che ha avuto un valore medio dell’8,1%.

Come funziona la rivalutazione

La rivalutazione sarà implementata in maniera differenziata, in base alle fasce di reddito dell’assegno pensionistico. Qui sotto trovate una tabella che spiega gli aumenti previsti:

Fasce di reddito (euro)Aumento in percentuale del tasso dell’inflazione
Fino a 2.100100% (0,8%)
2.101,53 – 2.626,9085% (0,68%)
2.626,91 – 3.152,2853% (0,4%)
3.152,29 – 4.203,0447% (0,3%)
4.203,05 – 5.253,8037% (0,29%)
Oltre 5.253,8132% (0,25%)

Importante: chi è escluso?

La rivalutazione sarà riconosciuta al 100% solo per le pensioni che sono fino a 4 volte la pensione minima. Per le pensioni che superano questa soglia, l’aumento sarà ridotto.

Dal 2025 pensione anticipata adeguata automaticamente all’aspettativa di vita

Un’o dei ‘altro rilevante cambiamento per le pensioni 2024 è l’adeguamento automatico delle prestazioni anticipate all’aspettativa di vita, che è previsto a partire dal 2025.

Che cos’è l’adeguamento all’aspettativa di vita

L’adeguamento all’aspettativa di vita significa che i requisiti per accedere alla pensione anticipata saranno calibrati annualmente in base all’aumento medio dell’aspettativa di vita. Questa misura entrerà in vigore due anni prima della data precedentemente prevista, che era il 2026.

Per chi vale questa regola

Questa regola sarà applicabile per chi accederà alla pensione anticipata con 42 anni di contribuzione per gli uomini e 41 per le donne, a prescindere dall’età anagrafica.

Le implicazioni

L’adeguamento all’aspettativa di vita potrebbe significare che, in futuro, potrebbero servire più anni di contributi per poter accedere alla pensione anticipata. Quindi, è una variabile da tenere in considerazione nel proprio piano pensionistico.

Sale l’importo minimo per anticipo della pensione

Nel 2024, per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996, l’importo minimo maturato per poter accedere alla pensione anticipata vedrà un incremento. La soglia, secondo la bozza di bilancio, sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale.

Dettagli matematici: cosa significa in termini di euro?

Per chiarire:

Questa modifica implica che i lavoratori dovranno avere una somma minima più alta per poter beneficiare della pensione anticipata (64 anni con almeno 20 anni di contribuzione).

Finestre d’uscita “dilatate”

Le finestre d’uscita subiscono un’espansione temporale. Per i lavoratori del settore privato, il tempo tra il raggiungimento dei requisiti e l’effettiva pensione passa da tre a sei mesi. Nel settore pubblico, questa finestra si allarga da sei a nove mesi.

Impatto sulle scelte individuali

Questo allungamento delle finestre d’uscita potrebbe avere diverse conseguenze:

  1. Maggiore flessibilità nel timing della pensione
  2. Possibilità di pianificare meglio gli ultimi mesi di lavoro
  3. Tempo extra per valutare altre opzioni pensionistiche

Pensioni, i nuovi aumenti nel 2024

Nel 2024, ci sarà un piccolo aumento positivo per i trattamenti tra quattro e cinque volte il minimo Inps. Questi passano dal riconoscimento dell’85% al 90% del tasso di inflazione.

Scala degli aumenti per le fasce di reddito

Fascia di Reddito (euro mensili)Aumento previsto (%)
2.272 – 2.84090%
Sopra i 5.68018% (da confermare)

La tabella mostra che i pensionati con redditi elevati avranno un aumento ridotto rispetto all’attuale 32%.

Le reazioni del governo

Marina Calderone, ministra del Lavoro, ha dichiarato che la Manovra ha fatto quanto era possibile riguardo le pensioni. L’obiettivo è stato quello di dare una risposta alle aspettative dei cittadini mantenendo l’equilibrio dei mercati e gli equilibri internazionali.

Punti salienti delle dichiarazioni governative

Pensioni 2024: restano Ape sociale e Opzione donna
Nell’immagine una coppia di 60enni che legge tutte le novità sulle pensioni 2024.

FAQ (domande e risposte)

Quali sono le principali novità sulle Pensioni 2024 in Italia?

Le principali novità per le pensioni in Italia nel 2024 riguardano la presentazione di Quota 104, una revisione dell’Ape sociale, la conferma delle restrizioni per l’uscita anticipata delle lavoratrici con il ricalcolo contributivo (Opzione donna), e la possibilità di riscattare agevolatamente i cosiddetti “vuoti contributivi” fino a un massimo di 5 anni. Inoltre, vi è una modifica nel meccanismo di rivalutazione delle pensioni, con tagli e aumenti specifici in base alla fascia di reddito pensionistico.

Come cambiano i requisiti per l’Ape sociale nel 2024?

L’Ape sociale sarà accessibile per tutto il 2024 e i requisiti rimangono quasi inalterati. Per i disoccupati, le persone con una percentuale di invalidità di almeno il 74%, i lavoratori in attività gravose e coloro che assistono persone con handicap gravi, l’accesso sarà possibile con almeno 63 anni e cinque mesi di età.

Cosa significa Quota 104 per le Pensioni 2024?

Quota 104 è una misura di flessibilità introdotta per il 2024 che permette la pensione anticipata a 63 anni con 41 anni di contributi. Tuttavia, per gli anni di versamento contributivo precedenti al 1996, è prevista una decurtazione con un ricalcolo contributivo. È possibile anche optare per il ‘bonus Maroni’, che reindirizza i contributi previdenziali del lavoratore direttamente in busta paga.

Come funziona il riscatto agevolato dei vuoti contributivi nel 2024?

I lavoratori “contributivi” possono riscattare periodi non coperti da retribuzione o adempimenti contributivi fino a un massimo di 5 anni. I versamenti possono essere rateizzati in un massimo di 120 rate mensili, ognuna delle quali deve essere di importo non inferiore a 30 euro.

Quali sono le condizioni per accedere a Opzione donna nel 2024?

Le donne lavoratrici che hanno accumulato almeno 35 anni di contributi entro il 2023 possono accedere a Opzione donna se hanno compiuto 61 anni. Questo limite di età scende di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. L’importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo. Alcune restrizioni già esistenti nel 2023 rimangono in vigore.

In che modo verranno rivalutate le pensioni nel 2024?

La rivalutazione delle pensioni nel 2024 seguirà nuovi criteri. Gli assegni pensionistici che superano 10 volte il minimo Inps subiranno un taglio dal 32% al 22%. Per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo Inps, la rivalutazione sarà al 90%, invece del precedente 85%. Inoltre, ci saranno aumenti variabili basati su fasce di reddito, con una rivalutazione al 100% per le pensioni fino a 4 volte la minima.

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