In questo approfondimento vi diremo quali sono i requisiti per le pensioni 2024: età, contributi e importo per andarci (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Requisiti per le pensioni 2024: la pensione di vecchiaia
Nel 2024 ci saranno novità (in negativo) per le pensioni. Nessuna nuova introduzione nel già folto elenco di misure anticipate, ma solo qualche ritocco peggiorativo di alcune prestazioni.
Anche nel 2024, per accedere alla pensione di vecchiaia occorrerà aver compiuto 67 anni di età e maturato almeno 20 anni di contributi.
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Pensione di vecchiaia 2024 per i contributi puri: cambiano gli importi
Nulla di nuovo, dunque, se non per i contributivi puri, ovvero coloro che hanno iniziato a versare contributi solo a partire dal 1° gennaio 1996.
Ricordiamo, infatti, che i contributivi puri oltre a rispettare il requisito anagrafico (67 anni) e quello contributivo (almeno 20 anni di contributi), devono necessariamente aver maturato un assegno che sia pari o superiore a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale, aggiornato all’anno di riferimento.
Nel 2023, l’importo dell’Assegno sociale è salito a 503,27 euro; a dicembre, con l’applicazione dello 0,8% di conguaglio perequativo, aumenterà fino a 507,02 euro. Ma dal 1° gennaio 2024, per effetto della nuova rivalutazione (il 5,4%), l’Assegno sociale verrà incrementato fino a 534,40 euro (6.947,18 euro annui).
Significa che i contributivi puri in possesso di 20 anni di contributi versati dal 1996 ad oggi, compiuti 67 anni di età, per accedere alla pensione di vecchiaia dovranno aver maturato un assegno pari o superiore a 801,60 euro (1,5 volte l’Assegno sociale).
Requisiti per le pensioni 2024: la pensione anticipata ordinaria
Rimarranno invariati anche i parametri contributivi per accedere alla pensione anticipata ordinaria: agli uomini occorreranno 42 anni e 10 mesi di contributi, alle donne “basterà” lavorare un anno in meno.
Pensione anticipata contributiva: cambiano gli importi?
Anche per la pensione anticipata contributiva, riservata ai contributivi puri, ci sono delle novità in negativo.
Chi, compiuti 64 anni di età e in possesso di almeno 20 anni di contributi maturati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996, volesse anticipare l’uscita dal lavoro, deve sapere che l’importo dell’assegno maturato dovrà essere almeno 3 volte l’importo dell’Assegno sociale.
Come visto in precedenza, nel 2024 l’importo dell’Assegno sociale sarà di 534,40 euro. Moltiplicato questo valore per 3, avremo l’importo minimo dell’assegno che un lavoratore di 64 anni, con 20 anni di contributi versati nel regime contributivo, dovrà aver maturato per andare in pensione in anticipo: ovvero 1.603,20 euro.
Alle donne lavoratrici con almeno un figlio, l’importo minimo è stato lasciato a 2,8 volte il valore dell’Assegno sociale (1.496,32 euro), mentre per le donne con due o più figli, il parametro economico da rispettare è 1.389,44 euro (2,6 volte l’Assegno sociale).
Requisiti per le pensioni 2024: come cambierà Quota 103?
Rimarrà in vigore pure Quota 103, con gli stessi requisiti del 2023 (62 anni di età e 41 anni di contributi), ma con una penalizzazione nel calcolo dell’assegno, per chi ne usufruirà.
Infatti, l’importo della prestazione sarà calcolato interamente col sistema contributivo, anche per i contributi versati precedentemente al 1996.
Non bastasse, il governo Meloni ha introdotto un nuovo tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno: se nel 2023, era di 2.818,70 euro (5 volte il trattamento minimo), nel 2024 la soglia massima scenderà a 4 volte il trattamento minimo.
Considerato che con il conguaglio dello 0,8% e la rivalutazione del 5,4%, la pensione minima salirà a 598,93 euro di base, chi andrà in pensione con Quota 103, fino al compimento dell’età pensionabile, non potrà percepire una pensione di importo superiore a 2.395,72 euro lordi al mese.
Cambiano anche le finestre mobili per l’uscita: da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 a 9 mesi per i dipendenti pubblici. Chi rinunciasse all’uscita nonostante i requisiti in regola per Quota 103, potrà fare domanda per il Bonus Maroni.
Requisiti per le pensioni 2024: come cambierà l’Ape Sociale?
Cambia, in parte, pure l’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico che spetta al compimento dei 63 anni di età a determinate categorie di lavoratori, quali:
- disoccupati, con 30 anni di contributi;
- caregiver, con 30 anni di contributi;
- invalidi (almeno al 74%), con 30 anni di contributi;
- lavoratori edili, con 32 anni di contributi;
- lavoratori gravosi, con 36 anni di contributi.
Dal 1° gennaio 2024, il requisito minimo anagrafico sale a 63,5 anni di età, mentre rimarranno invariati i vari requisiti contributivi.
Requisiti per le pensioni 2024: come cambierà Opzione Donna?
Non poteva non cambiare ancora pure Opzione Donna, già soggetta a un cambiamento penalizzante l’anno scorso.
La misura continuerà a poter essere sfruttata soltanto dalle:
- donne licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero;
- donne con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%;
- donne che assistono da almeno 6 mesi persone disabili in situazione di gravità, conviventi.
Nel 2024, il requisito minimo anagrafico passa da 60 a 61 anni di età, mentre rimane invariato il requisito contributivo: 35 anni.
Confermata la riduzione di un anno di età (60 anni) per le donne con un figlio e di due anni (59 anni di età) per le donne con due o più figli.
Requisiti per le pensioni 2024: le altre misure
Non hanno subito modifiche, invece, Quota 41 per lavoratori precoci, accessibile da coloro che hanno versato almeno 41 anni di contributi, di cui uno prima dei 19 anni di età, e rientrano in queste categorie:
- disoccupati;
- caregiver;
- invalidi (con una percentuale minima del 74%);
- lavoratori gravosi;
- lavoratori usuranti.
Invariati anche i parametri di accesso per la pensione per lavori usuranti (almeno 61,7 anni di età e 35 anni di contributi versati) e per la pensione di vecchiaia contributiva, che spetta a 71 anni di età, con almeno 5 anni di contributi versati esclusivamente a partire dal 1° gennaio 1996.

Faq sulle pensioni 2024
Quali sono le limitazioni legate all’Ape Sociale 2024?
Nel 2024, la prestazione non sarà cumulabile con redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione del lavoro occasionale fino a un massimo di 5.000€ annui. L’importo è calcolato con il sistema misto, con un massimo di 1.500 euro lorde mensili, senza tredicesima e senza adeguamenti per l’inflazione fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia fissata a 67 anni.
Quali sono le previsioni per l’età pensionabile nel 2025?
Le previsioni per le età pensionabili nel 2024 rimangono fisse a 67 anni per la pensione di vecchiaia. Tuttavia, nel 2025 è probabile un incremento di 2 o 3 mesi. Per la pensione anticipata, l’età rimane a 62 anni con Quota 103, con possibilità di uscita a 42 anni e 10 mesi di contributi senza limiti di età.
In che modo verranno rivalutate le pensioni nel 2024?
La rivalutazione delle pensioni nel 2024 seguirà nuovi criteri. Gli assegni pensionistici che superano 10 volte il minimo INPS subiranno un taglio dal 32% al 22%. Per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo Inps, la rivalutazione sarà al 90%, invece del precedente 85%. Inoltre, ci saranno aumenti variabili basati su fasce di reddito, con una rivalutazione al 100% per le pensioni fino a 4 volte la minima.
C’è qualche novità sulla pensione per i giovani?
Nessuna novità sulla pensione per i giovani. Le proposte discusse variano da sconti per il riscatto della laurea a soluzioni per i periodi lavorativi discontinui.
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