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Pensioni 2024: senza quote? I piani del governo Meloni

Pensioni 2024: le novità per il prossimo anno e cosa ci attende nel 2024. Scopriamo tutto in questo approfondimento.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Pensioni 2024 senza quote? Come cambierà il sistema delle pensioni secondo i piani del governo Meloni? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Dopo aver letto questo articolo dovresti anche conoscere le novità sull’Ape sociale 2023 e come fare domanda per ottenerla.

Pensioni 2024: come sarà la riforma?

La vera riforma delle pensioni è prevista nel 2024. Per il 2023, non essendoci né i tempi, né le risorse a disposizione, il governo Meloni ha optato per l’introduzione di una misura ponte, evitando il ritorno alla Legge Fornero.

Con la legge di bilancio arriverà Quota 103, la misura previdenziale che consente a lavoratori e lavoratrici di uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età.

Nient’altro che un tentativo di avvicinamento a Quota 41 per tutti, la misura che consentirà a tutti, a prescindere dall’età anagrafica, di andare in pensione con 41 anni di contributi: l’obiettivo della Lega dovrebbe vedere la luce entro la fine di questa legislatura, ma i costi da affrontare sono piuttosto elevati (intorno ai 5 miliardi di euro l’anno).

Secondo le ultime notizie provenienti da Palazzo Chigi, il primo tavolo di confronto tra Ministero, parti sociali, organizzazioni sindacali e datoriali per gettare le basi per la riforma delle pensioni è previsto per il 19 gennaio 2023.

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Appare certo che non ci sarà più posto per le misure sperimentali, come Quota 100, Quota 102 e la nuova Quota 103, ma sarà necessario, come anticipato dalla Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, rivedere ogni singolo trattamento e dare “un riordino complessivo della materia”.

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Pensioni 2024: cosa cambierà nel 2023?

In attesa delle pensioni 2024, sarà Quota 103 l’unica vera novità per il 2023. Chi accederà al pensionamento con questo trattamento potrà maturare un assegno che non sia 5 volte superiore al trattamento minimo, ovvero massimo 2.860 euro al mese.

Il limite rimane attivo fino a quando il pensionato con Quota 103 non avrà raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni, fino al 31 dicembre 2024).

Chi accede a Quota 103 non potrà cumulare il reddito della pensione con quelli da lavoro, ma chi nonostante abbia maturato i requisiti per accedere a questa misura (62 anni di età e 41 di contributi), continuerà a lavorare, potrà decidere che non vengano versati all’INPS i contributi sociali a proprio carico, in modo tale da avere uno stipendio netto più alto, ma anche un assegno previdenziale più modesto rispetto al normale.

Verranno, inoltre, prorogate sia l’Ape Sociale che Opzione Donna.

L’Ape Sociale è l’anticipo pensionistico che accompagna lavoratori e lavoratrici all’età della pensione (67 anni) erogato a 63 anni a disoccupati, caregiver che assistono dal almeno 6 mesi il coniuge o un familiare con disabilità grave e invalidi con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%, con 30 anni di contributi versati.

La misura spetta anche ai lavoratori impiegati in mansioni gravose, ai quali è concessa con 36 anni di contributi versati (tranne ai lavoratori edili che possono anticipare l’uscita con 32 anni di contributi).

Per Opzione Donna, invece, la situazione è ancora spinosa: potrebbe rimanere così com’è, con gli attuali requisiti (58 o 59 anni di età, se dipendenti o autonome, con 35 anni di contributi versati), oppure essere modificata e diventare accessibile a tutte a 60 anni di età, con 35 di contributi versati.

Pensioni 2024
Pensioni 2024: le novità per il prossimo anno e cosa ci attende nel 2024. Nella foto pensionati al mare.

Pensioni 2024: cosa ci aspetta?

Ma è per il 2024 che sono attese le novità più importanti, con la vera riforma delle pensioni. Secondo la ministra Calderone, sono da rivedere le singole gestioni e le modalità con cui queste interagiscono tra di loro nel sistema contributivo.

Inoltre, la ministra Calderone sembra voler prestare attenzione nei confronti della previdenza complementare, del welfare e dell’assistenza, “temi strategici per comprendere come accompagnare lavoratori e lavoratrici durante tutta la loro vita lavorativa”, ha dichiarato la Ministra.

Quali saranno le novità per le pensioni 2024? Si potrebbe mettere in piedi un “sistema di forme di pensionamento integrate, per individuare l’accesso alla pensione compatibile con le proprie esigenze personali e sanitarie e attivare un ricambio generazionale dei datori di lavoro”. L’obiettivo porta all’abolizione degli scaloni anagrafici.

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