Pensioni anticipate in calo: 18 per cento in meno. Ecco perché

Pensioni anticipate in calo: nel 2022 sono state il 18 per cento in meno rispetto all’anno precedente, vediamo perché. I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio sui flussi di pensionamento INPS. Per il 2023 è previsto un ulteriore e importante calo: Quota 103 e la nuova Opzione Donna sono molto meno accessibili delle misure precedenti. Siamo molto lontani dalla promessa di una maggiore flessibilità in uscita.

La redazione di thewam.net è composta da giornalisti e copywriter esperti in welfare, fisco, lavoro e disabilità.
Conoscici meglio

5' di lettura

Pensioni anticipate in calo: sono state il 18 per cento in meno nel 2022 rispetto all’anno precedente, cerchiamo di capire perché e cosa accadrà nel 2023. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.

La diminuzione drastica dei lavoratori che sono riusciti ad accedere alla pensione anticipata è stata in buona parte causata dalla fine di Quota 100. La misura che l’ha sostituita, Quota 102, ha più vincoli e quindi è stata utilizzata molto meno.

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali.

Nel 2023 andrà peggio. Per due motivi precisi: Quota 103 è ancora più restrittiva di Quota 102 e Opzione Donna, dopo le modifiche, sarà raggiungibile solo da poche migliaia di lavoratrici. 

Su questo argomento puoi leggere un post che spiega cosa aspettarsi per la riforma delle pensioni nel 2023; in un altro articolo abbiamo verificato cosa può succedere per le pensioni dal 2024, con ipotesi, costi ed esempi; c’è comunque una proposta che prevede un’uscita anticipata a 62 anni.

Pensioni anticipate in calo: i numeri

I dati che dimostrano questa diminuzione importante del numero di lavoratori che sono riusciti a uscire con una pensione anticipata sono stati forniti dall’Osservatorio sui flussi di pensionamento dell’INPS.

In particolare nel 2022 sono state liquidate:

  • 779.791 pensioni;
  • per assegni di vecchiaia, anticipati, invalidità e superstiti il calo è stato del 12,28 per cento rispetto al 2021;
  • per le sole pensioni anticipate la diminuzione è stata del 18,21 per cento (da 295.072 a 241.339).

Opzione Donna (prima della modifica) aveva fatto invece riscontrare un aumento consistente, + 15,4 per cento rispetto al 2021. Hanno avuto accesso alla misura 23.812 lavoratrici.

Aggiungiti al gruppo Telegram sulle pensioni e sulle notizie legate al mondo della previdenza. Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

Pensioni anticipate in calo: assegno medio in calo

Ma a quanto ammonta l’assegno medio per le pensioni che sono state concesse nel 2022? A 1.153 euro. Anche questo dato è in calo rispetto al 2021. E segue un andamento ormai stabile da qualche anno: gli importi sono sempre meno sostanziosi.

La diminuzione degli assegni pensionistici è legata quasi sempre al decrescere della parte che si calcola con il sistema retributivo (fino al 1996) rispetto al contributivo.

Proseguirà ancora nei prossimi anni, a meno che la riforma delle pensioni non sia capace di imporre una inversione. Ma al momento questa ipotesi non sembra probabile. Proprio per questo il governo ha avviato un discorso con le parti sociali per promuovere la pensione complementare (integrativa): un sistema per aumentare gli importi per chi andrà in pensione nel prossimo futuro.

Pensioni anticipate in calo: perché andrà peggio nel 2023

Il numero delle pensioni anticipate è destinato a scendere in modo molto consistente nel 2023. I motivi li abbiamo accennati: Quota 103 e la nuova Opzione Donna sono molto meno alla portata di prima. I vincoli sono tanti.

Per Quota 103 (62 anni e 41 di contribuzione) è anche previsto un tetto all’importo massimo: non potrà superare di 5 volte il minimo INPS.

Per Opzione Donna i limiti sono anche più stringenti. Fino al 2022 per accedere a questa misura erano indispensabili questi requisiti:

  • 58 anni di età (59 per le autonome);
  • 35 anni di contribuzione.

Ora il limite di età è stato spostato a 60 anni (con sconti per chi ha figli). Ma soprattutto l’accesso a Opzione Donna sarà possibile solo per alcune categorie di lavoratrici.

Pensioni anticipate in calo: Quota 103, tutti i limiti

Verifichiamo nel dettaglio quali sono i limiti che rendono Quota 103 molto meno alla portata di Quota 102 (e ovviamente Quota 100).

Abbiamo accennato ai requisiti, li ricordiamo:

  • 62 anni di età;
  • 41 di contribuzione.

Già quella dei contributi è una soglia importante. Oltretutto aspettando qualche altro mese è possibile accedere ad altre misure (già previste dalla Fornero) che hanno meno limiti e restrizioni (e sono economicamente più vantaggiose).

I requisiti per accedere a questa misura devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023.

C’è anche un limite economico: l’importo lordo maturato non dovrà essere superiore a 2.818,65 euro al mese (cinque volte il trattamento minimo, appunto).

I lavoratori che hanno maturato i requisiti per Quota 103 entro il 31 dicembre 2022, potranno sfruttare la finestra del primo aprile (lavoratori del settore privato) e del primo agosto (lavoratori del settore pubblico).

Il governo ha anche proposto delle misure per disincentivare le uscite con Quota 103: chi non approfitta della misura, pur avendone i requisiti, potrà ricevere in busta paga anche la retribuzione che oggi è a carico del lavoratore (9,19 per cento).

Nella foto un lavoratore che riflette sui limiti imposti dal governo per la pensione anticipata

Pensioni anticipate in calo: Opzione Donna

La nuova Opzione donna sarà raggiunta da circa 3mila lavoratrici.

Oltre ai requisiti che abbiamo ricordato (60 anni e 35 di contribuzione), il governo ha imposto un altro limite: la misura sarà accessibile solo a queste categorie di lavoratrici:

  • caregiver;
  • fragili;
  • licenziate o dipendenti di aziende che hanno aperto un tavolo di crisi.

Si tratta di misure così stringenti che il governo sta pensando di modificare di nuovo le modalità di accesso al trattamento.

Di certo in questo 2023, anche per i motivi che abbiamo elencato, ci si aspetta un ulteriore calo del numero dei lavoratori che utilizzeranno il pensionamento anticipato.

Quasi un paradosso: da anni si sostiene che sia invece necessaria una maggiore flessibilità in uscita.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie