Pensioni, la contribuzione figurativa per i caregiver. Come sapete i permessi retribuiti e il congedo straordinario prevedono la copertura pensionistica gratuita. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Vediamo in questo articolo come funzionano nel dettaglio e a cosa hanno diritto i lavoratori che usufruiscono di questi due benefici connessi alla Legge 104. Benefici, lo ribadiamo, che sono garantiti ai lavoratori che assistono familiari con disabilità grave (e certificata).
Come accennato sia i permessi retribuiti, sia il congedo straordinario (fino a due anni) consentono ai lavoratori di non perdere nei periodi di assenza la copertura per la pensione grazie ai contributi figurativi.
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Pensioni: permessi retribuiti
I permessi retribuiti (3 giorni al mese, spalmabili anche in ore), sono stati previsti dall’articolo 33, comma 3 della legge 104 del 1992, per consentire al familiare di un disabile in situazione di gravità di prestare la necessaria assistenza.
Beneficiari
Ne possono beneficiare nell’ordine:
- le persone con disabilità grave;
- i familiari della persona con disabilità grave (coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, genitori biologici o adottivi);
- i parenti o gli affini entro il secondo grado;
- in casi eccezionali viene estesa ai parenti al terzo grado se i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
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Il lavoratore con disabilità grave può beneficiare, alternativamente, di:
- 2 ore di permesso giornaliero;
- 3 giorni di permesso mensile (frazionabili anche in ore).
I genitori biologici, adottivi o affidatari della persona con disabilità grave possono ottenere dei permessi anche in relazione all’età del figlio. Se ha meno di 3 anni possono beneficiare alternativamente:
- di 2 ore di permesso giornaliero (se l’orario di lavoro è di 6 ore, se è meno è prevista un’ora di permesso retribuito);
- di 3 giorni di permesso mensile (frazionabili anche in ore);
- prolungamento del congedo parentale (con il prolungamento del congedo parentale si ha diritto a una indennità che è pari al 30% della retribuzione per l’intero periodo di congedo).
Se invece il figlio in condizioni di disabilità grave ha tra i 3 e i 12 anni:
- 3 giorni di permesso mensile (frazionabili anche in ore);
- prolungamento del congedo parentale.
E invece, il coniuge (o parte dell’unione civile o convivente di fatto), i parenti o gli affini di persone con disabilità grave e i genitori biologici, adottivi o affidatari di ragazzi con disabilità maggiori di 12 anni, possono usufruire;
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.
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Pensioni: quota integrativa
I giorni in cui si beneficia dei permessi retribuiti sono coperti (come dispone la legge numero 53 del 2000) da contributi figurativi che sono validi per determinare sia la misura sia il diritto alla pensione.
Per le singole giornate di assenza la contribuzione figurativa viene attribuita come quota integrativa, non va dunque a incidere sui contributi settimanali, ma esclusivamente sulla misura dell’assegno pensionistico.
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Ovvero, per semplificare: ai fini del diritto e della determinazione dell’importo pensionistico quei giorni di assenza risultano lavorati.
Pensioni: calcolo contributi permessi in ore
Cosa succede quando il permesso giornaliero viene suddiviso in ore? Come si calcola per la fruizione a ore la contribuzione figurativa?
Si prende come riferimento per il calcolo il 200% del valore massimo annuo dell’assegno sociale. Questa contribuzione figurativa può comunque essere integrata con il riscatto o con il versamento di una contribuzione volontaria.
Pensioni: congedo straordinario
Vediamo invece come funziona la contribuzione figurativa per il congedo straordinario (articolo 42, comma 5 del decreto legislativo numero 151 del 2001), che può essere concesse fruito per due anni, anche frazionati.
Hanno diritto al congedo straordinario:
- il coniuge convivente della persona con disabilità grave;
- i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
- il figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.
Pensioni: congedo e domanda
La domanda per beneficiare del congedo straordinario deve essere presentata all’Inps (modello cod. SR10) via internet sul portale dell’Istituto (o rivolgendosi a un patronato). Una copia deve essere consegnata anche al datore di lavoro. L’Istituto di previdenza dopo aver esaminato la domanda comunicherà l’esito.
Vediamo cos’altro prevede l’articolo 42:
- il lavoratore può fruire del congedo per un periodo massimo di due anni;
- chi usufruisce del congedo ha diritto a percepire un indennizzo, le voci fisse della retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro;
- l’importo dell’indennizzo non può superare una soglia annua, che viene rivalutata di anno in anno secondo gli indici Istat (49.663,88 euro, con l’ultimo aggiornamento);
- il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
- l’indennità è a carico dell’Inps, di solito viene anticipata dal datore di lavoro.

Pensioni: congedo, due benefici
Per i lavoratori che usufruiscono del congedo legge 104 per assistere un familiare con disabilità grave i benefici sono dunque di due tipi:
- l’indennità di congedo;
- la copertura figurativa.
Quella cifra, 49.663,88 euro, comprende sia l’indennità economica, sia l’accredito figurativo.
Per questo motivo l’indennità economica non può essere superiore a 37.341 euro, che equivalgono a 102,30 euro al giorno.
Pensioni: congedo, il calcolo
Quello che resta, 12.322,53 (37.341 x 33%, che è l’aliquota contributiva), è la somma che l’Inps versa per i periodi di fruizione del congedo straordinario.
L’aliquota del 33% può essere diversa con una gestione pensionistica diversa dall’Inps. Ma anche in questo caso per calcolare la contribuzione figurativa sarà necessario moltiplicare lo stipendio netto per l’aliquota e dividere il prodotto per 100).
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