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Pensioni per le Forze dell’Ordine: requisiti e novità 2022

Pensioni per le Forze dell'Ordine: quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata e alla pensione di vecchiaia? Ci sono novità per il 2022? Vediamolo insieme.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Pensioni per le Forze dell’Ordine: vediamo insieme i requisiti e quali sono le novità per il 2022 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Pensioni per le Forze dell’Ordine: novità nel 2022?

Per almeno un altro paio di anni, i requisiti per poter accedere alle pensioni per le Forze dell’Ordine non cambieranno. Lo ha comunicato l’INPS con la circolare numero 28 del 2022.

Di conseguenza, dal momento che gli aggiornamenti dei requisiti sono legati alle variazioni delle speranze di vita rilevate dall’Istat, anche per il biennio 2023-2024 tutto dovrebbe rimanere invariato.

Diversamente dai civili, le Forze dell’Ordine non sono state incluse nella riforma della Legge Fornero del 2011. Per loro si applicano requisiti diversi rispetto a quelli previsti attualmente per accedere alla pensione anticipata come alternativa alla pensione di vecchiaia.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere, quindi, quali sono i requisiti per le pensioni per le Forze dell’Ordine.

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Pensioni per le Forze dell’Ordine: requisiti pensione di vecchiaia

Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, le Forze dell’Ordine possono accedervi una volta raggiunti i 61 anni di età (ma non vale per tutti, come vedremo nell’elenco seguente) e maturati almeno 20 anni di contributi, come disciplinato dall’incremento della speranza di vita, che ha fatto scattare delle novità rispetto all’articolo 2, del decreto legislativo 165 del 1997 (limite di età aumentato di 12 mesi per tutte le categorie di cui sotto).

A 61 anni possono accedere alla pensione di vecchiaia:

  • Forze Armate: truppa, maresciallo, sergente, ufficiale, colonnello, generale di brigata;
  • Polizia di Stato e Penitenziaria: agente, ispettore, sovrintendente, vice questore aggiunto, commissario, primo dirigente;
  • Guardia di Finanza: truppa, maresciallo, sergente, ufficiale, colonnello;
  • Vigili del Fuoco: vigile, caporeparto.

A 62 anni di età tocca al generale di divisione delle Forze Armate, mentre a 64 anni possono andare in pensione:

  • Forze Armate: generale di corpo d’armata;
  • Polizia di Stato e Penitenziaria: dirigente superiore;
  • Guardia di finanza: generale di brigata.

Infine, a 66 anni possono accedere alla pensione di vecchiaia:

  • Polizia di Stato e Penitenziaria: dirigente generale;
  • Guardia di Finanza: generale di divisione e generale di corpo d’armata;
  • Vigili del Fuoco: direttore, primo dirigente, dirigente superiore e dirigente generale.

Inoltre, i Colonnelli del ruolo unico delle Armi dell’Esercito, del Corpo di stato maggiore della Marina militare e del ruolo naviganti normale dell’Aeronautica, possono essere collocati per 2 anni in “soprannumero agli organici del grado ed in eccedenza al numero massimo per essi previsto, rimanendo a disposizione dell’Amministrazione della difesa per l’impiego in incarichi prevalentemente di natura tecnico-amministrativa”, una volta compiuti 59 anni di età.

Ci sono, però, dei casi in cui il personale delle Forze dell’Ordine può accedere alla pensione di vecchiaia a 60, 61, 63 e 65 anni, come da decreto del 1997.

Questo avviene solo per chi, al raggiungimento dell’età ordinamentale, ha maturato anche il requisito dei 35 anni di contributi, previsto per la pensione anticipata. Ma è necessario che siano trascorsi i 12 mesi della finestra mobile.

Facciamo un esempio: se il dipendente della Polizia di Stato compie 60 anni a marzo 2022 e ha raggiunto 35 anni di contributi maturati a febbraio 2021, andrà in pensione ad aprile 2022, poiché la finestra mobile è già aperta.

Invece, se il dipendente compie 60 anni a marzo 2022 e ha raggiunto 35 anni di contributi a giugno 2021, andrà in pensione a giugno 2022, una volta trascorsi i 12 mesi di finestra mobile.

Infine, se il dipendente compie 60 anni a marzo 2022 e raggiungerà i 35 anni di contributi maturati nel 2023, andrà in pensione ad aprile 2023, un mese dopo il compimento dei 61 anni di età previsti per la pensione di vecchiaia.

Pensioni per le Forze dell’Ordine: requisiti pensione anticipata

Per quanto riguarda la pensione di anzianità, dal 1° gennaio 2019, in attesa di nuovi aggiornamenti, le Forze dell’Ordine possono accedere alla pensione anticipata rispettando almeno uno di questi requisiti:

  • almeno 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età;
  • 58 anni di età, con almeno 35 anni di contributi maturati;
  • 54 anni di età, se entro il 31 dicembre 2011 è stata raggiunta la massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%.

Alla maturazione dei requisiti per accedere alla pensione anticipata, per limiti di età, è prevista una finestra mobile di 12 mesi: in pratica, il primo assegno previdenziale viene erogato un anno dopo l’uscita dal lavoro.

Pensioni per le Forze dell'Ordine
Pensioni per le Forze dell’Ordine: quali sono i requisiti e le novità per il 2022?

Passano addirittura 15 mesi, nel caso in cui il dipendente delle Forze dell’Ordine va in pensione con 41 anni di contributi. I requisiti dovrebbero rimanere in vigore almeno fino al 31 dicembre 2024.

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