Ecco tutto quello che devi sapere in merito a permessi con Legge 104 e orari in smart working (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Permessi con Legge 104 e orari in smart working
Puoi fruire dei permessi con legge 104 e orari in smart working, quindi anche se lavori da casa.
Che i permessi previsti dalla Legge 104 possano essere fruiti anche in modalità smart working, è stato confermato dall’Ispettorato del Lavoro nella nota n. 7152 del 26 aprile 2021.
Questo chiarimento è stato fornito in risposta alle preoccupazioni sollevate dalla CGIL Funzione Pubblica riguardo all’ipotetica incompatibilità tra i permessi e il lavoro agile.
L’Ispettorato del Lavoro, nonostante alcune incertezze iniziali, ha quindi stabilito che i permessi possono essere concessi a ore, anche se il lavoro è svolto in modalità smart working.
Questo perché, sebbene il lavoro agile sia, per definizione, privo di vincoli di orario, è stata riconosciuta la possibilità di frazionare l’uso dei permessi quando il lavoratore ritiene che le sue esigenze personali non siano compatibili con l’organizzazione del lavoro in modalità agile.
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Chi ha diritto ai permessi della Legge 104
I permessi Legge 104 possono essere richiesti da diverse categorie di lavoratori e familiari chiamati ad assistere una persona disabile:
- disabili con contratto individuale di lavoro dipendente;
- genitori lavoratori dipendenti, compresi madre e/o padre biologici, adottivi o affidatari di figli disabili in situazione di gravità, anche se non conviventi;
- coniuge lavoratore dipendente;
- parenti o affini entro il II grado lavoratori dipendenti, come figli, nonni, nipoti, fratelli, suoceri, generi, nuore, cognati del soggetto disabile con cui convivono;
- parenti o affini entro il III grado lavoratori dipendenti.
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Chi non ha diritto ai permessi della Legge 104
Tuttavia, è importante notare che i permessi 104 non sono concessi a determinate categorie di lavoratori:
- lavoratori a domicilio;
- addetti ai lavori domestici e familiari;
- lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, né per sé stessi né in qualità di genitori o familiari;
- lavoratori parasubordinati.
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Cosa si ha diritto con i permessi della Legge 104
Quando si ottengono i permessi con la Legge 104, si hanno diritti specifici, tra cui:
- 3 giorni di riposo al mese, che possono essere anche frazionati in ore;
- in alternativa, riposi giornalieri di 1 o 2 ore (2 ore se lavori full time e 1 ora se sei part time);
- ai genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità minori di 3 anni, spettano ulteriori opzioni, come il prolungamento del congedo parentale con indennità e permessi orari retribuiti, in base all’orario giornaliero di lavoro.
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Calcolo dei permessi con Legge 104 e orari in smart working in caso di part-time
Il calcolo dei permessi varia a seconda del tipo di part-time:
- part-time orizzontale: in questo caso, i giorni di permesso sono comunque 3 e corrispondono alle ore contrattualmente previste. Ad esempio, se il part-time è di quattro ore al giorno, le tre giornate di permesso corrisponderanno all’orario lavorato contrattualmente;
- part-time verticale: quando l’attività lavorativa è limitata ad alcuni giorni del mese, il numero dei giorni di permesso spettanti viene ridimensionato in proporzione alle ore lavorate. Il risultato numerico viene arrotondato all’unità inferiore o superiore a seconda della frazione, fino allo 0,50 o superiore.
Ricapitolando: la Legge 104 offre una serie di permessi importanti per assistere i disabili, e questi possono essere fruiti anche in modalità smart working, se necessario.

FAQ sui permessi con Legge 104 e orari in smart working
Cos’è lo “smart working” per persone disabili?
Lo “smart working” per persone disabili è una modalità di lavoro flessibile che consente alle persone con disabilità di svolgere le proprie attività professionali da casa o da altri luoghi diversi dall’ufficio tradizionale. Questo approccio mira a rendere più accessibile il mondo del lavoro alle persone con disabilità, consentendo loro di conciliare le esigenze lavorative con quelle personali e di salute.
Quali sono i vantaggi dello “smart working” per persone disabili?
Lo “smart working” per persone disabili offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Flessibilità: le persone con disabilità possono organizzare il loro ambiente di lavoro in base alle loro esigenze specifiche, migliorando così la loro produttività.
- Riduzione delle barriere fisiche: elimina le barriere fisiche presenti negli uffici tradizionali, consentendo alle persone con disabilità di lavorare in un ambiente comodo e accessibile.
- Miglioramento della qualità della vita: lo “smart working” può contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, riducendo lo stress legato agli spostamenti e consentendo una maggiore flessibilità nell’organizzazione del tempo.
- Inclusione: promuove l’inclusione sul luogo di lavoro, permettendo a un numero più ampio di persone di partecipare attivamente al mondo del lavoro.
Come si può implementare lo “smart working” per persone disabili?
Per implementare con successo lo “smart working” per persone disabili, è possibile seguire questi passaggi:
- Valutazione delle esigenze: Identificare le esigenze specifiche delle persone con disabilità e fornire le risorse e le tecnologie necessarie per consentire loro di lavorare in modo efficace.
- Formazione: fornire formazione sulle tecnologie e gli strumenti necessari per svolgere il lavoro da remoto in modo efficiente.
- Comunicazione efficace: stabilire canali di comunicazione chiari e efficaci per garantire una buona collaborazione tra i membri del team, anche a distanza.
- Politiche aziendali inclusive: adottare politiche aziendali che promuovano l’inclusione e il supporto ai lavoratori con disabilità.
- Monitoraggio e adattamento: monitorare regolarmente l’efficacia dello “smart working” per persone disabili e apportare eventuali modifiche per migliorare il sistema.
Quali sono le sfide dello “smart working” per persone disabili?
Nonostante i numerosi vantaggi, lo “smart working” per persone disabili può presentare alcune sfide, tra cui:
- Accessibilità tecnologica: assicurarsi che le tecnologie utilizzate siano accessibili a tutte le persone con disabilità.
- Isolamento sociale: alcune persone potrebbero sentirsi isolate lavorando da remoto. È importante promuovere l’interazione sociale attraverso strumenti di comunicazione virtuale.
- Equilibrio tra vita professionale e privata: mantenere un equilibrio tra lavoro e vita personale può essere una sfida quando si lavora da casa. È importante stabilire limiti chiari.
- Sostenibilità a lungo termine: assicurarsi che lo “smart working” per persone disabili sia sostenibile a lungo termine e che si adatti alle mutevoli esigenze dei dipendenti.
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