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Permessi legge 104 per zia

Sono ammessi i permessi con Legge 104 per la zia? Scopriamolo in questo articolo.

di Alda Moleti

Novembre 2023

Oggi vedremo quando spettano i permessi con Legge 104 per la zia e in generale come funziona questa agevolazione per i disabili (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cosa sono i permessi retribuiti con Legge 104?

La Legge 104/92, che si occupa dell’assistenza, dell’integrazione sociale e della tutela dei diritti delle persone con disabilità, definisce la disabilità come una minorazione fisica, psichica o sensoriale che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa, e che può portare a svantaggio sociale o emarginazione.

Un aspetto importante di questa legge riguarda i permessi retribuiti dal lavoro. Le persone che rientrano sotto la tutela della Legge 104 hanno diritto a un certo numero di ore al mese di permesso. Questi permessi sono concessi per consentire la cura e l’assistenza della persona disabile, garantendo la sua integrazione sociale.

In questo articolo approfondiremo come funzionano i permessi retribuiti con la Legge 104, analizzando soprattutto quando possono essere richiesti per una zia disabile.

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L’articolo 3, comma 1 della Legge 104.

A chi spettano i permessi con la Legge 104?

La Legge 104/92, successivamente integrata con la Legge n. 183 del 4 novembre 2010, permette l’accesso ai permessi retribuiti dal lavoro a:

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Sono ammessi i permessi con Legge 104 per la zia

I permessi previsti dalla Legge 104 per la zia possono essere richiesti solamente se i familiari con priorità non sono in grado di assistere il parente disabile grave. In pratica, solo se tutti gli altri beneficiari che avrebbero diritto a tali permessi non sono in grado di fornire assistenza o sono impossibilitati a farlo.

Questo perché gli zii rientrano tra i parenti di terzo grado e la legge stabilisce un preciso ordine di priorità per la richiesta dei permessi, il quale è il seguente:

Se i parenti che rientrano in queste categorie non possono prendersi cura della zia disabile allora i nipoti, entro il terzo grado, possono richiedere i permessi retribuiti con la Legge 104. Allo stesso modo, se non ci sono parenti prossimi in grado di accudire un nipote la zia può usare i permessi retribuiti.

Quante ore di permesso spettano con la Legge 104?

I permessi retribuiti previsti dalla Legge 104, per chiunque ne abbia diritto anche una zia, possono essere utilizzati fino a un massimo di 3 giorni al mese o frazionati in ore, fino a un totale di 18 ore di utilizzo complessivo.

È consentito accumulare i permessi al fine di assistere più familiari con gravi disabilità. Alcuni criteri essenziali per ottenere il riconoscimento dei permessi comprendono la condizione che la persona con grave disabilità non sia ricoverata a tempo pieno.

Come ottenere i permessi con la Legge 104 per la zia

Il processo di certificazione dell’handicap per ottenere i benefici della Legge 104 prevede che il disabile si sottoponga a un esame effettuato da una commissione medica presso l’Azienda Sanitaria Locale (ASL). Questa commissione è composta da un medico curante, un operatore sociale, uno specialista e, a partire dal 2010, un medico dell’INPS.

Per ottenere il riconoscimento dell’handicap è necessario seguire una procedura in due fasi, che consiste nella compilazione di un certificato da parte del medico curante e nella presentazione di una domanda attraverso l’INPS.

È importante sottolineare che il riconoscimento dell’handicap è distinto dal riconoscimento dell’invalidità civile, ma entrambi possono essere richiesti simultaneamente. La certificazione dell’handicap mette in luce gli aspetti sociali della disabilità, mentre l’invalidità riguarda le difficoltà legate alle limitazioni fisiche, psicologiche, intellettive, visive o uditive nell’effettuare attività quotidiane.

Si possono richiedere i permessi se il lavoro è part-time?

La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 4069 del 20 febbraio 2018, ha stabilito che il diritto ai permessi mensili di tre giorni previsti dalla Legge n. 104/1992 non può essere ridotto in base all’orario di lavoro part-time del caregiver.

Nel caso specifico, una dipendente aveva presentato un reclamo al Tribunale poiché il suo datore di lavoro aveva limitato il numero di giorni di permesso mensili da tre a due, a causa del suo contratto di lavoro part-time verticale. Tuttavia, il Tribunale aveva già precedentemente riconosciuto il suo diritto a godere di tre giorni di permesso.

La Cassazione ha dato ragione alla dipendente, basandosi sul principio di non discriminazione nei confronti dei lavoratori part-time rispetto a quelli a tempo pieno.

FAQ: Domande frequenti sui permessi retribuiti con la Legge 104

Cosa si deve fare dopo aver ottenuto la Legge 104?

Dopo aver ottenuto il certificato medico attestante l’invalidità, è fondamentale inviare all’INPS le informazioni relative alla situazione economica e ai redditi personali. L’ente previdenziale esaminerà queste informazioni al fine di determinare se approvare o respingere le richieste di benefici e/o agevolazioni. È possibile presentare la richiesta attraverso la modalità online o attraverso l’assistenza fornita da CAF ed enti patronati.

Da quando decorrono i benefici della Legge 104?

permessi 104 iniziano a decorrere dal primo giorno del mese successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la richiesta. Il lavoratore dipendente riceverà una notifica scritta di conferma.

Anche un bambino con diabete può richiedere la Legge 104?

Certamente! Anche un bambino con diabete può richiedere l’applicazione della Legge 104. Questa legge, infatti, tutela le persone con disabilità, comprese quelle affette da condizioni mediche come il diabete, al fine di assicurare loro i diritti e le agevolazioni necessarie per vivere una vita serena e per affrontare gli ostacoli che possono incontrare nel percorso scolastico.

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