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Pignoramenti facili esclusi dalla manovra

I pignoramenti facili esclusi dalla manovra: sorprendente dietrofront del governo a poche ore dalla pubblicazione della bozza di manovra di Bilancio approvata dallo stesso esecutivo. Eliminata la norma che consente il blocco semplificato dei conti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo cosa è accaduto e quali sono le conseguenze.

di The Wam

Ottobre 2023

I pignoramenti facili sono stati esclusi dalla manovra del 2024. Il governo fa retromarcia a pochi giorni dalla pubblicazione della bozza della finanziaria, approvata dallo stesso esecutivo. Non ci sarà quindi, come ha dichiarato il ministro Salvini, «alcun accesso diretto ai conti correnti da parte dell’Agenzia delle entrate per recuperare le imposte non pagate». Ma vediamo cosa è successo e cosa dovrebbe accadere. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pignoramenti facili: cosa è cambiato

La manovra del 2024 ha previsto diverse novità, tra cui una molto discussa: il pignoramento facile dei conti correnti. Tuttavia, dopo la pubblicazione della bozza della finanziaria, il governo ha fatto marcia indietro. Vediamo i punti salienti di questa decisione.

La nuova denominazione della Manovra 2024

Nella nuova versione della Manovra 2024, il titolo dell’articolo che fa riferimenti alla facilità di accesso dell’Agenzia delle Entrate ai nostri conti correnti è stato cambiato in:

Cooperazione applicativa e informatica per l’accesso alle informazioni necessarie per il potenziamento dell’azione di recupero coattivo

Mentre la denominazione precedente era:

Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti

Questa modifica nel titolo rispecchia il cambiamento di direzione del governo riguardo ai pignoramenti.

Qui sotto puoi trovare la bozza completa della manovra d8i bilancio

Le modalità di recupero coattivo

Prima di avviare il recupero coattivo, l’agente della riscossione ha ora la possibilità di:

Questo per acquisire tutte le informazioni necessarie, da chiunque detenute.

Cosa è cambiato:

Sintetizziamo in tre punti cosa è cambiato:

  1. Denominazione: cambiamento del titolo della Manovra, che riflette un cambio di direzione in materia di pignoramenti.
  2. Modalità: prima di avviare il recupero coattivo, ora si privilegiano modalità telematiche e strumenti informatici.
  3. Accesso alle informazioni: l’agente della riscossione può ora acquisire informazioni da qualsiasi fonte, ampliando il raggio d’azione.

In sintesi, la manovra ha portato a un cambiamento significativo nella gestione dei pignoramenti. Se prima si puntava a un “pignoramento facile”, ora si è optato per un approccio più articolato e meno diretto, cercando di bilanciare le esigenze di chi deve recuperare un credito con i diritti dei debitori.

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Come funzionano ora pignoramenti: la situazione attuale

Dopo l’annuncio dell’esclusione dei pignoramenti facili dalla manovra, è emersa la necessità di comprendere come funzionano attualmente i pignoramenti in Italia. Di seguito, analizzeremo i principali aspetti legati a questo processo:

Limiti di importo per il pignoramento telematico

Nelle ultime versioni del testo proposto, era stato stabilito che il pignoramento telematico avrebbe avuto luogo solo per debiti superiori ai mille euro nei confronti del Fisco. Questo rappresentava un tentativo di proteggere i piccoli debitori da azioni troppo invasive.

Procedura di pignoramento attuale

La procedura di pignoramento, come è strutturata oggi, risale a regole introdotte nel 2006. Ecco i passaggi chiave:

  1. Verifica del debito: l’Agenzia delle Entrate Riscossione verifica l’esistenza di somme dovute dai debitori.
  2. Accesso all’archivio: se il debitore non salda il suo debito, l’agenzia può accedere all’Archivio dei rapporti bancari e finanziari del contribuente.
  3. Interazione con gli intermediari: una volta identificati gli intermediari bancari e finanziari che hanno rapporti con il debitore, l’agenzia può chiedere un elenco dei beni e delle somme dovute.
  4. Richiesta di pagamento: l’agenzia può quindi ordinare agli intermediari di versare le somme dovute dal debitore.

È importante sottolineare che la procedura di pignoramento, sebbene strutturata, può risultare lunga e complessa. Ad esempio, per ottenere l’elenco dei beni e delle somme dovute dai debitori, possono essere necessari oltre due mesi.

Cosa era previsto nella norma eliminata

La norma proposta in origine aveva l’obiettivo di semplificare e accelerare il processo di pignoramento. Ecco le principali caratteristiche:

  1. Accelerazione dei tempi: la norma avrebbe permesso all’Agenzia delle Entrate Riscossione di accelerare i tempi di recupero delle somme dovute.
  2. Semplificazione delle procedure: l’agente avrebbe potuto redigere e notificare un ordine di pagamento “telematicamente” al terzo debitore, senza dover attendere l’elenco dei beni.
  3. Accesso diretto ai conti correnti: l’Agenzia delle Entrate avrebbe avuto la possibilità di pignorare direttamente i conti correnti di chi aveva un debito non saldato con lo Stato.

Tuttavia, a seguito di discussioni all’interno dell’esecutivo, questa norma è stata eliminata. Un post sui social di Fratelli d’Italia ha elogiato la decisione, sottolineando come Giorgia Meloni abbia bloccato una norma considerata ingiusta.

Le critiche dell’opposizione

L’opposizione ha espresso preoccupazione e critica verso le decisioni prese dal governo sulla manovra, in particolare riguardo ai pignoramenti facili. Ecco alcune delle principali critiche:

In sintesi, l’opposizione ha sollevato dubbi sulla chiarezza, sulla coerenza e sulla gestione della manovra da parte del governo.

Pignoramenti facili esclusi dalla manovra
Nell’immagine un uomo mostra un fascicolo con tasse non pagate, sorride dopo l’eliminazione della norma che prevedeva i pignoramenti facili del conto corrente.

FAQ (domande e risposte)

Cosa esclude la manovra del 2024 riguardo i pignoramenti?

La manovra del 2024 esclude i pignoramenti facili. Questa decisione è stata presa dal governo a pochi giorni dalla pubblicazione della bozza della finanziaria. Di conseguenza, non ci sarà alcun accesso diretto ai conti correnti da parte dell’Agenzia delle entrate per recuperare le imposte non pagate, come dichiarato dal ministro Salvini.

La bozza della finanziaria 2024 prevedeva pignoramenti facili?

Sì, la bozza della finanziaria 2024 prevedeva pignoramenti facili. Tuttavia, il governo ha fatto retromarcia su questa decisione poco dopo la sua pubblicazione.

Qual era la denominazione precedente della Manovra 2024?

La denominazione precedente della Manovra 2024 era “Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”.

Cosa comportava il pignoramento telematico secondo la misura modificata?

Nelle scorse ore prima della decisione finale, la misura aveva subito delle modifiche in cui il pignoramento telematico sarebbe scattato solo per debiti con il Fisco superiori ai mille euro. Tuttavia, con le ultime modifiche, il pignoramento telematico sparirà del tutto.

Cosa prevedeva la norma eliminata sui pignoramenti?

La norma eliminata avrebbe consentito all’Agenzia delle Entrate Riscossione di accelerare i tempi e semplificare le procedure di pignoramento. L’agente avrebbe potuto, senza attendere l’elenco dei beni del debitore, redigere e notificare telematicamente un ordine di pagamento al terzo. Questa norma avrebbe concesso all’Agenzia delle Entrate la possibilità di pignorare direttamente i conti correnti di chi aveva un debito non saldato con lo Stato. Tuttavia, questa norma è stata eliminata a seguito delle decisioni prese.

Quali sono state le critiche dell’opposizione sulla manovra?

L’opposizione ha criticato fortemente il governo per la sua retromarcia sui pignoramenti. Essa ha evidenziato le dichiarazioni contrastanti tra vari membri del governo, in particolare tra Salvini e Tajani, riguardo allo stato del testo della manovra. L’approccio del governo è stato paragonato a una “commedia” con risvolti comici, e l’opposizione ha sottolineato la percezione di disorganizzazione e mancanza di coerenza nelle decisioni prese.

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