In questo articolo vediamo insieme come funziona e come evitare il pignoramento dell’assegno circolare (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cos’è il pignoramento?
Con il pignoramento, il creditore avvia la procedura esecutiva che porta all’esproprio dei beni del debitore, per soddisfare le sue esigenze.
Il pignoramento è l’avviso al debitore di non utilizzare alcuni suoi beni, perché questi sono destinati a coprire il credito vantato dal creditore.
In pratica, l’ufficiale giudiziario intima al debitore di astenersi dal compiere atti diretti alla sottrazione della garanzia del credito dei beni sottoposti all’espropriazione.
Ad esempio, se vantassi un credito di 10.000 euro nei confronti di una persona, potrei sottoporre a pignoramento la sua autovettura, per chiederne la vendita oppure l’assegnazione diretta, qualora pensassi che il valore del veicolo possa coprire il credito vantato.
Il pignoramento vieta al debitore di disporre dell’autovettura, in quanto questa è destinata all’estinzione dell’obbligazione.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Pignoramento dell’assegno circolare: di cosa parliamo?
Ma oltre a beni e proprietà, posso pignorare anche un assegno circolare? La risposta è affermativa.
L’assegno circolare rappresenta un metodo di pagamento molto sicuro, in quanto la banca emette il titolo di credito soltanto se il richiedente ha la disponibilità economica necessaria per consentire al prenditore (beneficiario dell’assegno) di riscuoterlo.
La banca non potrà mai emettere un assegno circolare scoperto, come invece avviene per un normale assegno bancario.
Cos’è un assegno circolare?
In un assegno circolare compaiono tre soggetti:
- il richiedente (cliente della banca), il quale ordina all’istituto di credito l’emissione di un assegno circolare prendendo soldi dal proprio conto corrente;
- la banca, che emette l’assegno circolare su ordine del cliente e si impegna a pagare a vista (al momento della presentazione) a favore del beneficiario;
- il prenditore (beneficiario dell’assegno) che dovrà incassare l’assegno.
Essendo la banca garante del pagamento, chi riceve un assegno circolare ha la certezza di incassare l’importo indicato nel titolo.
Assegno circolare per evitare il pignoramento del conto corrente: è possibile?
Oltre a essere uno strumento efficace di pagamento, l’assegno circolare potrebbe servire al debitore a evitare il pignoramento del conto corrente, che rientra nelle formule di pignoramento presso terzi, con il quale, il creditore impone alla banca di mettere da parte le somme che costituiscono il debito, togliendole dalla disposizione del debitore.
Non sono pochi i debitori che utilizzano l’assegno circolare per evitare al creditore di aggredire il proprio conto corrente.
Funziona così: il debitore ordina alla propria banca di emettere un assegno circolare, dell’importo pari al denaro giacente sul conto corrente, ma che non verrà mai riscosso dal beneficiario.
Il debitore toglie i soldi dal conto corrente, conserva l’assegno e, infine, lo reclama per acquisire nuovamente il denaro. La banca è obbligata a rilasciare l’assegno, perché c’è copertura ed è sicura che sussistano le somme per pagarlo.
Assegno circolare per evitare il pignoramento del conto corrente: quando è reato?
Ma utilizzare l’assegno circolare per evitare il pignoramento del conto corrente, potrebbe causare al debitore problemi con la legge, oltre alla possibilità di non riuscire, comunque, a impedire l’esecuzione forzata.
Il creditore potrebbe comunque venire a sapere dell’operazione posta in essere e del nome del beneficiario dell’assegno circolare. Inoltre, mentire all’ufficiale giudiziario è comunque un reato.
Quando l’ufficiale giudiziario non individua oggetti da pignorare o se gli stessi oggetti hanno un valore inferiore rispetto a quello vantato dal creditore, potrà chiedere al debitore di comunicargli eventuali ulteriori redditi o beni sui quali estendere il pignoramento.
Il debitore è obbligato a dichiarare il vero, dunque dovrà “denunciare” l’assegno circolare emesso dalla sua banca, altrimenti si configurerebbe un reato penale, punibile con la reclusione fino a un anno di carcere o una multa fino a 516 euro.

Faq sul pignoramento
Quanto tempo passa tra il decreto ingiuntivo e il pignoramento?
Il tempo specifico può variare, ma in generale, una volta emesso il decreto ingiuntivo, il creditore ha 60 giorni per notificarlo al debitore. Dopo la notifica, il debitore ha 40 giorni per adempiere all’obbligo o presentare opposizione. Se il debitore non agisce entro questo periodo e non c’è opposizione, il creditore può avviare procedure di esecuzione forzata, come il pignoramento. Pertanto, il lasso di tempo tra l’emissione di un decreto ingiuntivo e l’avvio di procedure come il pignoramento potrebbe essere di almeno 100 giorni (60 giorni per la notifica + 40 giorni per l’opposizione), a meno che non siano in atto altre circostanze legali.
Cosa si rischia con il decreto ingiuntivo?
Il decreto ingiuntivo è uno strumento legale attraverso il quale un giudice può ordinare a una persona di adempiere alle pretese legittime di un creditore. Ciò può riguardare il pagamento di un debito o la consegna di beni specifici, come documenti. Se un debitore riceve un decreto ingiuntivo e non agisce in conformità, rischia l’esecuzione forzata. Questo significa che potrebbero essere intraprese azioni legali per recuperare ciò che gli è dovuto, come il pignoramento di beni.
Posso impedire il pignoramento del mio conto corrente?
È possibile evitare il pignoramento del conto corrente attraverso diverse opzioni. Ad esempio, il pagamento del debito in modo tempestivo, la negoziazione con il creditore per un piano di pagamento rateale, la ricerca di assistenza da un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni.
Cosa succede se il mio conto corrente è vuoto durante una procedura di pignoramento?
Se il conto corrente è vuoto, non ci saranno conseguenze dirette legate al pignoramento. Tuttavia, è importante affrontare la situazione debitoria e cercare soluzioni per gestire il debito in modo adeguato.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su mutui, prestiti e risparmio personale: