Pignoramento, chi paga le spese legali?

Chi paga le spese legali per il pignoramento? Vediamo insieme cosa dice la normativa, nel dettaglio.

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Chi paga le spese legali per il pignoramento? Scopriamo cosa dice la legge (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Chi paga le spese legali per il pignoramento?

Chi paga le spese legali per il pignoramento? Il Codice di procedura civile (art.95) stabilisce che in caso di pignoramento dei beni a pagare le spese legali debba essere il debitore, tuttavia le cose non sono così semplici.

Ad anticipare infatti le spese legali è il creditore, che le paga la somma e poi gli viene restituita dal debitore quando si chiude la procedura, se però il pignoramento ha esito positivo. Ovvero, se ci sono beni pignorabili per recuperare gli importi.

Nel caso in cui il pignoramento abbia esito negativo, cioè non ci siano beni pignorabili, il procedimento si considera estinto e le spese legali si considerano in via definitiva a carico del creditore.

Non sarebbe infatti possibile recuperare dal debitore la somma in alcun modo, visto che il pignoramento, che è l’azione ultima di recupero crediti, è già in corso.

Il creditore deve pagare le spese legali anche se, dopo aver presentato istanza di pignoramento, il tribunale delibera che questo non è legittimo.

Ancora, nel caso in cui debitore e creditore richiedano insieme l’estinzione del procedimento, perché ad esempio hanno trovato un accordo tra le parti, le spese possono essere a carico del creditore, tutte o in parte, solo se entrambi sono d’accordo.

Una sentenza della Cassazione (Sentenza n. 19638 del 18-09-2014, Sez. 3) stabilisce invece che se il procedimento esecutivo viene dichiarato estinto, perché è solo il creditore a richiederlo, ad esempio dopo che si è trovato un accordo tra le parti, le spese cono a carico del debitore.

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Chi paga le spese legali per il pignoramento: come si avvia il procedimento?

Il pignoramento è un’azione di esproprio dei beni che viene avviata quando un creditore vuole recuperare una somma da un debitore, quindi i beni del debitore sono espropriati al fine di saldare i debiti.

Prima di vedere quanto costa avviare un procedimento legale per richiedere il pignoramento dei beni, riepiloghiamo cosa serve per presentare istanza. Chiarendo che per avviare un’azione esecutiva di pignoramento è necessario rivolgersi ad un avvocato, perché dovrà produrre la documentazione.

Per intraprendere un’azione di pignoramento il creditore deve presentare un’apposita istanza all’ufficiale giudiziario. Per farlo deve prima di tutto essere in grado di dimostrare la sua posizione con un titolo esecutivo.

Si tratta di un documento che deve produrre l’avvocato e per averlo è necessario essere in possesso di una sentenza, di una cambiale, di un assegno, un decreto ingiuntivo, insomma un documento che dimostri che il debitore gli deve realmente qualcosa.

Poi, è necessario redigere l’atto di precetto e notificarlo al debitore. L’atto di precetto è la notifica ultima con cui si avvisa il debitore che si sta per avviare il procedimento di pignoramento e gli si concedono 10 giorni per saldare il debito.

Dopo questi 10 giorni può essere avviato il procedimento di pignoramento vero e proprio e, se ha esito positivo, l’ufficiale giudiziario disporrà della vendita o dell’assegnazione dei beni del debitore al creditore.

Altre informazioni utili nei nostri articoli su come evitare l’esecuzione forzata e come ritardare un pignoramento.

Chi paga le spese legali per il pignoramento: quanto costa?

Chi paga le spese legali per il pignoramento? I costi delle spese legali per l’azione di pignoramento variano in base all’ammontare del debito, alla parcella dell’avvocato e al tipo di pignoramento di cui si tratta.

Esistono infatti 3 tipi di procedimenti, che hanno costi diversi:

  • Pignoramento mobiliare – si espropriano i beni mobili del debitore, ad esempio la macchina. Le spese legali per il pignoramento dei beni mobili sono inferiori a quelle per il pignoramento presso terzi, ma sotto certi aspetti questo è rischioso. Poiché il recupero del credito si basa solo su quanti beni sono intestati al debitore e quanti materialmente ne trova in casa l’ufficiale giudiziario.
  • Pignoramento presso terzi – è il pignoramento di somme di denaro, ad esempio dal conto corrente o dallo stipendio. In genere, questo procedimento legale è più costoso, ma più efficace visto che si prelevano direttamente le somme e quindi ha tempi più brevi.

Chi paga le spese legali per il pignoramento: esempio di calcolo dei costi?

Le spese legali per avviare la procedura di pignoramento dei beni, come abbiamo detto, variano negli importi e sono difficili da calcolare con esattezza. Abbiamo provato a fare una stima, basata sulle Tabelle delle Note Spese pubblicate dall’Ordine degli avvocati di Milano.

Partiamo dai costi, da considerarsi del tutto orientativi perché calcolati sul compenso professionale medio, per il pignoramento presso terzi. Per recuperare un credito, del valore compreso tra i 2.500 e i 5.250 euro, le spese legali sono di circa di 1.114,08 euro. Così ripartiti:

  • Notifica Pignoramento – 50,00 euro;
  • Contributo Unificato – 139,00 euro;
  • Copie autentiche – 23,08 euro;
  • Notifica copia autentiche – 20,00 euro;
  • Marca –(art. 30 DPR 115/2002) – 27,00 euro;
  • Compensi professionali – 855,00 euro.

A questa stima deve comunque essere aggiunto il 15% di spese generali.

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Chi paga le spese legali per il pignoramento: la tabella delle spese dei compensi degli avvocati.

Diamo ora uno sguardo al procedimento di pignoramento mobiliare, sempre calcolato in via orientativa sulla tabella del compenso professionale medio.

In questo caso, il recupero di un credito dello stesso valore ha un costo medio per le spese legali è di 525 euro. Mentre il compenso professionale medio per le esecuzioni immobiliari è di 715 euro. A questi importi va sempre a sommarsi il 15% di spese generali.

Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

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