Pignoramento conto corrente in rosso: come evitarlo

È possibile il pignoramento del conto corrente in rosso? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

5' di lettura

Pignoramento del conto corrente in rosso, quando è possibile? (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Pignoramento del conto corrente in rosso: quando si avvia il procedimento?

Il pignoramento del conto corrente rientra nel procedimento di pignoramento presso terzi. Ovvero, si tratta di un procedimento legale che un creditore (tramite un avvocato) avvia nei confronti di un debitore, chiedendo che, al fine di recuperare il debito, siano espropriate delle somme sul conto corrente.

Il pignoramento presso terzi è disciplinato dal Codice di procedura civile (Libro III, Titolo II, Capo III, Sezione I, art. 543 e ss.).

Tuttavia, dobbiamo fare una distinzione perché nel pignoramento presso terzi è previsto non solo che si possano pignorare le somme sul conto corrente, ma anche che siano pignorabili stipendio, pensione ed eventuali sussidi come l’indennità di disoccupazione.

Nel caso dei lavoratori dipendenti e pensionati, soprattutto pubblici, si scegli in genere il pignoramento di stipendio o pensione. In questa casistica una parte della somma viene sottratta in automatico dallo stipendio o dalla pensione e il debitore riceve un importo decurtato proprio per via dei debiti.

Nel caso di aziende, Partite Iva e più in generale di lavoratori autonomi, che non hanno una busta paga, poiché non è possibile pignorare lo stipendio, più di frequente si ricorre al pignoramento del conto corrente.

A questo punto sorge spontanea una domanda: è possibile il pignoramento del conto corrente in rosso? Nei paragrafi seguenti cercheremo proprio di rispondere a questo quesito.

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Quando è possibile il pignoramento del conto corrente in rosso?

Apriamo con la fatidica domanda ovvero, quando è possibile il pignoramento del conto corrente in rosso?

La risposta a questa domanda è: mai! Non si può pignorare un conto corrente in rosso, perché in questo caso dovrebbe risponderne la banca e questo non è possibile.

Di conseguenza se un conto corrente è in rosso questo non è pignorabile, poiché non ci sono soldi sopra del debitore da espropriare.

Pignoramento del conto corrente in rosso: è possibile se il conto ha un fido?

Alcuni conti correnti hanno un fido, anche detto “scoperto”, cioè una somma variabile che la banca anticipa al titolare.

In genere i conti con carta di credito hanno sempre uno scoperto, che consiste in un importo da utilizzare, anche se i soldi non sono presenti materialmente sul conto, poiché vengono anticipati dalla banca.

Anche in questo caso la situazione non cambia: non si possono pignorare conti in rosso, nemmeno se hanno un fido. Ovvero, può essere espropriata solo una somma che materialmente è depositata in banca e che appartiene al debitore, a prescindere dallo scoperto.

Per fare un esempio pratico, immaginiamo un conto corrente con un fido di 10.000 euro, ma in rosso, dove resta uno scoperto di soli 9.000 euro.

Ovvero, il titolare di conto ha usato già di 1.000 euro di fido a disposizione e gli restano altri 9.000 euro da usare: questo conto corrente nello specifico non è pignorabile, poiché non ci sono soldi del titolare sopra, ma solo somme della banca.

Stessa cosa se il nostro titolare di conto corrente, con un fido da 10.000 euro, non usa neanche un centesimo del fido a sua disposizione, ma ha un saldo pari a zero, cioè sul conto non c’è nemmeno un centesimo di sua proprietà.

Anche in questa casistica in fatti si tratta di un conto non pignorabile, poiché lo ripetiamo le uniche somme pignorabili sono quelle di proprietà del debitore. Il fido è un credito che la banca fa a quest’ultimo e in quanto tale non è pignorabile.

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Pignoramento del conto corrente in rosso. In foto il Codice di procedura civile.

Pignoramento del conto corrente in rosso e fido non pagato: quali sono le conseguenze?

Se il pignoramento di un conto corrente in rosso con un fido non è possibile, ricordiamo però che anche chi ha un fido non pagato rischia.

Con il fido, la banca anticipa una somma ad un conto correntista, ma questo ha dei tempi per restituirla, cioè per versare sul conto corrente la somma di cui la banca gli ha fatto credito.

Quando non si paga in tempo, la prima cosa che fa la banca è applicare degli interessi percentuali in base ai giorni di ritardo nel pagamento. Se poi la situazione si protrae le conseguenze sono più serie e in questa casistica di fatto si diviene debitori di un creditore, che è la banca.

La banca può anche avviare un procedimento di pignoramento, che non coinvolga i conti in rosso, ma altri beni del debitore da quelli immobili agli investimenti.

Ricordiamo che in genere l’impossibilità di saldare il debito, anche di un fido non pagato per molto tempo, fa sì che il debitore sia iscritto nel registro dei cattivi pagatori (CRIF) con molte conseguenze negative.

Non solo il fido viene revocato e sarà impossibile ottenere un conto corrente con uno scoperto, ma si avranno anche molteplici problemi nel richiedere qualsiasi tipo di finanziamento o mutuo.

Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

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