Pignoramento conto corrente: impossibile sotto questa cifra

Scopri sotto quale cifra il pignoramento conto corrente diventa impossibile.

4' di lettura

Il pignoramento conto corrente al di sotto di una certa cifra non può essere effettuato, scopriamo insieme qual è. Scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito.

Pignoramento conto corrente: cosa sono?

Il conto corrente è un prodotto finanziario concesso dalle banche che viene utilizzato per depositare denaro, accreditare lo stipendio e la pensione ed effettuare bonifici tramite l’Iban.

A seconda del tipo di contratto, il conto corrente può dare diritto ad avere un blocchetto degli assegni o una carta di debito/credito.

Nel frattempo scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

Il conto corrente può avere dei costi di gestione variabili e può anche permettere di andare in rosso, anche se non è mai consigliabile farlo.

Il pignoramento, invece, è un atto giudiziario che si effettua tramite l’espropriazione forzata di uno o più beni.

Questi beni possono essere sia mobili che immobili. A tal proposito, sappi che è pignorabile anche la prima casa.

Il pignoramento può avvenire in tre modi:

  • pignoramento diretto, cioè quando il bene viene trasferito direttamente dal debitore al creditore;
  • pignoramento indiretto, cioè quando un tribunale mette all’asta uno o più beni del creditore e poi trasferisce il ricavato della vendita al creditore;
  • pignoramento presso terzi, cioè quando si effettua il pignoramento del conto corrente o di parte dello stipendio.

Proprio su quest’ultimo caso, il pignoramento conto corrente ha dei limiti: se il conto è al di sotto di una certa cifra risulta impignorabile, vediamo qual è.

Prima di andare avanti scopri come evitare il pignoramento dell’auto o quello della casa. Leggi anche l’ultima ipotesi del governo su una sanatoria per le cartelle esattoriali.

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Pignoramento conto corrente: qual è la cifra limite?

Ci sono due tipi di casi da prendere in considerazione, vediamoli insieme.

Pignoramento conto corrente: minimo vitale per dipendenti e pensionati

Se un debitore è un dipendente con stipendio o un pensionato, il sequestro e conseguente pignoramento del conto corrente ha dei limiti.

Prima di tutto c’è da fare una premessa: il limite è valido se sul conto viene accreditato solo lo stipendio o la pensione, se ci sono altri tipi di accreditamento, come il canone di una locazione a esempio, la cifra pignorabile cambia, aumentando.

Se, invece, sul conto corrente c’è solo lo stipendio o la pensione, si attua il pignoramento conto corrente tenendo conto del minimo vitale.

Questa cifra è valutata di anno in anno perché fa riferimento all’assegno sociale.

Per il 2022 la cifra dell’assegno è pari a 460,42 euro, quindi la cifra minima vitale è di 1.381,26 euro perché il minimo vitale è pari all’assegno sociale moltiplicato x3.

Se sul conto c’è una somma di denaro pari o inferiore, il conto è impignorabile.

Viceversa, se c’è un’eccedenza, è pignorabile.

Esempio: sul conto corrente ci sono 1.000 euro. Il minimo vitale del 2022 è di 1.381,26 euro. Questo rende il conto non sequestrabile.

Se, invece, sul conto ci sono 2.000 euro, si attua la seguente sottrazione:

2.000 – 1.381,26 = 618,74

La cifra che risulta, in questo caso 618,74 euro, è la somma di denaro che verrà pignorata.

Pignoramento conto corrente: cosa succede a imprenditorie liberi professionisti?

Quello descritto poco fa è il caso del pignoramento conto corrente per dipendenti e pensionati. Ma cosa accade per chi ha una Partita Iva?

In questo caso la Cassazione ha dichiarato che si deve tener conto del minimo vitale, ma con un diverso approccio.

Prima di tutto toccherà all’imprenditore o libero professionista dimostrare che quel denaro presente sul conto è l’unica fonte di sostentamento.

Dimostrato ciò, sarà il giudice del tribunale incaricato a chiarire quale sarà la cifra minima vitale impignorabile.

Questo vuol dire che la somma cambia caso per caso.

Prima di chiudere, sappi che esistono dei conti corrente non pignorabili.

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