Nell’articolo di oggi vedremo cos’è il pignoramento diretto presso terzi e in cosa è diverso dal pignoramento ordinario (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Che cos’è il pignoramento diretto?
Si definisce un “pignoramento diretto” un procedimento di pignoramento presso terzi (conto corrente, stipendio, pensione, ecc.) se avviato dall’Agenzia delle Entrate, ad esempio per riscuotere delle cartelle esattoriali non pagate.
Ci sono vari tipi di pignoramento presso terzi, ad esempio: il pignoramento del conto corrente, in cui il “terzo” è la banca che gestisce il conto; il pignoramento dello stipendio o della pensione, dove il “terzo” è rappresentato dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza.
Nel caso del pignoramento dello stipendio o della pensione, le somme vengono espropriate prima di essere pagate al debitore e vengono direttamente trattenute alla fonte dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza. Nel pignoramento del conto corrente invece le somme vengono prelevate direttamente dalla banca.
Un pignoramento presso terzi avviato da parte dell’Agenzia delle Entrate, di qualsiasi tipo, è sempre un pignoramento diretto. Ovvero, un procedimento notevolmente più rapido rispetto alle controversie tra privati, poiché è possibile procedere senza la necessità di ottenere l’autorizzazione del Giudice dell’esecuzione.
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Come funziona il pignoramento diretto presso terzi
Nel dettaglio, la normativa (Legge n. 225/2016) stabilisce che l’Agenzia delle Entrate può richiedere direttamente a terzi, come banche o datori di lavoro, di versarle somme di proprietà del debitore, anziché al debitore stesso. Questo avviene quando il debitore ha un debito con il Fisco e la procedura è semplificata, perché non coinvolge il tribunale.
In pratica, anziché citare il terzo in tribunale, l’Agenzia emette un ordine perché questo terzo paghi direttamente l’importo dovuto entro un certo periodo di tempo, generalmente 60 giorni. Ad esempio, può chiedere alla banca di trasferirle parte del denaro che il debitore ha in un conto aperto o al datore di lavoro di versarle parte del futuro stipendio del debitore.
Se il terzo non rispetta l’ordine di pagamento, allora si passa a una fase giudiziale che coinvolge il tribunale. Tuttavia, non sono previste sanzioni per il terzo in caso di mancato pagamento.
In sintesi, questa procedura offre un modo più rapido ed efficace per recuperare i soldi che un debitore deve al Fisco, senza dover passare attraverso un lungo processo giudiziario come nel caso di pignoramento ordinario.
Quali sono i limiti in un pignoramento diretto del Fisco?
Come abbiamo già chiarito, un pignoramento diretto è tale se il creditore è il Fisco, perché può attuare una procedura più rapida rispetto a un privato.
Ad ogni modo, l’Agenzia delle Entrate non può pignorare liberamente conto corrente, stipendio o pensione perché esistono delle somme impignorabili.
Si tratta di somme minime che non possono mai essere pignorate, ma con limiti diversi se si tratta di conto corrente, stipendio o pensione o di un debitore privato o del Fisco.
Limiti di pignoramento diretto del conto corrente
Sia che si tratti di un pignoramento diretto del Fisco sia di un pignoramento ordinario dove il debitore è un privato, la legge stabilisce una somma minima che non può mai essere pignorata dal conto corrente.
Nello specifico, un importo uguale a tre volte quello dell’assegno sociale non può essere oggetto di pignoramento dal saldo del conto corrente.
Per il 2023, l’assegno sociale ammonta a 503,27 euro, quindi la somma impignorabile è pari di 1.509,81 euro. Qualsiasi importo superiore a questa cifra può essere soggetto a pignoramento in caso di procedura di esecuzione forzata.
Se però il creditore è l’Agenzia delle Entrate e sul conto sono presenti somme a titolo di stipendio o salario, il Fisco non è autorizzato a pignorare l’ultimo stipendio, che resta sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore.
Limiti di pignoramento diretto dello stipendio
Nel caso in cui il pignoramento coinvolga stipendi, salari o altre indennità derivanti da un rapporto di lavoro o impiego, ci sono dei limiti stabiliti (DPR 602/1973, art. 72-ter) per l’agente della riscossione, che può pignorare solo:
- 1/10 se l’importo dello stipendio non supera i 2.500 euro;
- 1/7 se l’importo dello stipendio non supera i 5.000 euro;
- 1/5 se l’importo dello stipendio è superiore ai 5.000 euro.

Limiti di pignoramento diretto della pensione
Infine, ci sono limiti diversi se il pignoramento avviene sulla pensione. Sia nel caso in cui il pignoramento della pensione derivi da una controversia tra privati sia se il creditore è il Fisco, la legge stabilisce una somma minima che non può essere soggetta a pignoramento.
La somma non pignorabile dall’assegno pensionistico è uguale al doppio dell’importo dell’assegno sociale, che nel 2023 ammonta a 503,27 euro. Quindi, per l’anno 2023, la somma intoccabile all’interno della pensione è fissata a 1.006,54 euro.
Se poi si tratta di un pignoramento diretto dell’Agenzia delle Entrate, questa potrà pignorare la parte della pensione che eccede i 1.006,54 euro, solo in questa misura:
- 1/10 se l’importo della pensione non supera i 2.500 euro;
- 1/7 se l’importo della pensione non supera i 5.000 euro;
- 1/5 se l’importo della pensione è superiore ai 5.000 euro.
FAQ: Domande frequenti sul pignoramento presso terzi
Posso impedire il pignoramento presso terzi?
È possibile evitare il pignoramento attraverso diverse opzioni. Ad esempio, il pagamento del debito in modo tempestivo, la negoziazione con il creditore per un piano di pagamento rateale, la ricerca di assistenza da un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni.
Posso avviare un procedimento di pignoramente presso terzi se il debitore è all’estero?
Se il tuo debitore si trova all’estero, potresti chiederti se è possibile effettuare un pignoramento presso terzi per recuperare il tuo credito. La competenza del pignoramento presso terzi per debitori esteri dipende principalmente dalle convenzioni internazionali e dagli accordi bilaterali tra i paesi coinvolti.
Il procedimento di pignoramento presso terzi si applica agli enti pubblici?
Il pignoramento presso terzi, ad esempio di stipendio e pensione, può essere applicato anche se il datore di lavoro o l’ente pensionistico sono rappresentati da enti pubblici.
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