Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Gestione del Debito » Pignoramento » Servizi Finanziari / Pignoramento per crediti alimentari

Pignoramento per crediti alimentari

La guida completa al pignoramento per crediti alimentari: come funziona e quali sono i limiti.

di Alda Moleti

Settembre 2023

Nell’articolo di oggi vedremo come funziona il pignoramento per crediti alimentari e quali sono i limiti (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Che cos’è il pignoramento presso terzi?

Il pignoramento presso terzi è una procedura legale che consente a un creditore di recuperare somme dovute da un debitore attraverso l’esproprio di denaro di quest’ultimo detenuto però da terze parti. Queste somme possono includere crediti alimentari, stipendi, conti bancari, pensione, ecc.

La procedura è utilizzata quando il debitore non ha pagato il proprio debito e il creditore ha ottenuto un titolo esecutivo, che conferma l’obbligo del debitore di pagare. Anche in caso di credi alimentari, come un assegno di mantenimento non pagato, è possibile recuperare la somma dovuta attraverso un pignoramento.

Il creditore può infatti richiedere al tribunale competente di emettere un atto di pignoramento presso terzi, che è un ordine giudiziario che impone al terzo (spesso una banca, un datore di lavoro o una persona che deve dei soldi al debitore) di trasferire i beni o i crediti del debitore direttamente al creditore per soddisfare il debito.

Esistono vari tipi di pignoramento presso terzi. Nel pignoramento del conto corrente, il “terzo” è la banca che gestisce il conto.

Nel caso di pignoramento di stipendio o pensione il “terzo” è rappresentato invece dal datore di lavoro o l’ente di previdenza. Le somme vengono espropriate prima di essere versate al debitore e prelevate direttamente dal datore di lavoro o l’ente di previdenza.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Pignoramento e crediti alimentari

Cosa sono i crediti alimentari?

I crediti alimentari altro non sono che gli “alimenti“, cioè i pagamenti dell’assegno di mantenimento che devono essere effettuati a un ex coniuge o ai figli per garantirne il sostentamento.

Questi obblighi finanziari sono di solito concordati all’interno di un accordo di separazione consensuale o determinati da un giudice quando i coniugi non riescono a raggiungere un accordo.

I limiti di pignoramento dei crediti alimentari

L’articolo 545 del Codice di procedura civile stabilisce che nel caso di un pignoramento presso terzi, ci siano dei limiti alle somme che si possono espropriare:

Non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti, e sempre con l’autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto”.

Di conseguenza, nell’ambito di un pignoramento presso terzi non è possibile, in linea generale, pignorare i crediti alimentari. Ci sono però delle eccezioni e cioè se il debito riguarda eventuali crediti dello stesso tipo.

Pignoramento-per-i-crediti-alimentari-codice
L’articolo 545 del Codice di procedura civile.

Le eccezioni all’impignorabilità dei crediti alimentari

L’articolo 545 del Codice di procedura civile stabilisce anche delle eccezioni alla regola generale per cui i crediti alimentari sono impignorabili.

I crediti alimentari possono infatti essere oggetto di pignoramento solo per adempiere ad altri obblighi alimentari, previa autorizzazione del giudice e nell’ammontare stabilito da lui attraverso un decreto.

Fondamentalmente, i crediti alimentari godono di un’impignorabilità relativa, sia perché possono essere sequestrati solo per soddisfare debiti della stessa natura, sia perché richiedono l’approvazione esplicita del giudice.

In parole semplici, i crediti alimentari sono considerati impignorabili, a meno che non debbano essere utilizzati per soddisfare un altro debito di natura alimentare, cioè se l’importo serve per pagare un debito relativo sempre ad altri “alimenti” non pagati.

Quali sono gli altri crediti impignorabili?

Per procedere con la nostra analisi dell’articolo 545, che stabilisce cosa non si può pignorare in un procedimento di pignoramento presso terzi, altre somme impignorabili sono:

…i crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza”.

In questo caso si parla di impignorabilità assoluta, poiché non vi sono eccezioni alla regola e questo tipo di crediti non sono mai pignorabili, a prescindere dal tipo di debito.

Come avviene il pignoramento per crediti alimentari?

Un eventuale coniuge o figlio a cui spettano crediti alimentari, cioè degli alimenti mai versati, può avviare un procedimento di pignoramento presso terzi (o un pignoramento immobiliare e un pignoramento mobiliare) per recuperare la somma.

In questo scenario, il debitore è la persona tenuta al versamento degli alimenti e che quindi deve delle somme al creditore.

Limiti di pignoramento per il recupero dei crediti alimentari

Al fine di recuperare una somma dovuta a titolo di credito alimentare, cioè eventuali alimenti non versati, è possibile avviare un procedimento di pignoramento presso terzi per recuperare la cifra dovuta. Tuttavia, ci sono comunque dei limiti alla somma che può essere pignorata.

Limiti di pignoramento di stipendio, pensione e altri crediti

Se si tratta di un pignoramento dello stipendio, le somme che un debitore detiene a titolo di stipendio possono essere oggetto di pignoramento, al fine di recuperare eventuali alimenti dovuti, ma solo per un quinto dell’importo.

Fanno eccezione le pensioni, per cui è prevista una somma impignorabile pari a due volte l’assegno sociale. Nel 2023 l’assegno sociale è pari a 503,27, quindi la somma non pignorabile è pari a 1006,54 euro. L’importo eccedente questa somma può essere pignorato nella misura di un quinto al fine di saldare un debito di natura “alimentare”.

Nel caso si vogliano pignorare crediti alimentari, per colmare un debito della stessa natura, come già detto, questo è possibile, ma l’importo del pignoramento deve essere autorizzato dal giudice. Per altre tipologie di crediti, l’importo del pignoramento non può superare il quinto della somma dovuta (articolo 543).

Limite di pignoramento del conto corrente

Se invece il pignoramento, al fine di recuperare i crediti alimentari, riguarda il conto corrente del debitore, la somma non pignorabile è pari a tre volte l’assegno sociale, cioè 1.509,81 euro.

La somma presente sul conto, che eccede questo importo, può essere interamente pignorata al fine di coprire questo tipo di debito.

FAQ: Domande frequenti sul pignoramento presso terzi

Posso impedire il pignoramento presso terzi?

È possibile evitare il pignoramento attraverso diverse opzioni. Ad esempio, il pagamento del debito in modo tempestivo, la negoziazione con il creditore per un piano di pagamento rateale, la ricerca di assistenza da un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni.

Posso avviare un procedimento di pignoramente presso terzi se il debitore è all’estero?

Se il tuo debitore si trova all’estero, potresti chiederti se è possibile effettuare un pignoramento presso terzi per recuperare il tuo credito. La competenza del pignoramento presso terzi per debitori esteri dipende principalmente dalle convenzioni internazionali e dagli accordi bilaterali tra i paesi coinvolti.

Il procedimento di pignoramento presso terzi si applica agli enti pubblici?

Il pignoramento presso terzi, ad esempio di stipendio e pensione, può essere applicato anche se il datore di lavoro o l’ente pensionistico sono rappresentati da enti pubblici.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su mutui, prestiti e risparmio personale:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp