Prestiti green, cosa sono e perché convengono, parliamo di una tipologia di finanziamento che è sempre più diffusa tra le banche e le società finanziarie. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Vediamo cosa sono i prestiti green e per quale motivo sono diffusi e potrebbero essere una opzione conveniente.
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Progetti sostenibili
Si definiscono prestiti green perché finanziano progetti sostenibili. Si va da finanziamenti molto piccoli, come quelli necessari per acquistare una bicicletta (con o senza pedalata assistita) a uno scooter elettrico, per arrivare all’acquisto di una automobile (ibrida o elettrica) o per ristrutturare la casa per adottare tutti i criteri necessari per il risparmio energetico.
Insomma, si tratta di prestiti che sono stati immaginati per finanziare gli acquisti che sono a tutela dell’ambiente e che comportano anche un cambio nel nostro stile di vita (se si pensa al passaggio da un’auto inquinante a una elettrica o a una bicicletta).
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I numeri dei prestiti green
In genere – dai dati che vengono fuori da una analisi di PrestitiOnline – i prestiti green sono richiesti in media da chi ha un reddito più elevato rispetto ai prestiti tradizionali.
Questi i numeri:
- prestiti green: reddito medio 1.810 euro;
- prestiti tradizionali: reddito medio 1.648 euro.
Anche le linee di credito sono un po’ più alte:
- linea di credito prestito green: 15.623 euro;
- linea di credito prestito tradizionale: 11.346 euro.
L’età media non cambia tra queste due tipologie di prestiti:
- prestiti green: età media 42 anni e 4 mesi;
- prestiti tradizionali: età media 42 anni.
Dove sono diffusi
Più o meno inalterata anche la distribuzione geografica:
Nord
- Prestiti green: 50%
- Prestiti tradizionali: 45%
Centro:
- Prestiti green: 20%
- Prestiti tradizionali: 25%
Sud e Isole:
- Prestiti green: 30%
- Prestiti tradizionali: 35%
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Gli interventi finanziati
I prestiti green sono offerti da quasi tutti gli istituti di credito e dall’81% delle società finanziarie. La quota di mercato è già significativa, ma non rilevante: il 7%, ma secondo gli esperti la quota è destinata a crescere.
A oggi la maggior parte dei prestiti green viene utilizzata per migliorare l’efficientamento energetico della propria abitazione.
In particolare sono questi gli interventi:
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
- investimento nella mobilità sostenibile (es acquisto di veicoli elettrici);
- realizzazione di opere di isolamento termico dell’involucro delle abitazioni (cappotto termico);
- sostituzione degli impianti di climatizzazione;
- acquisto elettrodomestici e illuminazione di classe A;
- sostituzione dei serramenti al fine di eliminare le dispersioni di calore.
Perché sono convenienti
Ma perché i prestiti green dovrebbero essere più convenienti? Sicuramente per un motivo: vengono offerti con condizioni agevolate rispetto ai prestiti personali.
Ma non solo:
- sono eliminate le spese di istruttoria;
- allungamento delle rate per il rimborso;
- piano di ammortamento flessibile;
- taglio dei tassi di interesse.
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Tutte agevolazioni che comportano la riduzione del costo di un prestito green rispetto a quelli tradizionali del 15%.
Ma per questi prestiti green bisogna fare anche un altro discorso, ovvero un risparmio doppio. Non solo per le condizioni vantaggiose, ma anche perché se si investe in sostenibilità e risparmio energetico, c’è anche una evidente riduzione delle spese energetiche.

Come chiedere un prestito green
Ma come chiedere un prestito green? Ovviamente per la concessione di questo finanziamento i costi devono essere certificati ed è necessario conservare anche tutti i giustificativi di spesa. Il rischio, altrimenti, è quello di avere un rifiuto dalla banca o dalla società finanziaria.
Se i prestiti sono più consistenti, come nel caso della ristrutturazione o dell’acquisto di un immobile che preveda dei criteri ecologici, gli istituti di credito chiederanno l’esibizione dell’attestato Ape, quello che dimostra la classe energetica acquisita dall’immobile, o la dichiarazione del costruttore o ancora il progetto, firmato dallo stesso imprenditore o dal responsabile dei lavori.
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