I prezzi delle case sono ancora alti, ma le vendite sono in calo e le erogazioni dei mutui hanno subito un vero crollo. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Sono tutti segnali precisi, confermati dalle fonti disparate, che forniscono un quadro piuttosto preoccupante del mercato immobiliare.
La crisi era prevista (aggravata dal costante aumento dei tassi di interesse che ha fatto schizzare verso l’alto le rate del mutuo), ma fino a oggi non ha ancora causato un consistente calo del costo degli immobili.
È anche vero che in genere i riflessi negativi del mercato sui prezzi delle case arrivano sempre con un po’ di ritardo. Il motivo: i proprietari che vendono gli appartamenti sono sempre restii ad abbassare il costo, spesso anche di fronte all’evidenza. Il taglio del prezzo inizia a verificarsi solo dopo che si è accertata la diminuzione netta dei possibili acquirenti con il conseguente dilatarsi dei tempi necessari per concludere la compravendita.
I prezzi delle case: tendenze e prospettive
Parlando dei prezzi, l’indice Ipab dell’Istat per il primo trimestre dell’anno ha registrato un aumento dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’aumento annuo è attribuibile quasi interamente all’aumento dei prezzi delle case nuove, +5,4%, spinto principalmente dall’incremento dei costi dei materiali. Al contrario, il settore dell’usato ha mostrato un aumento dello 0,4%.
La serie storica dell’Ipab segnala che dal 2015 il nuovo è aumentato del 17,8%, l’usato del 4,6%. Le case nuove pesano, stando all’ultimo aggiornamento Istat, per il 17,7% sul totale del mercato.
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I prezzi delle case: i dati dei notai
Anche i dati forniti dai notai, insieme a quelli dell’Agenzia delle Entrate, confermano la sostanziale diminuzione delle compravendite di case a partire dall’inizio del 2023.
Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Notariato, si sono prese in considerazione le transazioni effettuate nei mesi di gennaio e febbraio del 2023. Nel primo mese dell’anno, si è riscontrato un incremento del 5,4% in confronto a gennaio del 2022. Tuttavia, il mese seguente ha evidenziato una riduzione dell’8,7%, risultando in un bilancio bimestrale di -2,7%. Questa diminuzione interessa esclusivamente le prime case, con un -6% nelle compravendite tra privati e un -24% negli acquisti da aziende.
Al contrario, il mercato delle seconde case, sia per le transazioni tra privati sia per quelle tra imprese, mostra un dato positivo, rispettivamente del 2,8% e del 3,4%.
Vediamo quali sono le precedenti previsioni sull’andamento del mercato immobiliare; per il mutuo prima casa giovani sono in aumento le richieste.
I prezzi delle case nelle principali città
Passiamo ad analizzare l’andamento delle compravendite nelle principali città italiane. Di seguito puoi vedere due tabelle che mostrano le città in cui la compravendita di case è in aumento e quelle in cui è in calo.
Città con incremento delle compravendite:
Città | Incremento |
---|---|
Torino | +3,3% |
Bologna | +2,9% |
Palermo | +2,1% |
Bari | +1,1% |
Città con calo delle compravendite:
Città | Calo |
---|---|
Verona | -1,5% |
Roma | -2,1% |
Milano | -3,7% |
Firenze | -5,3% |
Napoli | -14,9% |
In tutte le città i dati di gennaio sono migliori rispetto a quelli di febbraio.
I prezzi delle case: calo dei mutui
Il Notariato ha confermato una marcata diminuzione nell’erogazione dei mutui. Questa riduzione è attribuibile sia a un approccio più cauto durante le istruttorie di banche e finanziarie, sia, e in modo più significativo, al consistente aumento dei tassi di interesse.
A gennaio, c’è stata una contrazione del 15,8% nei prestiti bancari, che si è ulteriormente intensificata a febbraio con una diminuzione del 29,3%. La differenza, evidenziata anche dall’Agenzia delle Entrate, tra il numero di transazioni e il numero di mutui sottolinea l’aumento marcato di coloro che optano per l’acquisto in contanti.
E più precisamente:
- i finanziamenti di importo superiore a 500mila euro si sono ridotti dell’8,5%; quelli tra 100.000 e 150.000 euro del 20,9%;
- quelli tra 150.000 e 200.000 euro del 30,2%.
I prezzi delle case: età degli acquirenti
È da segnalare che il gruppo di età con la minor diminuzione è quello degli under 36, probabilmente grazie alle agevolazioni fiscali applicabili fino alla fine del dicembre 2023 per l’acquisto della prima casa e l‘estensione del fondo per la prima casa all’80%, in scadenza il prossimo 30 giugno (tuttavia un emendamento al decreto omnibus in fase di conversione ha spostato la scadenza al 30 settembre).
Le persone fisiche che hanno contratto un mutuo sono diminuite del 21,15%. La fascia di età compresa tra 18 e 35 anni registra una riduzione del 9,3%, rispetto al -20,1% per gli under 45, -22,4% per gli under 55, -25,7% per gli under 65, fino a raggiungere il picco di riduzione del 33,3% per la fascia di età 66-75 anni.
Basandosi sull’andamento storico dei dati, il Notariato ha formulato alcune previsioni per le vendite e i mutui: si prevede una diminuzione delle transazioni del 10,7%, con un picco del -17,1% per le prime case; per quanto riguarda i finanziamenti, si prevede una riduzione del 10,1%.

Faq (domande e risposte)
Come sono i prezzi delle case?
Nonostante il calo delle vendite e la riduzione nell’erogazione dei mutui, i prezzi delle case restano sostanzialmente alti. Questa tendenza è confermata da diverse fonti e presenta un quadro piuttosto teso del mercato immobiliare.
Vendite e mutui: qual è l’andamento?
Sia le vendite che l’erogazione dei mutui stanno mostrando un marcato calo. A gennaio, c’è stata una contrazione del 15,8% nei prestiti bancari, che si è ulteriormente intensificata a febbraio con una diminuzione del 29,3%. Inoltre, le vendite di immobili hanno subito una diminuzione netta, con un bilancio bimestrale del -2,7%.
Quali sono le previsioni per il futuro?
Sulla base dell’andamento storico dei dati, si prevede una diminuzione delle transazioni del 10,7% con un picco del -17,1% per le prime case; per quanto riguarda i finanziamenti, si prevede una riduzione del 10,1%.
Come reagiscono i proprietari di casa?
I proprietari che vendono gli appartamenti sono spesso restii a ridurre il costo, anche di fronte all’evidenza del calo delle vendite. Il taglio del prezzo inizia a verificarsi solo dopo un calo netto dei possibili acquirenti.
Quali sono le tendenze nelle città principali?
L’andamento delle compravendite varia nelle principali città italiane. Alcune città, come Torino e Bologna, stanno vedendo un incremento nel volume di affari, mentre altre, come Roma e Milano, registrano un calo.
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