Il prezzo del gas in calo, cosa cambia per le famiglie

Il prezzo del gas in calo, cosa cambia per le famiglie: il costo del combustibile si è ridotto rispetto ai record di aprile, ma resta 4 volte più alto rispetto al 2020. Questa riduzione avrà degli effetti sulle bollette di luce e gas? Molto probabilmente no, ma aiuta a riempire i depositi di stoccaggio in vista del prossimo inverno. L'Ue spinge forte sull'idrogeno e le importazioni da Paesi diversi dalla Russia. Vediamo cosa potrebbe succedere.

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5' di lettura

Il prezzo del gas è in costante calo e dopo i record raggiunti in aprile ora si mantiene ai minimi dall’inizio della guerra: ma cosa cambia in concreto per le famiglie? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Quello che ci chiediamo è se dopo gli aumenti che si sono poi riversati sulle bollette di luce e gas ci sarà una riduzione altrettanti consistente.

Cerchiamo di capire perché il costo dell’energia si è abbassato, anche per comprendere se si tratta di una riduzione destinata a durare nel tempo o andiamo incontro a nuove impennate (con le conseguenze che conosciamo).

Senza dimenticare che molti prodotti li trovate oggi sugli scaffali dei supermercati con prezzi maggiorati proprio a causa dei costi dell’energia: ora che la situazione è cambiata, torneranno ai livelli di prima?

Ne dubitiamo.

Prezzo del gas quadruplicato

Bisogna comunque non dimenticare una cosa: il costo del gas rispetto al 2020 è aumentato in modo vertiginoso, passando dai 20 euro al Mwh del gennaio 2021 ai 100 euro di aprile 2022 (con punte di 200): un incremento di cinque volte. Ora il costo si è attestato intorno agli 80 euro: comunque il quadruplo rispetto a prima.

Quindi stiamo parlando di rialzi che si sono fermati o ridotti, non azzerati.

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Prezzo del gas: domanda in calo

Se l’aumento del costo del gas si è fermato e c’è stata anzi una riduzione, è per due motivi:

  • il calo della domanda, che coincide con l’andamento delle temperature e un uso molto più ridotto per il riscaldamento;
  • l’apertura del conto K, che consentirà alle aziende europee di continuare ad acquistare gas russo, aggirando la richiesta di Mosca di ricevere solo pagamenti in rubli: questa consapevolezza ha calmato i mercati e messo un freno alle oscillazioni impazzite dei prezzi.

Prezzo del gas: stoccaggi per l’inverno

Non ci sarà dunque nessun taglio alle forniture: non conviene a nessuno, né alla Russia, né all’Unione Europea, che per qualche anno sarà ancora dipendente dall’energia esportata dal Cremlino.

Stop alla vendita delle caldaie a gas

Nel frattempo gli stati stanno riempiendo gli stoccaggi, in attesa del prossimo inverno, quando al gas russo saranno affiancate le importazioni di gas liquido e si attiveranno le prime forniture provenienti da altri Paesi.

Al momento in Italia i depositi di gas sono pieni al 46.5%, in linea con le medie stagionali. L’obiettivo è di arrivare all’80% entro ottobre. L’Unione Europea ha annunciato la costruzione di nuovi gasdotti che diversificheranno gli approvvigionamenti, riducendo la dipendenza dalla Russia.

Prezzo del gas: idrogeno

L’Europa punta forte sulla rete dell’idrogeno, la nuova frontiera energetica (oltretutto non inquinante e rinnovabile).

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La strategia è stata ribadita nei giorni scorsi e si tratta di uno dei pilastri del RePowerEu, il piano che prevede tra l’altro la realizzazione di impianti per l’energia solare, fotovoltaica ed eolica. Senza contare – come abbiamo ricordato – il forte incremento delle importazioni di gas liquefatto.

Tutti pezzi di un unico puzzle che avrà come ovvia conclusione, il distacco dell’Europa dalle fonti di energia importate dalle Russia: non solo il gas, ma anche il petrolio.

Saranno attivati anche nuovi oleodotti, dal Medioriente e dal Nordafrica.

Prezzo del gas: cosa cambia per le famiglie

L’Europa guarda già oltre la dipendenza russa. O meglio il futuro prossimo va decisamente in quella direzione. E l’idrogeno sarà il materiale principe per una rivoluzione energetica che è destinata a modificare molti equilibri sul pianeta.

Gas razionato dall’autunno per famiglie e imprese

E allora, in conclusione: al momento per le famiglie non dovrebbe cambiare molto. Il costo del gas si è ridotto rispetto ai picchi di aprile, ma resta comunque quattro volte più alto rispetto allo scorso anno.

In una prospettiva di medio termine però, le bollette di luce e gas sono destinate a scendere in modo importante. Soprattutto se la strategia europea diventasse operativa nei tempi previsti (e non ci dovrebbero essere intoppi): l’introduzione di idrogeno, solare ed eolico comporterà una importante riduzione dei costi. Ma non solo: la diminuzione della dipendenza dal gas e da altri combustibili fossili causerà anche una inevitabile discesa dei prezzi di quel tipo di energia.

Sarà importante superare qualche anno di difficoltà e per questo è importante l’azione dei governi che dovranno incidere per riuscire a contenere un nuovo incremento dei costi sulle bollette.

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