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Indice
- Prima casa senza residenza: si possono avere le agevolazioni?
- Prima casa senza residenza: quali altri requisiti deve avere l’acquirente?
- Prima casa senza residenza: quali requisiti deve avere l’immobile?
- Prima casa senza residenza: in cosa consistono le agevolazioni?
- Prima casa senza residenza: cosa sono le agevolazioni per gli under 36?
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Prima casa senza residenza: si possono avere le agevolazioni?
Come è noto, lo Stato mette a disposizione delle agevolazioni fiscali per chi acquista una prima casa. Quello che però non è altrettanto chiaro è quali siano esattamente i requisiti, che immobile e acquirente devono possedere per averne diritto.
Diciamo subito che, perché si possa avere diritto alle agevolazioni prima casa, non è strettamente necessario che l’acquirente trasferisca la residenza nell’immobile.
Come specifica l’Agenzia delle Entrate, basta infatti che egli sia residente all’interno dello stesso Comune dove l’immobile è situato. Se sussiste questo requisito può godere delle agevolazioni anche senza spostare la residenza nella “prima casa”.
Le agevolazioni prima casa si applicano anche se l’acquirente non ha la residenza nello stesso Comune, ma l’immobile si trova:
- nel territorio del Comune in cui svolge la propria attività (anche se svolta senza remunerazione, come, per esempio, per le attività di studio, di volontariato, sportive);
- nel territorio del Comune in cui ha sede o esercita l’attività il proprio datore di lavoro, se l’acquirente si è dovuto trasferire all’estero per ragioni di lavoro;
- nell’intero territorio nazionale, purché l’immobile sia acquisito come “prima casa” sul territorio italiano, se l’acquirente è un cittadino italiano emigrato all’estero. La condizione di emigrato può essere documentata attraverso il certificato di iscrizione all’AIRE o autocertificata con dichiarazione nell’atto di acquisto.
Diversamente, se l’immobile si trova in un Comune diverso da quello dove l’acquirente ha la residenza o non rispetta uno degli altri requisiti, egli può comunque sfruttare le agevolazioni prima casa. Però è obbligato a spostare la residenza nello stesso Comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.
C’è una sola eccezione a queste regole e cioè se l’acquirente fa parte delle Forze armate o delle Forze di polizia. In questo caso ha diritto alle agevolazioni prima casa anche se l’immobile si trova in un Comune di residenza diverso dal suo e non è mai obbligato a trasferire lì la sua residenza.
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Prima casa senza residenza: quali altri requisiti deve avere l’acquirente?
Oltre al criterio di residenza, ricordiamo che si possono usare le agevolazioni prima casa anche se si possiede già un immobile comprato con le stesse agevolazioni.
Tuttavia, in questo caso l’acquirente è obbligato a vendere la “prima casa” di cui è già proprietario entro 1 anno dall’acquisto del nuovo immobile.
Se invece si possiede un immobile acquistato senza le agevolazioni prima casa la situazione è diversa. In questo caso, se la casa di proprietà si trova nello stesso Comune dove si vuole acquistare il nuovo immobile, per poter usare le agevolazioni è necessario prima vendere la vecchia abitazione.
Diversamente, se il vecchio e il nuovo immobile sono in Comuni diversi non è necessario vendere la casa di cui si è già proprietari.
Prima casa senza residenza: quali requisiti deve avere l’immobile?
Adesso, che abbiamo chiarito i requisiti legati all’acquirente e il criterio di residenza, andiamo a vedere quali condizioni deve avere l’immobile, perché si possano sfruttare le agevolazioni fiscali.
Le agevolazioni prima casa si applicano solo agli immobili in categoria catastale:
- A/2 (abitazioni di tipo civile);
- A/3 (abitazioni di tipo economico);
- A/4 (abitazioni di tipo popolare);
- A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare);
- A/6 (abitazioni di tipo rurale);
- A/7 (abitazioni in villini);
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
- sono ammesse anche le pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria. Ma solo se queste sono destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale e che questa sia stata acquistata beneficiando delle agevolazioni prima casa.
Sono invece escluse le abitazioni di lusso, cioè le categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Prima casa senza residenza: in cosa consistono le agevolazioni?
Se acquirente e immobile rispettano tutte le condizioni appena descritte allora si ha diritto alle agevolazioni prima casa, che consistono in una riduzione delle imposte da pagare sull’acquisto dell’abitazione.
Entrando nello specifico, se l’immobile viene comprato da un privato o da un’azienda non tenuti ad applicare l’Iva sulla vendita, allora si pagheranno queste imposte:
- l’imposta di registro calcolata al 2%, invece che al 9%;
- 50 euro d’imposta catastale;
- 50 euro di imposta ipotecaria.
Diversamente, se alla vendita si applica l’Iva, allora le agevolazioni prima casa sono le seguenti:
- Iva calcolata al 2%, anziché al 10%;
- 200 euro di imposta di registro;
- 200 euro d’imposta catastale;
- 200 euro di imposta ipotecaria.
Potreste trovare utile anche il nostro articolo sulle agevolazioni per la seconda casa nel 2023.
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Prima casa senza residenza: cosa sono le agevolazioni per gli under 36?
Oltre alle agevolazioni prima casa per tutti, ci sono poi le agevolazioni prima casa under 36, cioè rivolte soltanto ai giovani che ancora non hanno compiuto 36 anni e che sono più vantaggiose.
I giovani under 36, con un reddito ISEE familiare di massimo 40.000 euro, quando acquistano una prima casa, hanno diritto all’esenzione completa dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
Poi, se alla vendita si applica l’Iva questa gli sarà rimborsata con un credito d’imposta.
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