Per legge, quali parenti si è obbligati a mantenere e perché? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Quali parenti si è obbligati a mantenere e perché?
- Quali parenti si è obbligati a mantenere: il coniuge
- Quali parenti si è obbligati a mantenere: i figli
- Quali parenti si è obbligati a mantenere: tutti gli altri familiari
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Quali parenti si è obbligati a mantenere e perché?
Prestare gli alimenti in favore di familiari in difficoltà economica è un dovere che non riguarda tutti e che “colpisce” in base a un ordine gerarchico stabilito dal Codice Civile.
I primi a rispettare l’obbligo sono il coniuge e i parenti di sangue e, man mano, tutti gli altri familiari, fino al grado di parentela più lontano.
Quali parenti si è obbligati a mantenere e perché? Secondo la Corte di Cassazione, l’obbligo di aiutare economicamente un familiare scatta nel momento in cui questi risulta incapace di provvedere anche solo in parte al suo sostentamento, poiché impossibilitato a lavorare a causa di un’invalidità.
Spiega la Cassazione che, “il diritto agli alimenti è legato alla prova non solo dello stato di bisogno, ma anche dell’impossibilità di provvedere, in tutto o in parte, al proprio sostentamento mediante l’esplicazione di un’attività lavorativa. Ne consegue che ove l’alimentando non provi la propria invalidità al lavoro per incapacità fisica o l’impossibilità, per circostanze a lui non imputabili, di trovarsi un’occupazione confacente alle proprie attitudini e alle proprie condizioni sociali, la relativa domanda deve essere rigettata”.
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Quali parenti si è obbligati a mantenere: il coniuge
Per il coniuge, o per la parte dell’unione civile a cui è equiparato, è un dovere aiutare economicamente l’altro coniuge se questi non può provvedere al suo sostentamento.
L’obbligo, tra l’altro, è già presente nel dovere di assistenza materiale e di contribuzione ai bisogni della famiglia, che grava sulle persone sposate.
Tra l’altro, gli alimenti spettano anche quando si procede a una separazione con addebito, qualora il coniuge responsabile attraversi difficoltà economiche.
Quando la separazione è giudiziale e senza addebito, l’obbligo è calcolato nell’assegno di mantenimento che il coniuge versa all’altro coniuge.
Attenzione: il versamento degli alimenti non è equiparato all’assegno di mantenimento che il coniuge versa all’altro coniuge in caso di separazione o divorzio.
Gli alimenti per stato di necessità si riferiscono esclusivamente al sostentamento dell’altro coniuge, attraverso spese per cibo, salute e alloggio. È altrettanto possibile sostituire il versamento in denaro con un aiuto “in natura”, ad esempio ospitando in casa propria il coniuge o il familiare in difficoltà.
Nel momento in cui si procede con il divorzio, l’obbligo di versare gli alimenti si interrompe.
Quali parenti si è obbligati a mantenere: i figli
Aiutare economicamente un familiare in difficoltà è anche un dovere dei figli, qualora il soggetto bisognoso non sia sposato, oppure abbia perso il coniuge, o quando il coniuge è a sua volta impossibilitato ad aiutarlo.
In questo caso, ogni figlio – anche se adottato o avuto in una relazione di fatto – deve aiutare il genitore in proporzione alle proprie possibilità economiche.
Il dovere viene meno quando il genitore decade dalla potestà genitoriale con sentenza del tribunale.

Quali parenti si è obbligati a mantenere: tutti gli altri familiari
In assenza di coniuge e dei figli, l’obbligo di aiutare economicamente il familiare in difficoltà passa ai nipoti e, successivamente, ai genitori, anche se adottivi.
In caso di adozione di maggiorenni, l’adottante ha la precedenza sui genitori naturali e dovrà versare gli alimenti.
Quando il bisognoso non ha coniuge, figli, nipoti e genitori, dunque non ha parenti di sangue, può chiedere aiuto a generi e nuore o ai suoceri.
L’obbligo cessa quando la persona che ha diritto agli alimenti si sposa oppure quando il coniuge da cui deriva l’affinità e i figli nati dal matrimonio con l’altro coniuge, sono deceduti.
La gerarchia termina con gli ultimi familiari obbligati al sostentamento economico di una persona in difficoltà: i fratelli e le sorelle del bisognoso.
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