Quali spese universitarie si possono detrarre? Una domanda che riguarda numerose famiglie. Le spese per consentire ai figli di studiare negli atenei non sono certo poche. E diventano ancora più salate per chi ha figli hanno scelto di andare “fuori sede” per completare la loro formazione o si sono iscritti a corsi di laurea privati.
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su Whatsapp, Telegram, Facebook, Instagram e YouTube.
In questo articolo vediamo quali sono le spese che si possono detrarre dall’imposta sul reddito. A quanto ammontano e quanto è possibile in qualche modo risparmiare sul bilancio familiare.
Quali spese universitarie si possono detrarre: l’elenco
Per fortuna la legge consente di detrarre (per il 19%) una buona parte delle spese sostenute per la formazione dei figli.
Queste sono le spese detraibili, poi vedremo qual è il tetto di spesa:
- tasse di immatricolazione e di iscrizione;
- costi sostenuti per i test di accesso ai corsi;
- corsi di istruzione universitaria;
- corsi di specializzazione;
- corsi di perfezionamento;
- master;
- corsi di dottorato di ricerca.
Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo whatsapp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook . Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale YouTube

Quali spese universitarie si possono detrarre: queste no
La detrazione non è invece prevista in questi casi:
- i contributi che vengono versati all’università pubblica per ottenere il riconoscimento della laurea conseguita all’estero;
- le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materiali di cancelleria, viaggi ferroviari e di vitto e alloggio necessarie per consentire la frequenza della scuola.
Quali spese universitarie si possono detrarre: il tetto massimo
Come accennato la detrazione è del 19%, ma non può superare un determinato limite di spesa (in particolare per le università private).
Spieghiamo meglio: le spese per la frequenza delle università statali si possono detrarre del tutto, mentre per quelle private italiane possono essere portate in detrazione per un importo che non può essere superiore a quello che è stato stabilito da un decreto del Ministero dell’Istruzione.
Gli importi massimi detraibili dipendono dall’area disciplinare degli studi, ma anche dal territorio dove hanno sede le università private frequentate dagli studenti.
Quali spese universitarie si possono detrarre: anche fuori corso
La possibilità di detrazione delle spese universitarie non ha limiti di età, sono quindi applicabili anche per gli studenti fuori corso.
Quali spese universitarie si possono detrarre: limiti per area e zona geografica
Le cifre più alte per beneficiare della detrazione del 19% sono riferite a studi in ambito medico di università private che si trovano al nord. In questo caso è di 3.700 euro.
Ma vediamo il dettaglio del limite di detrazione a seconda dell’area di studio e della posizione geografica:
Area disciplinare
Medica
- Nord: 3.700 euro
- Centro: 2.900 euro
- Sud e Isole: 1.800 euro
Sanitaria
- Nord: 2.600 euro
- Centro: 2.200 euro
- Sud e Isole: 1.600 euro
Scientifico tecnologica
- Nord: 3.500 euro
- Centro: 2.400 euro
- Sud e Isole: 1.600 euro
Umanistico sociale
- Nord: 2.800 euro
- Centro: 2.300 euro
- Sud e Isole: 1.500 euro

Quali spese universitarie si possono detrarre: studi all’estero
Per valutare invece le spese detraibili per i corsi universitari seguiti all’estero, il contribuente deve prendere come riferimento l’importo massimo stabilito per la frequenza dei corsi della stessa area disciplinare che si svolgono nella zona geografica dove lo studente ha il domicilio fiscale.
Un esempio: un ragazzo romano che studia medicina a Madrid potrà detrarre una spesa massima di 2.900 euro.
Quali spese universitarie si possono detrarre: università telematiche
Per i corsi di laurea svolti da università telematiche, le spese possono essere detratte proprio come per la frequenza delle università non statali. Anche in questo caso è importante il riferimento all’area tematica. L’area geografica del corso è quella dove l’università telematica ha la sede legale.
Quali spese universitarie si possono detrarre: la dichiarazione dei redditi
Per detrarre le spese universitarie occorre compilare nel modello per la dichiarazione dei redditi i righi da E8 a E10 (con il codice 13). Va bene sia per le spese sostenute in atenei pubblici sia per quelli privati.
Dal 2020 è stato anche introdotto l’obbligo di pagare con strumenti tracciabili (carte di credito, bancomat, carte prepagate, bonifici bancari), per avere diritto alla detrazione del 19%.
Obbligo, per intenderci, che vale per tutte le spese da portare in detrazione e non solo per quelle universitarie.
Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news
Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:
Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram
Come funzionano i gruppi?
- Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti
- Niente spam o pubblicità
- Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo
- Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori
- Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie