Quando arriva il Bonus 200 euro con Partita Iva? Andiamo subito a vedere nel dettaglio se ci sono novità per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti riguardo gli accrediti dell’indennità una tantum di 200 euro. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
- Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva: le ultime
- Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva e a tutti gli altri
- Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva a ottobre
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Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva: le ultime
E mentre si parla già della proroga del bonus 200 euro nel decreto aiuti bis, anche se solo per alcuni cittadini e non per tutta la platea di beneficiari del primo decreto aiuti, c’è chi ancora si chiede “Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva?”.
Purtroppo, per questa categoria di persone, non abbiamo notizie positive. Anzi, non esistono proprio notizie a riguardo. Quel poco che sappiamo è che il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia sono in ritardo di oltre due mesi sulla pubblicazione del decreto attuativo.
Ad oggi quello che si sa sul bonus 200 euro per le Partite Iva è che il Governo, mediante il decreto aiuti uno, ha istituito un fondo di 500 milioni di euro per l’anno corrente per corrispondere l’indennità una tantum di 200 euro ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che siano iscritti:
- alle gestioni previdenziali dell’INPS
- agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza
In particolare, per rispondere alla domanda “quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva”, occorre fare riferimento alla normativa, in particolare, all’Art. 33, comma 2, in cui si stabilisce che:
“Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum.”
Insomma, finché gli enti preposti alla creazione e alla pubblicazione del decreto attuativo non si decideranno a svolgere il proprio lavoro, le Partite Iva rimarranno al buio, senza alcuna notizia sul bonus 200 euro.
Ancora una volta, quella delle Partite Iva è la categoria più svantaggiata in assoluto. Dall’altra parte, infatti, abbiamo chi ha già percepito il bonus 200 euro e chi lo sta ricevendo proprio oggi.
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Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva e a tutti gli altri
I pagamenti del bonus 200 euro sono partiti dal 1° luglio 2022 per alcuni pensionati, anche se non tutti l’hanno ricevuto. Inps pare abbia effettuato una sola tranche di accredito, mentre l’altra arriverà nel mese di agosto, più precisamente lunedì 1.
Gli accrediti del bonus 200 euro sono continuati, poi, con i lavoratori dipendenti, sia pubblici, che privati. I primi hanno ricevuto il sostegno in automatico, attraverso un passaggio dei dati tra MEF e INPS, mentre i secondi hanno dovuto consegnare al proprio datore di lavoro un’autodichiarazione. I versamenti nelle buste paga di luglio stanno arrivando proprio in questi giorni. Potrete controllare voi stessi i pagamenti, poiché questi sono segnalati come indennità art. 31 DL 50/22.
Ricordiamo che il lavoratore dipendente avrà tempo fino al 31 agosto per consegnare l’autodichiarazione al proprio datore di lavoro; dopo questa data si perderà il diritto ad avere il bonus. È importante sottolineare che l’indennità una tantum del valore di 200 euro potrà essere percepita una sola volta anche dai lavoratori titolari di più rapporti di lavoro. Nei casi di doppia percezione INPS provvederà al recupero delle somme incassate in maniera indebita.
In questi giorni, stanno anche arrivando i pagamenti del bonus 200 euro per i lavoratori domestici che hanno presentato la domanda entro la fine del mese di giugno. Chi, invece, ha provveduto inoltrare la richiesta nel mese corrente riceverà l’accredito ad agosto. La domanda può essere presentata sul sito ufficiale dell’INPS effettuando l’accesso con una delle identità digitali SPID, CIE o CNS.
Anche i percettori di reddito di cittadinanza stanno iniziando a ricevere l’indennità una tantum contro il caro vita, proprio nella giornata di oggi. L’importo sarà soggetto alle limitazioni imposte per la misura del reddito di cittadinanza e la somma non sarà prelevabile.

Mentre tutti questi cittadini hanno già ricevuto l’accredito dell’indennità del decreto aiuti uno, non sappiamo ancora quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva, o meglio, secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe arrivare nel mese di ottobre.
Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva a ottobre
Quando arriva il bonus 200 euro con Partita Iva? Si concretizza sempre più l’ipotesi che i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possano ricevere l’accredito dell’indennità una tantum nel mese di ottobre insieme a:
- i titolari di indennità di disoccupazione come la nuova assicurazione sociale per l’impiego, la dis-coll e la disoccupazione agricola;
- gli ex percettori delle indennità una tantum covid-19, che sono state versate dall’INPS durante lo scorso anno.
Nelle scorse settimane si è anche parlato di un click day, alla stregua di quello effettuato lo scorso anno con il bonus terme. Questa notizia è stata poi smentita nelle scorse giornate. Il fondo stanziato dal decreto aiuti uno per le Partite Iva pare non essere sufficiente per tutta l’ipotetica platea dei beneficiari. È probabile, infatti, che con 500 milioni di euro a disposizione il reddito di riferimento non sia di 35 mila euro, come per i pensionati e i lavoratori dipendenti, ma che questo possa essere minore.
Un’altra alternativa plausibile è che l’indennità una tantum per le Partite Iva non sia di 200 euro come per le altre categorie, ma che abbia un importo inferiore.
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