Permessi lavorativi: quando prendere i 3 giorni della 104? Vediamolo insieme in questo articolo (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il sito Invalidità e diritti si è spesso soffermato sul tema Legge 104, condividendo una serie di interessanti articoli. Se volete sapere se si può essere sfrattati di casa pur beneficiando della 104, leggete questo approfondimento. Un altro interessante approfondimento è legato alla pensione a 57 anni con la 104 o come cambia la pensione quando si è titolari della 104. Inoltre potrete saperne di più sulla possibilità di godere di permessi anche quando il familiare non è lavoratore o delle agevolazioni legate all’imposta di successione.
INDICE:
- Quando prendere i 3 giorni della 104: beneficiari
- Quando prendere i 3 giorni della 104? Lavoratore dipendente o disabile
- Quando prendere i 3 giorni della 104: familiare ricoverato, cosa fare?
- Quando prendere i 3 giorni della 104? Permessi a ore
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro e informati sui diritti delle persone invalide e la Legge 104
Quando prendere i 3 giorni della 104: beneficiari
I permessi lavorativi sono una delle agevolazioni legate alla Legge 104: permettono di assentarsi dal lavoro, per un determinato periodo di tempo, per prendersi cura di familiari con handicap grave. I permessi spettano anche al lavoratore disabile titolare della Legge 104.
La durata dei permessi è di 3 giorni al mese o, in alternativa, a 2 ore al giorno.
Hanno diritto ai permessi lavorativi, in base a criteri, modalità e condizioni diverse:
- la madre lavoratrice, o – in alternativa – il padre lavoratore (anche se adottivi o affidatari), di un figlio con disabilità grave entro i primi 3 anni di vita del bambino;
- la madre lavoratrice, o – in alternativa – il padre lavoratore (anche se adottivi o affidatari), dopo il compimento del terzo anno di vita del bambino disabile e poi a seguire nella maggiore età;
- i parenti o gli affini che assistono la persona disabile non ricoverata in istituto (a determinate condizioni è possibile fruirne anche se il familiare è ricoverato in ospedale);
- i lavoratori disabili in possesso del certificato di handicap grave.
Per i primi 12 anni di vita di un figlio con disabilità grave, il genitore ha diritto anche ai congedi parentali.
Scopri la pagina dedicata ai benefici connessi alla Legge 104.
Ogni genitore ha diritto a 6 mesi di astensione dal lavoro, se entrambi fruiscono del congedo il limite è di 10 mesi, ma nel caso in cui il padre lavoratore fruisce di almeno 3 mesi di permesso, il limite è aumentato fino a 11 mesi complessivi.
Dopo il terzo anno di vita del figlio con handicap grave, la madre o il padre (anche se adottivi o affidatari) hanno diritto soltanto ai 3 giorni di permesso al mese e non più alle 2 ore al giorno.
I permessi lavorativi spettano a un genitore anche se l’altro non ne ha diritto (perché è autonomo o casalinga).
Dopo il compimento della maggiore età del figlio con disabilità grave, la madre lavoratrice o in alternativa il padre lavoratore ha diritto a 3 giorni al mese, con le stesse condizioni fissate per gli altri gradi di parentela, che vedremo in seguito.
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Quando prendere i 3 giorni della 104? Lavoratore dipendente o disabile
Quando prendere i 3 giorni della 104? L’articolo 33 della Legge 104 consente al lavoratore dipendente che assiste il coniuge (comprese le unioni civili o le convivenze di fatto) o un familiare con handicap grave di fruire dei 3 giorni di permesso mensile.
In questo caso possono godere dei 3 giorni di permesso:
- il genitore;
- il coniuge;
- la parte dell’unione civile, la parte della coppia di fatto;
- il parente o l’affine entro il secondo grado (esempio, nonni, nipoti in quanto figli del figlio, fratello).
I parenti ed affini di terzo grado (esempio, zii e bisnonni) possono fruire dei permessi lavorativi solo ad una delle seguenti condizioni:
- quando i genitori o il coniuge della persona con handicap siano deceduti o mancanti;
- quando i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti.
Come visto in precedenza, fanno parte dell’elenco dei beneficiari dei permessi lavorativi anche i lavoratori disabili, che possono fruire di due tipi di permessi: di 3 giorni al mese o di 2 ore al giorno.
I due tipi di permessi non sono cumulabili, ma possono essere goduti in maniera alternata.
Quando prendere i 3 giorni della 104: familiare ricoverato, cosa fare?
Quando prendere i 3 giorni della 104? Abbiamo già letto in questo articolo che, nel caso in cui il familiare disabile dovesse essere ricoverato a tempo pieno in ospedale, non si ha diritto ai permessi lavorativi, a meno che non avvenga:
- l’interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite e terapie appositamente certificate;
- il ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
- il ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare.

Quando prendere i 3 giorni della 104? Permessi a ore
Quando prendere i 3 giorni della 104? Quando si opta per i permessi lavorativi ad ore, è necessario rispettare un limite di orario mensile, che è diviso per il numero dei giorni lavorativi settimanali per tre.
- Il calcolo è questo: orario di lavoro settimanale / numero dei giorni lavorativi settimanali x 3 = ore mensili di permesso.
Facciamo un esempio: un lavoratore impiegato in 40 ore settimanali per 5 giorni a settimana, beneficerà di 24 ore di permessi mensili (40/5 x 3 = 24).
Un lavoratore part time verticale o misto, che lavora soltanto in alcuni giorni del mese, dovrà applicare questa formula per stabilire a quanti giorni di permesso ha diritto:
- orario medio settimanale teoricamente eseguibile dal lavoratore part-time / orario medio settimanale teoricamente eseguibile a tempo pieno * 3 (giorni di permesso teorici).
Il risultato va arrotondato per difetto. I tre giorni di permesso non andranno riproporzionati, invece, in caso di part time orizzontale.
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