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Quante volte si può richiedere il Bonus mobili?

Quante volte si può richiedere il Bonus mobili? Scopriamolo insieme

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quante volte si può richiedere il Bonus mobili e come funziona l’agevolazione (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Bonus mobili 2023: come funziona?

Il Bonus mobili è un incentivo che permette alle famiglie che hanno da poco ristrutturato casa di arredarla con un contributo statale. Si tratta di un’opportunità offerta per facilitare l’acquisto di nuovi mobili e grandi elettrodomestici, volti a migliorare l’arredamento e l’efficienza energetica degli spazi ristrutturati.

Per poter usufruire del bonus è necessario effettuare una ristrutturazione abitativa, che può includere interventi come la riqualificazione energetica, l’ampliamento di ambienti, la ridistribuzione degli spazi interni, ecc.

L’incentivo si concretizza sotto forma di detrazione fiscale del 50%, che nel 2023 si applica ad una spesa massima di 8.000 euro. Se il beneficiario non ha abbastanza capienza fiscale, ossia paga meno tasse rispetto all’importo del Bonus, non potrà beneficiare dell’intero bonus.

Le spese ammesse sono solo quelle per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Queste vanno poi inserite nella dichiarazione dei redditi e si ottiene il uno sconto sull’Irpef da pagare, pari al 50% della spesa agevolabile, ma spalmato in 10 anni.

Potete scaricare la guida Pdf al aggiornata del Bonus mobili 2023, redatta dall’Agenzia delle Entrate, cliccando sul pulsante download qui sotto.

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Quante volte si può richiedere il Bonus mobili?

Il Bonus mobili può essere richiesto una sola volta per ogni immobile ristrutturato. Questo vuol dire che, se una persona ha più proprietà immobiliari e le ristruttura tutte, può usufruire del Bonus mobili per ciascuna di esse.

Per ciascun immobile ristrutturato si otterrà infatti un Bonus mobili e non esiste un limite ai bonus che una persona può richiedere, visto che dipende solo dal numero di immobili ristrutturati.

In pratica si potrà avere una detrazione Irpef del 50% applicabile alla spesa massima di 10.000 euro per ciascun immobile oggetto di intervento edilizio.

Bonus mobili 2023: requisiti

Per avere il Bonus mobili è necessario che il beneficiario abbia realizzato dei lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

In parole povere, per avere il Bonus mobili 2023, che copre gli acquisti effettuati quest’anno, è necessario che la ristrutturazione sia iniziata a partire dal 1° gennaio 2022.

Per ottenere invece il Bonus mobili 2024 i lavori edilizi dovranno cominciare a partire dal 1° gennaio 2023.

Inoltre, la persona che paga l’acquisto degli arredi e dei grandi elettrodomestici, per cui si vuole sfruttare il Bonus mobili, deve essere la stessa persona che ha pagato le spese di ristrutturazione.

In dettaglio, ecco i lavori che danno diritto al Bonus mobili 2023:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Come ottenere il Bonus mobili senza ristrutturazione

Per ottenere il Bonus mobili 2023 senza una vera e propria ristrutturazione edilizia è necessario realizzare almeno delle operazioni di manutenzione.

Manutenzione ordinaria delle parti comuni condominiali

Se il Bonus mobili viene richiesto per le parti condominiali di un edificio, bastano semplici operazioni di manutenzione ordinaria per ottenerlo, ad esempio:

  • tinteggiatura pareti e soffitti;
  • sostituzione di pavimenti;
  • sostituzione di infissi esterni;
  • rifacimento di intonaci;
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
  • riparazione delle grondaie;
  • riparazione delle mura di cinta.

Manutenzione straordinaria sulle unità abitative

Se invece si richiede il Bonus mobili per singole unità abitative, cioè per appartamenti o unifamiliari, allora è necessario realizzare almeno una di queste operazioni di manutenzione straordinaria:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • costruzione di scale interne;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità;
  • interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • installazione o integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
  • sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

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Il Bonus mobili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus mobili: le spese ammesse

Mobili ed elementi di arredo

Tra le spese ammesse dal Bonus mobili vi sono ogni tipo di arredi per la casa, per esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, ecc.

Mentre l’agevolazione non ammette l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi e altri complementi di arredo.

Grandi elettrodomestici

Il Bonus mobili 2023 permette di acquistare grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Inoltre sull’elettrodomestico deve essere apposta l’etichetta energetica.

I grandi elettrodomestici ammessi alla detrazione sono specificati nell’Allegato II del decreto legislativo n. 49/2014 e sono i seguenti:

  • grandi apparecchi di refrigerazione;
  • frigoriferi;
  • congelatori;
  • altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito degli alimenti;
  • lavatrici, lavasciuga e asciugatrici;
  • lavastoviglie;
  • apparecchi per la cottura e Piani cottura;
  • stufe elettriche;
  • piastre riscaldanti elettriche;
  • forni e forni a microonde;
  • altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore trasformazione degli alimenti;
  • apparecchi elettrici di riscaldamento;
  • radiatori elettrici;
  • altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi;
  • ventilatori elettrici;
  • apparecchi per il condizionamento;
  • altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento.

Bonus mobili: gli importi

Il Bonus mobili è una detrazione Irpef del 50% che si applica alle spese fatte per arredare un immobile ristrutturato.

Il Bonus mobili 2023, cioè quello per le spese sostenute nel 2023, si applica solo ad un importo massimo di 8.000 euro.

In pratica spendendo 8.000 euro si ottiene una detrazione di 4.000 euro, che è l’importo massimo possibile. Anche spendendo 10.000 euro di spese agevolabili la detrazione non può comunque superare la cifra massima di 4.000 euro per ogni immobile ristrutturato.

Calcolato l’importo della detrazione questo viene diviso in dieci quote di uguale importo e ogni anno per 10 anni si otterrà uno sconto sull’Irpef da pagare, pari ad una quota annuale della detrazione.

Il Bonus mobili 2024 sarà meno generoso, perché per gli acquisti effettuati l’anno prossimo la detrazione del 50% si potrà applicare solo ad un importo massimo di 5.000 euro.

Bonus mobili 2023 con sconto in fattura?

Il Bonus mobili è ed è sempre stato, fin dalla sua nascita, fruibile solo come detrazione Irpef in 10 anni. Quindi la risposta alla domanda è NO: il Bonus mobili 2023 non può essere usato per avere uno sconto in fattura e non si può nemmeno ricorrere alla cessione del credito!

D’altronde, anche se anche fosse diversamente, da quest’anno sconto in fattura e cessione del credito non sono più ammessi per nessuno dei bonus edilizi.

FAQ sul Bonus mobili

Chi ha diritto al Bonus mobili 2023?

Chiunque abbia effettuato lavori di ristrutturazione documentati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

Quando non spetta il Bonus mobili 2023?

Quando i lavori effettuati non rientrano fra gli interventi descritti nel paragrafo sui requisiti per il Bonus mobili 2023.

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