Quanto dura il bonus 200 euro per partite iva? In questa breve guida andremo a rispondere alla domanda e a scoprire tutte le ultime novità su questo sostegno fantasma (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE:
- Quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva? Il decreto aiuti
- Quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva: a chi è rivolto e le novità
- Come richiedere e quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva
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Quanto dura il bonus 200 euro per partite iva? Il decreto aiuti
Prima di rispondere alla domanda quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva ricordiamo che la misura è stata introdotta, fra i sostegni per contrastare il caro vita, mediante il decreto-legge aiuti uno pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 maggio 2022.
Si trattava di un sostegno rivolto a una vasta platea di beneficiari, che comprendeva:
- pensionati
- lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato
- beneficiari del reddito di cittadinanza
- percettori di indennità di disoccupazione
- vecchi beneficiari delle indennità Covid-19 erogate nel 2021
Nella platea dei beneficiari, però, era stata inserita anche una categoria da sempre esclusa per la percezione dei sostegni: le partite Iva.
I lavoratori autonomi e i liberi professionisti, a differenza delle altre categorie sopracitate, prima di percepire il sostegno dovevano attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un altro documento, il decreto attuativo che avrebbe dovuto essere sottoscritto entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge aiuti, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Purtroppo, però, questo decreto ha tardato ad arrivare, ed è stato sottoscritto solo qualche giorno fa.
Andiamo a scoprire subito come funzionerà il nuovo bonus 200 euro per partite Iva, quando parte e come verrà erogato.
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Quanto dura il bonus 200 euro per partite iva: a chi è rivolto e le novità
Prima di andare a scoprire quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva, andiamo a scoprire le ultime novità.
Partiamo proprio rassicurando i lettori titolari di partita Iva: il bonus 200 euro è in arrivo per oltre tre milioni di lavoratori autonomi e liberi professionisti poiché è stato firmato di recente il decreto attuativo di cui abbiamo parlato poco fa.
Questo decreto doveva indicare:
- la platea dei beneficiari
- le modalità di richiesta del sostegno
- i metodi di pagamento
Ad oggi sappiamo che il documento è stato firmato dal Ministro dell’Economia Daniele Franco e che si attende l’ultimo passaggio, la Corte dei conti, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Quel che è certo e che l’indennità una tantum del valore di 200 euro a favore delle partite Iva, introdotta per contrastare il caro vita, conterà su un fondo di 600 milioni di euro.
I fondi stanziati, rispetto a quanto stabilito nella data di pubblicazione del decreto aiuti bis, sono stati incrementati di 100 milioni di euro: 95.6 milioni di euro, rispetto al totale, saranno rivolti a tutti i lavoratori professionisti iscritti alle Casse previdenziali.
Prima di capire quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva, ricordiamo che è destinato ai liberi professionisti e i lavoratori autonomi che possiedono una partita Iva attiva e che hanno percepito un reddito lordo non superiore a 35 mila euro, nel 2021.
È doveroso precisare che dal computo del reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto di tutti i contributi assistenziali e previdenziali, vengono eliminati:
- il reddito della casa in cui il lavoratore abita
- i trattamenti di fine rapporto TFR
- le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Un altro requisito per poter richiedere il sostegno: il lavoratore autonomo o libero professionista, per poter presentare fare domanda per ottenere il bonus 200 euro, dovrà essere iscritto alla data di entrata in vigore del decreto aiuti uno, numero 50, alla gestione previdenziale.
Inoltre, nella stessa data – 18 maggio 2022 – la partita Iva dovrà essere attiva e l’attività professionale dovrà essere avviata.
Infine, ai fini della percezione del sussidio occorrerà aver effettuato anche un unico versamento – sia esso totale o parziale – per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
Per i lavoratori iscritti di recente, per cui non risultano scadenze di pagamento, questo requisito non sussiste. Ricordiamo che l’indennità una tantum del valore di 200 euro non concorrerà alla formazione del reddito né ai fini fiscali, né ai fini dei contributi assistenziali e previdenziali.
Andiamo a vedere quanto dura il bonus 200 euro per partite Iva e come può essere richiesto.
Come richiedere e quanto dura il bonus 200 euro per partite iva
Innanzitutto, il titolare di partita Iva che vorrà presentare domanda per il sostegno dovrà dichiarare di non aver già goduto della medesima indennità di cui agli articoli 31 e 32 del decreto-legge aiuti uno.
Chi sono i soggetti di cui si parla in questi due articoli?
Semplice, tutti gli altri percettori, dunque: beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza, titolari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola, ex indennità Covid-19, pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori domestici.

La domanda dovrà essere presentata all’ente previdenziale a cui il lavoratore autonomo o libero professionista è obbligatoriamente iscritto e dovrà seguire le istruzioni fornite dallo stesso ente.
In particolare, le partite Iva iscritte ad una Cassa previdenziale o all’INPS dovranno presentare la domanda a quest’ultimo, mentre chi avrà un’iscrizione attiva a diverse Casse, dovrà inviare l’istanza solo ad una di esse.
Rispondiamo, ora, alla domanda “quanto dura il bonus 200 euro per partite iva?” Il sostegno, come ci suggerisce anche il nome (una tantum) potrà essere corrisposto e percepito una sola volta.
Chi percepisce il sostegno in maniera indebita sarà costretto alla restituzione della somma in eccesso, all’INPS.
Infine, ricordiamo che, a differenza degli altri percettori, le Partite Iva dovranno aspettare il “click day”, previsto per settembre, per inoltrare le domande per il bonus 200 euro. Le richieste saranno prese in considerazione solo secondo un ordine ordine cronologico e le indennità verranno corrisposte fino ad esaurimento fondi.
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