Quanto guadagna un medico di base: differenze ed esempi

Scopri quanto guadagna un medico di base in media, cosa influisce sullo stipendio e alcuni esempi pratici.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Il medico di base, anche chiamato medico di famiglia o medico della mutua, può avere uno stipendio annuo diverso a seconda di vari fattori. In questo approfondimento vediamo quanto guadagna un medico di base in media e da cosa dipende la differenza di retribuzione (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il medico di medicina generale, o medico di famiglia, è una figura professionale che svolge il proprio lavoro sul territorio di residenza e si occupa della consulenza medica e prescrizione nei confronti dei suoi pazienti. Questa figura rappresenta un punto di riferimento per i suoi assistiti e ha un rapporto lavorativo con l’ASL.

Per quanto riguarda lo stipendio destinato al medico di base, questo dipende da vari fattori ed anche diverso da quello del medico ospedaliero e del medico privato.

Se ti stai chiedendo quanto guadagna un medico di base perché stai valutando di intraprendere questa carriera, i prossimi paragrafi potrebbero esserti molto utili.

Indice

Quanto guadagna un medico di base in media?

Come dicevamo in apertura di questo approfondimento, il medico di base è quella figura che ha il compito di curare i pazienti e di formulare una diagnosi attraverso una visita, esami diagnostici o la prescrizione di una terapia o un’eventuale consulenza specialistica.

Ma quanto guadagna un medico di base?

In realtà, non esiste una retribuzione fissa, ma la somma dipende da vari fattori. Comunque, in linea di massima un medico di famiglia, che corrisponde a un libero professionista a tutti gli effetti perché non è assunto dall’ASL, può guadagnare intorno ai 105mila euro lordi l’anno, che corrispondono quindi a circa 4.600 euro netti al mese.

Generalmente, la retribuzione partirebbe da un minimo di 64.400 euro lordi all’anno per arrivare ad uno stipendio massimo di oltre 192mila euro lordi all’anno.

Tuttavia, questa quota può aumentare o diminuire a seconda degli anni di esperienza, del numero di pazienti o di altre attività svolte dal medico.

Per esempio, un medico con meno di 3 anni di esperienza può arrivare a guadagnare in media 71.500 euro lordi all’anno, mentre con un’esperienza di circa 8-9 anni lo stipendio medio può arrivare ad essere di circa 123.400 euro. All’aumentare dell’esperienza, aumenterà anche la retribuzione.

Visto che sono diversi i fattori che possono influire sulla retribuzione annua, nel prossimo paragrafo li consideriamo singolarmente.

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Quanto guadagna un medico di base e da cosa dipende?

Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato quanto guadagna un medico di base in media nel 2023, specificando che la retribuzione può cambiare a seconda di vari aspetti.

Uno di questi è l’esperienza: un po’ come per tutti i lavori, anche per il medico di medicina generale lo stipendio aumenta con l’aumentare dell’esperienza. Infatti, un professionista con più di 20 anni di esperienza può arrivare a guadagnare fino a 160mila euro all’anno.

Un altro aspetto che influisce, anche di più dell’esperienza, sulla retribuzione annua di un medico della mutua è il numero di pazienti. Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando comunque di un libero professionista, quindi maggiore è il numero di “clienti” maggiore sarà il fatturato.

Nello specifico, il medico riceve una quota, detta quota capitaria, di circa 3,22 euro al mese per ogni paziente, pari quindi a 38,620 euro anni. Se consideriamo che il numero massimo di pazienti possibili è 1.500 e ipotizziamo che un medico li raggiunga, la retribuzione lorda annua sarebbe pari a poco meno di 58mila euro.

Tuttavia, esistono anche altri compensi aggiuntivi che influiscono sullo stipendio di un medico di base. In particolare, sono previste quote ulteriori da aggiungere alla retribuzione in questi casi:

  • Attività in forma associativa, cioè se il medico condivide uno studio con altri colleghi;
  • Collaborazione informatica, ossia una quota fissa all’anno per l’uso di sistemi informatici;
  • Collaboratore di studio, se il medico di famiglia assume personale di segreteria;
  • Personale infermieristico, per coprire le spese per eventuale personale infermieristico;
  • Prestazioni particolari, in caso di prestazioni extra come vaccinazione a domicilio, prelievi, per citarne alcune.

Tra le prestazioni aggiuntive svolte dal medico di base c’è anche quella di ufficiale sanitario, per cui è prevista una indennità di 683 euro al mese.

Inoltre, per ogni paziente che abbia un’età superiore a 75 anni, il medico di famiglia riceve una quota di 16,43 euro.

Quanto guadagna un medico di base: in foto, un medico con un paziente.

Quanto guadagna un medico di base: alcuni esempi

Come avrai notato dal paragrafo precedente, sebbene si possa fare una media di quanto guadagna un medico di base, la retibuzione dipende da vari fattori.

Per fornire un’idea più chiara, ecco alcuni esempi.

Prendiamo il caso di un medico di base, fresco di formazione, che ha iniziato a svolgere l’attività presso uno studio in collaborazione con altri medici da solo un anno. Ipotiziammo che abbia 500 pazienti. In media, la retribuzione di base dovrebbe essere di poco meno 20mila euro all’anno. Allo stesso tempo, però, avrebbe diritto anche a una quota aggiuntiva perché condivide lo studio con altri colleghi.

Un medico di base con lo stesso numero di pazienti, ma ha sulle spalle circa 10 anni di esperienza, sicuramente avrebbe diritto a una retribuzione più elevata.

Oppure, consideriamo l’ipotesi di un medico di famiglia con 800 pazienti, di cui la metà con più di 75 anni. In questo caso, la retribuzione annua si aggirerebbe intorno ai 15.500 euro per i pazienti di età inferiore a 75 anni e 79mila euro per i pazienti under 75. Per un totale di circa 94.000 euro.

Ovviamente, la retribuzione aumenterebbe in presenza di diversi anni di esperienza, così come in presenza di personale infermieristico o sanitario assunto nel proprio studio.

In linea di massima, chi è all’inizio della propria attività, e quindi tendenzialmente ha meno pazienti e riceve uno stipendio inferiore per la poca esperienza, potrebbe contare su attività extra, per esempio svolgendo prestazioni a domicilio o l’attività di ufficiale sanitario.

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