Quanto si guadagna vendendo energia elettrica accumulata dagli impianti fotovoltaici? Vediamo se conviene, come funziona e quali sono i sistemi di vendita al Gestore. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Quanto si guadagna vendendo energia? I prezzi
- Quanto si guadagna vendendo energia? Scambio sul posto
- Quanto si guadagna vendendo energia? Il prezzo del PUN
- Quanto si guadagna vendendo energia? Ritiro dedicato
- Quanto si guadagna vendendo energia? In euro
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Una delle domande frequenti per chi ha già installato o intende farlo un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, sul terrazzo di un condominio, di una azienda o di un capannone industriale è proprio questa: quanto si guadagna vendendo energia elettrica?
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Questo eventuale ritorno economico è anche una delle motivazioni alla base della scelta del fotovoltaico da parte di tanti cittadini.
Vediamo quanto può rendere e come si attiva la cessione dell’energia accumulata in eccesso.
Su questo argomento quanto costa e qual è la procedura per attrezzare dei terreni con il fotovoltaico; in un altro post spieghiamo dove è meglio montare i pannelli per trarre il massimo vantaggio; e infine abbiamo verificato quali sono i bonus per il fotovoltaico nel 2023: incentivi e scadenze.
Quanto si guadagna vendendo energia? I prezzi
Non è un’operazione semplice quantificare il prezzo di cessione dell’energia elettrica, che è poi l’elemento chiave per determinare il guadagno diretto che comporta un impianto fotovoltaico.
È possibile però fare una stima attendibile verificando la normativa sullo Scambio sul Posto. Bisogna però ricordare che il vantaggio maggiore garantito da un impianto a energia rinnovabile non viene dalla cessione in rete, ma dall’autoconsumo che riduce e tanto il costo della bolletta.
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Quanto si guadagna vendendo energia? Scambio sul posto
Vediamo come funziona lo Scambio sul Posto. Dunque l’energia viene pagata in base al prezzo di mercato (che può oscillare). Bisogna poi aggiungere:
- il costo di alcuni oneri e servizi associati all’energia scambiata;
- costi di distribuzione;
- costi di dispacciamento.
Gli onori e i servizi hanno un costo che viene riconosciuto in base ai limiti dell’energia scambiata con la rete. L’energia scambiata con la rete equivale alla quantità minima tra l’energia che è stata immessa e quella prelevata dalla rete.
Ci spieghiamo meglio.
Se un impianto ha immesso in un anno 1.800 kWh di energia e quella prelevata è di 1.000 kWh, l’energia scambiata con la rete è di 1.000 kWh.
E quindi, lo Scambio sul Posto, sono riconosciuti al “produttore” di corrente elettrica, a prezzo di mercato, 1.000 kWh di energia. Con questo sistema sono rimborsati diversi servizi di distribuzione, oneri e dispacciamento.
Per questo motivo lo Scambio sul Posto risulta più conveniente rispetto al ritiro dedicato.
Ma qual è il prezzo di mercato, come si fa a capire quanto costa in un determinato momento l’energia elettrica? Il costo di riferimento è il PUN, il Prezzo Unico Nazionale. Questo indice offre una media geografica e oraria dei prezzi riferiti alla Borsa Elettrica.
I prezzi dell’energia sono molto variabili e dipendono anche in base alla zona geografica e alle fasce orarie di acquisto e di vendita.
Quanto si guadagna vendendo energia? Il prezzo del PUN
Per fare delle cifre più o meno attendibili, il prezzo dell’energia prodotta dal fotovoltaico oscilla tra 10 e 16 centesimi a kWh. Può arrivare, in alcune regioni e in determinate fasce orarie, fino a 18 centesimi.
Questa è la quota energia: vengono poi rimborsati all’utente venditore alcuni oneri che in genere sono inseriti nella bolletta (ed è un altro risparmio).
Per farci un’idea: in media l’energia scambiata viene pagata il 50, 60 per cento rispetto a quanto costa in bolletta (bisogna ricordare che il 30 per cento della bolletta è composto da imposte e tasse e l’altro 30 per cento da oneri generali di sistema).
Quanto si guadagna vendendo energia? Ritiro dedicato
Oltre allo Scambio sul Posto c’è anche il ritiro dedicato per vendere l’energia prodotta in eccesso dal proprio impianto fotovoltaico. Si tratta però di un sistema meno conveniente e spieghiamo il perché.
Come per lo Scambio sul Posto l’energia non consumata viene immessa in rete. Il Gse (Gestore dei servizi energetici) la paga sempre con tariffe minime che vengono definite ogni anno.
Cos’è il prezzo minimo garantito? È la soglia minima per il ritiro dell’energia pagata dal gestore. Questo significa due cose:
- se i prezzi variano e il prezzo di mercato sale oltre la soglia minima, l’energia verrà pagata al prezzo di mercato;
- se i prezzi scendono al di sotto del prezzo minimo, l’energia verrà comunque pagata al prezzo minimo (per questo è garantito).
Inutile dire che questo sistema per essere conveniente dovrà avere una determinato livello di soglia minima.

Quanto si guadagna vendendo energia? In euro
Ma proviamo a tradurre in euro la vendita di energia al Gse prodotta da un impianto fotovoltaico (quindi senza contare il vantaggio dello sconto sulla bolletta).
Ovviamente dipende dalla potenza dell’impianto e ci riferiamo a un dato che parte da 50, 60 euro a kW (al Sud, in alcune zone, il costo arriva a 100 euro):
- un impianto fotovoltaico da 3 kW può rendere 300 euro l’anno;
- un impianto fotovoltaico da 6 kW (che arriva a produrre 9.000 kWh) può rendere fino a 4.000 euro l’anno;
- un impianto fotovoltaico su un terreno agricolo o industriale ha una rendita annuale che oscilla tra 2.000 e 4.000 euro per ettaro.
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