Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Calcoliamolo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Premessa
- Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi: possibilità
- Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Esempi di calcolo
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Premessa
Agganciandoci alla domanda posta da un nostro lettore, in questo articolo andremo a vedere quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi.
Il nostro lettore compirà 64 anni nel 2023 e vorrebbe sapere quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi.
Possiamo subito rispondere che, con questa età e questa anzianità contributiva, purtroppo non potrà accedere alla pensione di vecchiaia prima del 2026.
Scopri quanto si prende di pensione con:
- 67 anni e 23 di contributi;
- 67 anni e 20 di contributi;
- 66 anni e 30 di contributi;
- 64 anni e 36 di contributi;
- 57 anni e 20 di contributi;
- 56 anni e 37 di contributi;
- 55 anni e 30 di contributi;
- 54 anni e 35 di contributi.
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Con 36 anni di contributi non è possibile sfruttare la pensione anticipata ordinaria, che richiede almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, agli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.
Niente da fare neppure per Quota 102 (mancano due anni di contributi). Ricordiamo che Quota 102 rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022, sarà possibile accedervi con 64 anni di età e 38 di contributi fino al 2023. Dal prossimo anno entrerà in vigore Quota 103 (o Quota 41), che permetterà ai lavoratori e alle lavoratrici di andare in pensione con 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età.
È da escludere anche la pensione di anzianità contributiva, a cui si accede a 64 anni e con 20 di contributi soltanto versando contributi dal 1° gennaio 1996 in poi. Ci sembra evidente che, avendo maturato 36 anni di contributi, il nostro utente abbia iniziato a versarli prima del 1996. Quindi l’opzione è inaccessibile.
Se avessimo avuto disposizione altre informazioni, ad esempio sulla tipologia di lavoro svolto o sulle condizioni di salute del nostro utente, avremmo potuto indicare una delle misure anticipate accessibili con 64 anni di età e 36 di contributi.
Con questa età e questa anzianità contributiva, infatti, è possibile accedere all’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico che accompagna il lavoratore fino all’età pensionabile.
Può essere richiesta e ottenuta con 63 anni di età e 30 di contributi, se a fare domanda è un disoccupato senza ammortizzatori sociali, un lavoratore caregiver che da almeno 6 mesi assiste il coniuge o un familiare entro il secondo grado di parentela con disabilità grave o un lavoratore invalido civile con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
E con 63 anni e 36 di contributi dai lavoratori impiegati in professioni gravose. Ricordiamo che l’Ape Sociale, così come Opzione Donna, verrà prorogata fino al 31 dicembre 2023.
Invece, con 35 anni di contributi e almeno 61 anni e 7 mesi di età si può accedere alla pensione anticipata per lavori usuranti, se appartenente a una delle professioni tutelate dalla legge.
Quindi, alla domanda “quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi?” possiamo rispondere con: dipende dalla professione. Continua a leggere l’articolo.
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Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi: possibilità
Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Abbiamo visto che con 64 anni di età e 36 di contributi non è possibile accedere alla pensione di vecchiaia, tantomeno alla pensione anticipata ordinaria o a Quota 102.
Se il nostro utente appartenesse a una delle categorie tutelate dallo Stato, potrebbe andare in pensione con l’Ape Sociale, ricevendo ogni mese, per 12 mensilità e fino all’età pensionabile (67 anni), un sussidio erogato dall’INPS di importo pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento in cui accede all’indennità.
In ogni caso, l’importo di un mese di Ape Sociale non potrà essere superiore a 1.500 euro.
Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? L’altra possibilità è la pensione per lavori usuranti prevista per queste categorie di lavoratori:
- lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori nelle cave: mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- lavori nelle gallerie: mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di 2 fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
- lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- lavori espletati in spazi ristretti: con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- lavori di asportazione dell’amianto: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.
I lavoratori notturni sono compresi nelle seguenti categorie:
- lavoratori a turni che prestano attività nel periodo notturno per almeno 6 ore e per un numero minimo 78 notti lavorate all’anno;
- lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
- lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, impegnati in catena di montaggio;
- conducenti di autoveicoli di capienza non inferiore a 9 posti adibiti a trasporto pubblico collettivo.
I lavoratori dipendenti possono andare in pensione con 35 anni di contributi versati e un’età minima di 61 anni e 7 mesi (Quota 97,6). Gli autonomi, invece, possono beneficiarne con quota 98,6 (62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi).
I lavoratori notturni possono accedere alla pensione anticipata per lavori usuranti con queste quote:
- da 64 a 71 notti lavorate all’anno, con la quota 99 (64 anni di età e 35 di contributi);
- da 72 a 78 notti lavorate all’anno, con la quota 98 (63 anni di età e 35 di contributi).

Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Esempi di calcolo
Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi? Se il nostro utente non dovesse rientrare in una delle categorie tutelate per l’Ape Sociale e per la pensione per lavori usuranti, non gli resterebbe altro che lavorare altri 3 anni per accedere alla pensione di vecchiaia, con 67 anni di età e 39 di contributi. Ma può anche lasciare il lavoro aspettando di compiere 67 anni.
Attenzione, però: i requisiti anagrafici (67 anni) potrebbero cambiare a partire dal 1° gennaio 2025, rapportandosi alle aspettative di vita. Il rischio è che il nostro lettore possa ritrovarsi con un’età non più consona per la pensione di vecchiaia.
Leggi anche: chi andrà in pensione nel 2023, 2024 e 2025
Se, invece, tutto dovesse rimanere uguale, con questa età anagrafica e questa anzianità contributiva e una retribuzione, ad esempio, di 28.000 euro lordi l’anno, il nostro lettore maturerebbe un assegno previdenziale di circa 1.200 euro netti al mese, a fronte di uno stipendio di quasi 1.500 euro netti al mese.
Con una retribuzione lorda di 30.000 euro l’anno, riceverebbe una pensione di quasi 1.300 euro netti al mese, a fronte di uno stipendio di circa 1.600 euro netti al mese. Con una retribuzione inferiore, ad esempio 24.000 euro lordi l’anno, maturerebbe un assegno di circa 1.050 euro netti al mese, a fronte di uno stipendio di 1.280 euro netti al mese.
Quanto si prende di pensione con 64 anni e 36 di contributi e altro ancora. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni:
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