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Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Soluzioni ed esempi di calcolo. Scopri tutto in questo approfondimento.

di Carmine Roca

Settembre 2022

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Vediamolo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

Pensione: possibilità e requisiti

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Non sono pochi i lavoratori che, pur avendo a disposizione un’anzianità contributiva tale da poter accedere a una delle forme previdenziali previste dal nostro ordinamento, decidono di continuare a lavorare, maturando ancora più anni di contributi.

L’obiettivo, infatti, è quello di ritardare l’uscita dal mondo del lavoro e guadagnare una pensione più alta, per fronteggiare con minore apprensione i costi della vita, assicurandosi una vecchiaia tranquilla.

Il nostro ordinamento previdenziale, oltre alla pensione di vecchiaia, consente al lavoratore di scegliere tra diverse forme di pensione anticipata come la pensione anticipata ordinaria, Quota 102, l’Ape Sociale, Opzione Donna, Quota 41 per lavoratori precoci e la pensione anticipata per lavori usuranti.

Il sito The Wam.net ha pubblicato diversi articoli sul calcolo della pensione. Scopri quanto si prende con:

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali.

In questo articolo, invece, vedremo insieme quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi.

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Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi?

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Prima di entrare nel vivo dell’argomento, vediamo insieme quali sono le possibili via d’uscita dal mondo del lavoro.

Con questa anzianità contributiva tutte le soluzioni sono possibili, ma per alcune forme previdenziali è necessario rispettare anche il requisito anagrafico.

Alla pensione di vecchiaia si accede al compimento dei 67 anni (con 20 di contributi), a Quota 102 con 64 anni di età (e 38 di contributi), a Opzione Donna con 58 anni di età (59 anni se lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi, all’Ape Sociale a 63 anni e dai 30 ai 36 anni di contributi versati in base alla categoria di appartenenza (disoccupati, caregiver, invalidi civili, lavori gravosi).

Altre soluzioni previdenziali, invece, prevedono il solo rispetto del requisito contributivo: per accedere alla pensione anticipata ordinaria è necessario aver maturato 42 anni e 10 mesi (uomini) o 41 anni e 10 mesi (donne) di contributi, mentre a Quota 41 per lavoratori precoci si accede con 41 anni di contributi versati, di cui uno prima dei 19 anni.

È chiaro che, con 46 anni di contributi diverse porte si spalancheranno di fronte al lavoratore che, per legge, non è obbligato ad andare in pensione una volta compiuti 67 anni di età se svolge un lavoro da dipendente privato.

Il limite anagrafico fissato dalla Legge Fornero è a 71 anni. A questa età scatta il licenziamento ad nutum, ovvero senza obbligo di motivazione.

Diverso è il caso dei lavoratori dipendenti del settore pubblico: al compimento dei 67 anni di età scatta automaticamente la cessazione del servizio e l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Il rapporto di lavoro si protrae, in via eccezionale, soltanto quando il lavoratore, pur compiendo 67 anni, non ha ancora raggiunto il limite contributivo per accedere alla pensione di vecchiaia.

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Esempi di calcolo

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi? Valutate tutte le possibili opzioni previdenziali, una volta spiegato che, per i lavoratori dipendenti del settore privato, non c’è l’obbligo di andare in pensione a 67 anni, diversamente dai dipendenti pubblici che sono obbligati a farlo, vediamo insieme quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi.

Con questa anzianità contributiva è necessario calcolare l’importo della pensione utilizzando il sistema misto, che considera entrambi i sistemi di calcolo: retributivo per i contributi versati fino al 1996; contributivo per i contributi maturati dopo il 1996.

Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni, con 46 anni di contributi versati, di cui 20 anni prima del 1996 e 26 anni dal 1996 ad oggi e con una retribuzione annua di circa 30.000 euro lordi.

Siccome il nostro lavoratore ha maturato più di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, la legge gli permette di calcolare l’assegno previdenziale con il sistema retributivo per i contributi versati fino al 31 dicembre 2011. E con il sistema contributivo dal 1° gennaio 2012.

Per calcolare la prima quota è necessario tenere in considerazione l’aliquota del 2% che si calcola su ogni anno di contributi versati. Con 35 anni di contributi all’attivo, il lavoratore accantona il 70% della sua retribuzione: il 70% di 30.000 euro è 21.000 euro, ovvero l’importo della prima quota.

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi
Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi?

La seconda quota si calcola tenendo conto del montante contributivo e del coefficiente di trasformazione. Considerato che un lavoratore dipendente accantona il 33% di ogni anno di lavoro retribuito, il 33% di 30.000 euro è 9.900 euro che, moltiplicato per 11 anni di contributi, dà come risultato 108.900 euro, ovvero il montante contributivo.

Su questo importo va calcolato il coefficiente di trasformazione, che varia in base all’età del pensionato: a 67 anni è del 5,575%. Quindi il 5,575% di 108.900 euro è 6.071,17 euro, ovvero l’importo della seconda quota.

Ora dobbiamo sommare le due quote (21.000 e 6.071,17 euro), per ottenere il risultato di un anno di pensione: 27.071,17 euro lordi. Diviso 13 mensilità, ci dà come risultato 2.082,40 euro lordi, circa 1.700 euro netti di pensione al mese.

Quanto si prende di pensione con 46 anni di contributi. Ora mettiamo il caso che il nostro lavoratore è un dipendente privato, che va in pensione a 71 anni, con 46 anni di contributi e una retribuzione annua di 30.000 euro lordi.

L’assegno si calcola sempre col sistema misto. L’importo della prima quota è uguale al primo esempio: 21.000 euro. Cambia, però, il secondo importo, poiché il coefficiente di trasformazione, a 71 anni, è più alto: 6,466%.

Il 6,466% del montante contributivo (108.900 euro) è 7.041,47 euro. Sommando la prima quota (21.000) alla seconda (7.041,47), ci dà come risultato 28.041,47 euro, ovvero un anno lordo di pensione che, diviso 13 mensilità, dà come risultato 2.157 euro lordi di pensione mensile. Circa 70 euro in più al mese rispetto all’importo percepito da un pensionato di 67 anni.

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