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Ecco quanto vale un anno di contributi

Quanto vale un anno di contributi? Calcoliamolo con il sistema contributivo e il sistema retributivo e scopriamo se conviene lavorare un anno in più.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Quanto vale un anno di contributi? Calcoliamo in base ai due sistemi di calcolo, retributivo e contributivo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Di seguito, ti lasciamo gli approfondimenti per scoprire quanti soldi ti spettano con:

INDICE:

Quanto vale un anno di contributi?

Andare in pensione può essere conveniente per chi ha maturato una buona anzianità contributiva, ma molto meno per chi ha versato pochi anni di contributi e rischia di ricevere un assegno di importo basso.

Lavorare un anno in più, quindi, per alcuni lavoratori può essere più conveniente che andare in pensione, perché aumenterebbe la rendita prevista.

Ma quanto vale un anno di contributi? Prima di rispondere alla domanda è necessario spiegare che, attualmente, sono in vigore due diversi sistemi di calcolo della pensione: il retributivo e il contributivo. Chi, invece, ha maturato contributi prima e dopo il 1996 vedrà calcolato l’assegno col sistema misto.

È noto che gli importi delle pensioni calcolate con il sistema retributivo sono più alti rispetto a quelli calcolati con il sistema contributivo: chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 sarà penalizzato, al momento dell’accesso alla pensione, rispetto a chi riceve una pensione calcolata col sistema retributivo (contributi versati totalmente entro il 31 dicembre 1995).

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Nei prossimi paragrafi, dunque, vedremo insieme quanto vale un anno di contributi, calcolandolo con entrambi i sistemi di calcolo.

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Quanto vale un anno di contributi: sistema contributivo

Il valore di un anno di contributi varia in base alla retribuzione percepita negli ultimi anni di lavoro.

Se volessimo calcolare quanto vale un anno di contributi col sistema contributivo, dovremmo prendere in considerazione due fattori: il montante contributivo e il coefficiente di trasformazione.

Il montante contributivo è il totale delle percentuali di retribuzione accantonate ogni anno di lavoro svolto. Un lavoratore dipendente, per ogni anno di lavoro, mette da parte il 33% della retribuzione. Ad esempio, se percepisce una retribuzione di 25.000 euro lordi, accantonerà 8.250 euro, ovvero il valore di un anno di contributi.

Il montante contributivo viene rivalutato tenendo conto dell’andamento del costo della vita. Sull’importo totale, accantonato durante l’intera vita lavorativa, influisce il coefficiente di trasformazione, un valore percentuale che cresce all’aumentare dell’età anagrafica.

Gli attuali coefficienti di trasformazione sono i seguenti:

ETÀ DI PENSIONAMENTOCOEFFICIENTI
574,186%
584,289%
594,399%
604,515%
614,639%
624,770%
634,910%
645,060%
655,220%
665,391%
675,575%
685,772%
695,985%
706,215%
716,466%
Quanto vale un anno di contributi: il coefficiente di trasformazione

Possiamo vedere, dunque, che lavorare un anno in più conviene, poiché più elevata sarà l’età anagrafica, più alti saranno il montante contributivo e il coefficiente di trasformazione.

Facciamo un esempio. Poniamo il caso che un lavoratore voglia andare in pensione nel 2022 accedendo alla pensione di vecchiaia a 67 anni, con 26 anni di contributi versati totalmente dal 1996 ad oggi e una retribuzione media di 25.000 euro lordi.

Abbiamo visto che, per ogni anno di lavoro, si mette da parte il 33% della retribuzione, pari a 8.250 euro l’anno. Questo importo moltiplicato per 26 anni di contributi, dà come risultato 214.500 euro, ovvero il valore del montante contributivo.

Il coefficiente di trasformazione a 67 anni è del 5,575%. Quindi, il 5.575% di 214.500 euro è 11.958 euro, ovvero l’importo lordo di un anno di pensione. Diviso 13 mensilità, è pari a 920 euro lordi di pensione al mese.

Ora calcoliamo l’importo della pensione di un lavoratore di 68 anni, che andrà in pensione nel 2023, con 27 anni di contributi e una retribuzione media di 25.000 euro.

Il montante contributivo sarà più alto di 8.250 euro, il valore di un anno di contributi in più, per un importo di 222.750 euro. Anche il coefficiente di trasformazione sarà più alto: a 68 anni è del 5,572%.

Il 5,572% di 222.750 euro è 12.411,63 euro, ovvero l’importo lordo di un anno di pensione (453,63 euro in più di una pensione a 67 anni). Diviso 13 mensilità è 954,74 euro lordi al mese (34 euro lordi in più rispetto a una pensione a 67 anni).

Quanto vale un anno di contributi
Quanto vale un anno di contributi?

Quanto vale un anno di contributi: sistema retributivo

Se, invece, volessimo calcolare il valore di un anno di contributi con il sistema retributivo, quindi per i contributi versati entro il 31 dicembre 1995, dovremmo prendere in considerazione l’aliquota del 2%.

Per il calcolo retributivo, infatti, la pensione vale circa il 2% della retribuzione media pensionabile, fino a un massimo dell’80%.

Prendiamo come esempio un lavoratore che ha percepito una retribuzione di 30.000 euro lordi l’anno e maturato 20 anni di contributi. Arriverebbe a percepire una pensione del 40% della retribuzione pensionabile: 12.000 euro lordi l’anno.

Lavorando un anno in più (21 anni di contributi) riceverebbe una pensione pari al 42% della retribuzione pensionabile: 12.600 euro. Quindi possiamo dire che un anno di contributi calcolato col sistema retributivo vale 600 euro.

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