Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Vediamolo insieme in questo articolo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE:
- Quanto vale un anno di lavoro per la pensione?
- Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Primo caso
- Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Secondo caso
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Quanto vale un anno di lavoro per la pensione?
Anche un solo anno in più di lavoro può aumentare l’importo della pensione: conviene, dunque, lavorare un anno in più per guadagnare un assegno più alto.
Ma quanto vale un anno di lavoro per la pensione? In realtà non c’è una cifra uguale per tutti i lavoratori, poiché è necessario tenere in considerazione lo stipendio annuo percepito nell’ultimo anno di lavoro, oltre all’età del futuro pensionato.
Ad esempio, con il sistema di calcolo contributivo, che viene adottato per chi ha iniziato a lavorare e maturare contributi dopo il 1° gennaio 1996, lavorare un anno in più conviene, a prescindere dalla retribuzione.
Ritardando l’accesso alla pensione vengono valorizzati gli anni di contributi versati e si percepisce un assegno di importo sicuramente maggiore.
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Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Primo caso
Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Abbiamo visto, nei precedenti paragrafi, che il sistema di calcolo di riferimento per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 è il contributivo.
Significa che, ai fini del calcolo dell’importo della pensione, si tengono in considerazione: l’età del lavoratore, la retribuzione annua e gli anni di contributi versati.
Per ogni anno di lavoro, un lavoratore dipendente mette da parte il 33% della sua retribuzione in un “paniere” chiamato montante contributivo. Quindi, se prendiamo come esempio un uomo di 67 anni, con 26 anni di contributi maturati interamente nel sistema di calcolo contributivo (dal 1996) e una retribuzione annua di 25.000 euro lordi, possiamo calcolare l’importo della sua pensione.
Prima di tutto va calcolato il 33% di ogni anno di retribuzione, ovvero 8.250 euro lordi l’anno. Moltiplicati per 26 anni di contributi, ci dà come risultato 214.500 euro lordi di montante contributivo.
A questo punto entra in gioco il coefficiente di trasformazione che, per chi va in pensione a 67 anni, è del 5,575%. Per sapere a quanto ammonta un anno di pensione bisogna eseguire questo calcolo: 214.500 x 5,575 : 100. Il totale è 11.958 euro lordi. Ogni mese, il nostro pensionato riceverà una pensione di 919,87 euro lordi.

Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Secondo caso
Quanto vale un anno di lavoro per la pensione? Ora aumentiamo di un anno l’età del nostro lavoratore (68 anni) e, di conseguenza, aumentiamo anche di un anno l’anzianità contributiva (27 anni). Se il nostro lavoratore andasse in pensione nel 2023, maturando un altro anno di contributi, riceverebbe una pensione di importo superiore.
A 68 anni cambia il coefficiente di trasformazione, che sale al 5,772%. Inoltre aumenta il valore del montante contributivo: 8.250 euro maturato in un anno di lavoro x 27 anni di contributi ci dà come risultato 222.750 euro.
Questo valore va moltiplicato per 5,772 e diviso per 100, per un totale di 12.857,13 ovvero l’importo lordo di un anno di pensione. E già possiamo vedere un incremento dell’importo di 899,13 euro lordi, per un anno in più lavorato.
Un mese di pensione è pari a 989,01 euro lordi (a 68 anni, con 27 anni di contributi) rispetto ai 919,87 euro lordi che si percepirebbero a 67 anni, con 26 anni di contributi, per uno scarto di 69,14 euro lordi in più.
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