Dopo la fine di Quota 100 l’ipotesi al momento più probabile è l’approvazione di Quota 102, che dovrebbe essere decisa e varata entro la fine dell’anno per evitare uno scalone di cinque anni all’inizio del 2022.
Quota 102 non cambia di molto rispetto a quota 100, varia solo il requisito anagrafico.
Con Quota 100 poteva si poteva andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi
Con Quota 102 l’uscita è prevista a 64 anni e sempre con un minimo contributivo di 38 anni.

Categorie agevolate
Nella proposta di Quota 102 si fa anche riferimento a quelle categorie più svantaggiate per consentire un accesso agevolato al trattamento pensionistico grazie a una serie di sconti contributivi.
Per ora sono state previste queste tre categorie: donne, caregivers e precoci.
- Per le donne è prevista la riduzione di 8 mesi di contributi per ogni figlio (fino a un massimo di 24 mesi)
- Caregiver. La riduzione di un anno di contributi per chi assiste da almeno cinque anni un familiare con una grave disabilità fisica.
- Precoci. La maggiorazione del 25% degli anni di lavoro, quelli che sono stati svolti tra i 17 e i 19 anni, per i lavoratori precoci. Ossia: per le persone che prima dei 19 anni hanno maturato un anno di contributi.
Quanto si perde
Con quota 102, almeno stando alla versione della riforma che sta circolando in questi mesi, l’uscita anticipata dal lavoro potrebbe comportare queste riduzioni sull’assegno mensile:
- Un anno di anticipo: -4%
- Tre anni e otto mesi: -15%
In pratica meno contributi saranno risultati versati e maggiore sarà il taglio sull’assegno mensile di pensione.
Quanto costa
Quota 100 costerebbe oltre 8 miliardi allo Stato. Un flusso in uscita per competenza (economico) e non di cassa (finanziario), che andrà ad assottigliarsi con il trascorrere degli anni.
La riforma Quota 102 potrebbe interessare 150mila persone, andrebbero ad aggiungersi alle 350mila che già vanno di regola in pensione.
Quota 102 viene considerata – al pari del contratto di espansione – molto utile per affrontare delle crisi aziendali ed affiancarsi, come strumento, agli ammortizzatori sociali.