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Quota 103, ora è ufficiale: esempi pratici per capirla bene

Esempi di calcolo Quota 103: quali sono i requisiti per accedervi, chi è favorito e a quanto ammonta l'importo della pensione?

di Carmine Roca

Gennaio 2023

Quota 103 è ufficiale con la legge di bilancio: ecco alcuni esempi di calcolo con Quota 103 e quanto si prende di pensione (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Esempi di calcolo con Quota 103: chi è favorito?

Quota 103 entra a far parte del gruppo di opzioni previdenziali previste dal nostro ordinamento.

Il nuovo ingresso favorisce l’uscita dal mondo del lavoro 5 anni prima del compimento dei 67 anni ed evita lo scalone della legge Fornero.

Con Quota 103 si potrà andare in pensione a 62 anni e con 41 anni di contributi versati, senza distinzioni tra uomini e donne, anche se la nuova misura pare favorire i primi a scapito delle seconde.

Si ipotizza che dei circa 8.000 potenziali beneficiari, solo una piccola percentuale sono donne: questo perché difficilmente una lavoratrice, pubblica o privata, a 62 anni può vantare una contribuzione di 41 anni.

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Negli anni ’80, ad esempio, le carriere lavorative delle donne erano molto più travagliate e spezzettate rispetto ai giorni nostri, soprattutto dopo la nascita di un figlio: la maternità aveva meno tutele e spesso – ma questo accade, purtroppo, ancora oggi – il contratto di lavoro veniva risolto con licenziamenti o dimissioni.

Ecco che Quota 103 potrebbe essere una misura che favorisce gli uomini. Volendo fare alcuni esempi di calcolo con Quota 103, considerando che non ci sono scorciatoie o vie di fuga, e che l’età anagrafica e l’anzianità contributiva sono le stesse per uomini e donne, con una retribuzione lorda annua di 30.000 euro l’anno potrebbe maturare una pensione di 1.300 euro netti al mese.

Con una retribuzione più bassa, intorno ai 25.000 euro lordi l’anno, maturerebbe un importo di circa 1.150 euro al mese, mentre con 20.000 euro lordi l’anno la pensione maturata avrebbe un importo inferiore ai 1.000 euro netti al mese.

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Esempi di calcolo con Quota 103: requisiti

Quota 103 è la novità più importante inserita nel pacchetto pensioni della legge di bilancio appena approvata.

Come detto, la nuova misura anticipata permette di andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi, con un assegno non superiore a 5 volte l’importo del trattamento minimo, pari a 2.818,70 euro al mese.

Quota 103 sostituisce Quota 102, accessibile nel 2023, a 64 anni di età e 38 anni di contributi, solo a coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022.

Con Quota 103 non sono previste penalizzazioni, ma per disincentivare l’uscita dal mondo del lavoro a 62 anni, il Governo Meloni ha “riattivato” il Bonus Maroni, che prevede – su richiesta del lavoratore o della lavoratrice – l’esonero del 33% della contribuzione a spese dei lavoratori (9,19% al mese).

In questo modo, lo stipendio netto mensile sarà più elevato, ma il congelamento del versamento dei contributi provocherà pensioni di importo più basso.

Per calcolare l’importo della pensione con Quota 103, che è sfruttabile soltanto da chi raggiungerà i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2023, si utilizza il sistema misto, con il calcolo di due quote: la prima col sistema retributivo per l’anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 1995; la seconda col sistema contributivo per i contributi versati dal 1° gennaio 1996 ad oggi.

Il limite di importo massimo dell’assegno maturato pari a 2.818,70 euro rimarrà attivo fino a quando il lavoratore o la lavoratrice compiranno l’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni).

Ricordiamo, infine, che sono previste due finestre mobili: una di 3 mesi per i lavoratori e le lavoratrici del settore privato; l’altra di 6 mesi per i dipendenti e le dipendenti pubblici/che.

Discorso diverso per il personale scolastico, per il quale non è prevista alcuna finestra mobile. Ma questi hanno una sola data per accedere a Quota 103: il 1° settembre 2023.

Esempi di calcolo Quota 103
Esempi di calcolo con Quota 103: nella foto alcune banconote di Euro.

Esempi di calcolo con Quota 103: importi

Una volta elencati i requisiti per accedere a Quota 103, vediamo insieme alcuni esempi di calcolo con Quota 103.

Considerando che l’età anagrafica (62 anni) e l’anzianità contributiva (41 anni) sono uguali per tutti, l’unico fattore che può spostare gli equilibri è l’importo della retribuzione lorda annua.

Ad esempio, prendiamo un lavoratore che percepisce circa 30.000 euro lordi l’anno e che, dei 41 anni di contributi, ne ha versati 15 entro il 1995 e 26 dal 1996.

Per la prima quota, calcolata col sistema retributivo, prendiamo l’aliquota del 2% moltiplicata per 15 anni di contributi (30%) applicata sulle ultime retribuzioni percepite, generalmente più alte di quelle di inizio carriera.

La prima quota potrebbe ammontare a circa 10.000 euro. Per la seconda quota dobbiamo calcolare il montante contributivo: per ogni anno di lavoro dipendente si accantona il 33% della retribuzione, quindi il 33% di 30.000 euro è 9.900 euro, moltiplicato per 26 anni di contributi ci dà come risultato 257.400 euro, l’importo del montante contributivo.

Su questo valore si applica il coefficiente di trasformazione: dal 2023 sono previsti valori più elevati che genereranno pensioni più alte rispetto al 2022. A 62 anni, il coefficiente di trasformazione sarà del 4,882% anziché del 4,770% applicato nel 2022.

Il 4,882% di 257.400 euro è 12.567 euro, l’importo della seconda quota. Sommando le due quote viene fuori l’importo di un anno di pensione lorda: 22.567 euro, circa 1.735 euro lordi al mese, pari a 1.300 euro netti al mese.

Con una retribuzione lorda annua di 40.000 euro, maturerà una pensione di circa 30.200 euro lordi l’anno, pari a circa 1.800 euro netti al mese.

Volendo abbassare l’importo della retribuzione a 25.000 euro lordi l’anno, avremo una pensione con Quota 103 di circa 18.900 euro lordi l’anno, pari a circa 1.500 euro lordi al mese, intorno ai 1.150 euro netti al mese.

Esempi di calcolo con Quota 103. Con una retribuzione ancora più bassa (20.000 euro lordi l’anno), la pensione maturata è di 15.300 euro lordi l’anno, circa 1.200 euro lordi al mese, pari a circa 850-900 euro netti al mese.

Abbiamo visto alcuni esempi di calcolo con Quota 103. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni:

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