Per andare in pensione prima, conviene Quota 103 o la Fornero e perché? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Conviene Quota 103 o la Fornero? Tabella e requisiti
- Conviene Quota 103 o la Fornero? Differenze
- Conviene Quota 103 o la Fornero? Esempi di importo
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Conviene Quota 103 o la Fornero? Tabella e requisiti
Dal 1° gennaio 2023 a fare “concorrenza” alla pensione anticipata ordinaria introdotta dalla Legge Fornero (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, a prescindere dall’età anagrafica), ci sarà Quota 103.
La nuova opzione previdenziale anticipata consentirà di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati.
Ma una volta maturati i requisiti previsti dalla legge, conviene Quota 103 o la Fornero? In questa tabella elencheremo i requisiti richiesti, successivamente vedremo insieme pro e contro delle due misure:
PENSIONE | ETA’ | CONTRIBUTI | FINESTRA MOBILE | LIMITI ASSEGNO E BONUS |
Anticipata Fornero | Non è previsto un limite | 42 anni e 10 mesi (uomini), 41 anni e 10 mesi (donne) | 3 mesi a prescindere da sesso e tipologia di lavoro | Non sono previsti |
Quota 103 | 62 anni | 41 anni per uomini e donne | 3 mesi per i lavoratori privati; 6 mesi per i dipendenti pubblici | Limite assegno non superiore a 2.815 euro al mese. Bonus Maroni per chi continua a lavorare |
Prima di entrare nel vivo del discorso, rispondiamo velocemente alla domanda di apertura: conviene Quota 103 o la Fornero?
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Assegni alla mano converrebbe andare in pensione con la Fornero: con Quota 103, i lavoratori e le lavoratrici di 62 anni potrebbero ricevere un assegno più basso di circa 100 euro. In ogni caso vi consigliamo di chiedere informazioni a CAF o patronati, per saperne di più.
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Conviene Quota 103 o la Fornero? Differenze
Nella tabella precedente abbiamo visto che la prima differenza sostanziale tra la pensione anticipata della Fornero e Quota 103 sta nel limite anagrafico.
La pensione Fornero ne è sprovvista, per accedervi occorre semplicemente rispettare il requisito contributivo, mentre per Quota 103 è necessario aver compiuto almeno 62 anni di età, altrimenti, con 41 anni di contributi e un’età inferiore non sarà possibile andare in pensione con la nuova misura introdotta dal Governo Meloni.
La seconda differenza riguarda gli anni di contributi versati. Con la Fornero, per gli uomini sono necessari 42 anni e 10 mesi, mentre alle donne la pensione è consentita con 41 anni e 10 mesi di contributi.
Lo scarto contributivo è più evidente per gli uomini (un anno e 10 mesi), che per le donne (10 mesi di differenza).
Una differenza che potrebbe essere importante soprattutto per chi percepisce stipendi elevati e che, quindi, maturerà una pensione piuttosto alta, è legata al limite dell’importo dell’assegno.
Con Quota 103, fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, non si potrà maturare una pensione di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo, che nel 2023 sarà di 563 euro al mese (quindi non superiore a 2.815 euro).
Con la pensione anticipata ordinaria, invece, non ci sono limiti di assegno: si può percepire quanto spetta, senza impedimenti.
Un’altra differenza riguarda la possibilità concessa ai lavoratori e alle lavoratrici con i requisiti previsti per Quota 103, di continuare a lavorare senza versare la quota contributiva mensile del 9,19%, ottenendo, quindi, uno stipendio netto più alto, ma una pensione più bassa. Possibilità non prevista per la pensione anticipata ordinaria.
L’ultima differenza riguarda la finestra mobile: con la pensione anticipata ordinaria è prevista una finestra di 3 mesi, sia per gli uomini che per le donne.
Con Quota 103, invece, la decorrenza della pensione scatta dal terzo mese (per i lavoratori privati) e dal sesto mese (per i dipendenti pubblici) dal rispetto dei requisiti previsti.

Conviene Quota 103 o la Fornero? Esempi di importo
Quota 103 consente di andare in pensione a 62 anni, con 41 di contributi versati, mentre con la Fornero basta rispettare il requisito contributivo. Ma in termini economici, conviene Quota 103 o la Fornero?
Prendiamo un lavoratore di 62 anni che va in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi versati (legge Fornero). Il nostro lavoratore ha percepito circa 30.000 euro lordi l’anno di stipendio e ha versato 16 anni di contributi entro il 1995 e 26 anni dal 1996 ad oggi.
Calcolando la pensione col sistema misto, individueremo due quote: la prima col sistema retributivo (l’aliquota del 2% moltiplicata per gli anni di contributi e per le ultime retribuzioni percepite) e la seconda col sistema contributivo (montante contributivo calcolato sul 33% di ogni retribuzione, moltiplicato per gli anni di contributi e sul risultato si applica il coefficiente di trasformazione del 4,770%).
Avremo, dunque, una prima quota di circa 10.500 euro e la seconda quota pari a 12.278 euro. Sommando le due quote avremo l’importo di un anno lordo di pensione con la Fornero: circa 22.800 euro, pari a circa 1.350 euro netti al mese.
Alla stessa età, ma con un anno di contributi in meno (41 anni), con Quota 103 un lavoratore maturerebbe una pensione di circa 21.400 euro lordi l’anno, pari a circa 1.250 euro netti al mese, con uno scarto di circa 100 euro al mese rispetto alla Fornero.
Un anno di contributi, quindi, equivale grosso modo a circa 100 euro netti di pensione. Viene da sé che, economicamente, convenga di più andare in pensione con la Fornero.
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